set 272010
 
toscani

La ripresa del Consiglio comunale del 21 settembre 2010 è stata quasi interamente dedicata a interrogazioni e interpellanze. Due di queste erano già note, pubblicate sulla stampa venivano citate dagli amministratori come prova dell’inconcludenza dell’opposizione propensa a porre questioni più di forma che di contenuto, lontane dai veri problemi della gente.
A Luigi Toscani tutto questo non è piaciuto, i temi sollevati erano troppo importanti e non si poteva accettare di vederli banalizzati e derisi.
Ed è proprio con questo spirito che ha presentato l’interpellanza avente come oggetto “Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Costituzione italiana, anniversario dell’Unità d’Italia”, nota come quella della soneria del cellulare di Comerci.
La Lega Nord secondo Toscani non crede nell’Unità d’Italia: alla Festa del 2 giugno non c’erano i suoi ministri e anche a Fidenza mancavano gli assessori Giovanni Carancini e Paolo Merli.

Nell’interrogazione si chiedeva al sindaco quali erano i progetti dell’amministrazione per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, quale sarà la posizione degli esponenti della Lega Nord e, infine, con  un pizzico di ironia “se il telefono dell’assessore Comerci durante le riunioni di Giunta Comunale squilla con la suoneria “Fratelli d’Italia” come un tempo”.
Una chiara provocazione tesa a evidenziare la chiara inconciliabilità tra chi ha un forte senso dello stato come gli ex AN e chi invece punta al federalismo senza aver a cuore l’unità d’Italia come i leghisti.
Diversità di vedute che sono anche esplose nel Governo.
Il Sindaco ha espresso apprezzamento per l’attività della Lega a livello nazionale e, in risposta ai quesiti dell’interrogazione, ha anticipato che la festa è prevista per il 17 marzo 2011, che i nostri amministratori della Lega collaboreranno e a proposito della soneria di Comerci, con una buona dose di ironia, ha garantito che è rimasta sempre quella, l’inno di Mameli specificando che  “Fratelli d’Italia” non è il titolo esatto.
Toscani ha voluto anche riprendere l’interrogazione su Bella Ciao che era già stata discussa  in consiglio nella riunione del 28 luglio u.s. Nell’interrogazione si chiedeva di spiegare perchè la banda musicale Fidenza non aveva suonato questo inno durante la deposizione della corona davanti al monumento del milite ignoto.
Toscani ha deliberatamente drammatizzato il suo intervento per ricordare i grandi valori della lotta di liberazione. Bella Ciao è il simbolo della lotta partigiana e nessuno può permettersi di riderci sopra.
Toscani ha voluto impartire una vera e propria lezione di storia con ridondanza di citazioni e di testimonianze di tanti caduti della nostra città.
Il Sindaco che a luglio aveva risposto con una lettera del presidente della banda municipale stavolta ha voluto sfidare Toscani nel suo campo smontando l’ipotesi da cui lo stesso era partito.
Non è vero che Bella Ciao è il simbolo della Resistenza. Da una ricerca su Internet ha appreso che il  vero inno simbolo della lotta partigiana è Fischia il vento.
Tesi che non ha per niente convinto Toscani che è rimasto comunque soddisfatto per aver raggiunto il suo obiettivo: ricordare la lotta di liberazione dell’Italia senza battutine o risolini.
Parlare di Bella Ciao alla fine era solo il pretesto per parlare di patria e di lotta contro il fascismo.

Giovanna Galli
ggalli@pdfidenza.it

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