La maggioranza consiliare replica all’uscita di Comerci e della ex consigliera comunale.
Tasse al massimo? Tasi abolita e aliquota massima nuova Imu 11,4 ben lontana dal 10,6 di Fidenza.
Ed ecco l’ennesima performance del consigliere Comerci e della ex consigliera comunale.
Presi dal brio dell’estate loro non leggono e non studiano – fatto piuttosto grave per chi tutti i giorni spiega agli altri come stare al mondo – e buttano lì delle enormità per vedere chi ci casca.
La loro tesi: a Fidenza avremmo aumentato imu e tasi, addirittura al massimo di legge!
La verità: a Fidenza si è alzato uno scudo da un milione di euro. Soldi rimasti nelle tasche di famiglie e imprese. Sotto forma di tasse e tributi scontati, azzeramento di tutti i costi dei servizi scolastici ed extrascolastici (mensa, trasporto, asili nido ecc.) dal 24 febbraio fino al 30 giugno, blocco rette dei centri estivi a tariffe precovid grazie ai soldi messi dal Comune, prolungamento dei servizi estivi dei nidi fino alla prima settimana di agosto, sospensione righe blu fino fino al 18 maggio e molto altro. Iniziative a cui a breve se ne aggiungeranno altre, grazie alle risorse recuperate da governo e rinegoziazioni a cui Comerci ha votato contro solo un mese fa.
Ma torniamo a Imu e Tasi, è stato tutto discusso in Consiglio comunale ma Comerci era assente sia in commissione sia in aula. Poco male, può capitare, ma in questo caso basta leggere i documenti o chiedere prima di lanciarsi senza rete.
Quello che Comerci e la ex consigliera non conoscono è che la Tasi è stata abolita in tutt’Italia, assorbita dalla nuova Imu.
Non è un esperimento di finanza creativa ma una legge dello Stato, il che rende ancora più cabarettistico il discorso di una coppia di personaggi che sono in politica da 20 anni, che parlano tutti i minuti di buon governo ma non conoscono l’ABC delle norme.
Venendo alla cifre, l’aliquota imu/tasi totale a Fidenza è rimasta invariata al 10,6 per mille (è così dal 2014), si saranno distratti. Per non dire che deve essere sfuggito al dinamico duo che l’aliquota massima di legge è pari all’11,4 per mille. Significa che a Fidenza siamo ben lontani dall’aliquota Imu/tasi al massimo. Scappata anche questa.
Amministrazione e maggioranza, oltre a mantenere invariata l’aliquota imu/tasi degli anni precedenti, hanno avviato iniziative per proteggere le attività commerciali e artigianali del territorio colpite dalla crisi. Per questo il 30 giugno abbiamo approvato un’aliquota Imu agevolata dello 0,76% per i proprietari di negozi e laboratori che hanno tagliato almeno del 20% gli affitti per i loro inquilini. Una misura che al Comune costa 250.000 euro e che si somma al taglio di 50.000 euro di imposta sulla pubblicità (cancellati due mesi di Icp) e alla cancellazione per tutto il 2020 della tassa di occupazione di suolo pubblico (130.000 euro) per tutti i commercianti, prevedendo anche le restituzioni di quanto già versato. Operazione affiancata dalla concessione gratuita (cosap e tari) a bar, negozi e ristoranti nuove superfici all’esterno dei loro locali.
Gli è sfuggito la proroga delle scadenze Imu che si paga più in là nel tempo per la quota di competenza comunale: anziché il 16 giugno la scadenza è stata spostata al 30 settembre. Sfuggite anche le proroghe di tari, cosap, icp.
Per non dire che ora tutti i tributi comunali si potranno dilazionare fino a 36 mesi anziché i classici 24 mesi. Tutto questo il consigliere Comerci e la sua musa ispiratrice non lo sanno. Evidentemente certi vizietti non sono cambiati neanche dopo la pandemia.