Tutt’Italia oggi ha abbracciato Bologna e i familiari delle vittime della strage alla stazione, avvenuta il 2 agosto 1980.
Una cerimonia toccante cui ha preso parte anche Fidenza, rappresentata dal consigliere comunale Franco Amigoni, delegato dal Sindaco, unitamente al gonfalone cittadino portato da Michele Muscillo, Assistente capo della Polizia Municipale.
“E’ stato un onore poter rappresentare la nostra Città, poter portare l’abbraccio solidale di Fidenza ad una Comunità e ai familiari delle vittime che da 37 anni non si arrendono e continuano a chiedere che sia fatta piena verità. Un impegno civile che Fidenza sostiene - commenta il consigliere Amigoni -, perché da quella vicenda passa un pezzo rilevante della nostra storia e del nostro futuro. Angela Fresu aveva 3 anni, quando la bomba è esplosa. Alle 10,25 del 2 agosto 1980. E’ la vittima più giovane di quel giorno. Ma ci sono anche Luca Mauri di 6 anni, Kai Mader di 8, Sonia Burri di 7, per menzionare soltanto quelli che non avevano ancora raggiunto i 10 anni di età. In tutto, 85 morti e circa 200 feriti.”
La sentenza finale, nel 1995, ha condannato in via definitiva i neo fascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro. Ancora oggi ci sono aspetti da capire su quella giornata terribile, e i parenti delle vittime sono molto arrabbiati per questo. Sono passati 37 anni è ci sono ancora documenti da digitalizzare, archivi da confrontare. Si tratta della più grande strage terroristica dal dopoguerra a oggi nel nostro Paese.
“Stamattina, insieme all’Agente Muscillo, ho raggiunto alle 9,15 Piazza del Nettuno e poi, assieme a centinaia di altre persone e rappresentanti di enti locali di tutta Italia, ho percorso Via dell’Indipendenza sino alla Stazione. Lì, alle 10,25 in punto, un minuto di silenzio. Pensando ad Angela Fresu. Inutile, in queste circostanze, pensare di capire le atrocità terroriste con i numeri.
Molto meglio un volto di bambina”