“Nessuna Moschea si farà a Fidenza. Nessuno ne ha mai fatto domanda, nessuno ha presentato progetti. Proprio quei progetti che, periodicamente, delle fantomatiche “voci” presentano alla consigliera Gambarini e ai suoi amici leghisti. Quindi, delle due l’una: o “le voci” sono incappate in una (nuova) brutta figura, o la consigliera vuole usare la facile polemica dello scontro religioso per conquistare due righe sul giornale. Sono giochini che nemmeno la Le Pen usa più, per la cronaca”.
Il Sindaco Andrea Massari risponde così all’esponente di Forza Italia, promotrice di una interrogazione sul tema della fantomatica Moschea, aggiungendo che “vorrei tranquillizzare Francesca e con lei “le voci”: già da quando eravamo in campagna elettorale annunciavano l’apertura imminente della moschea e la davano, addirittura, per finanziata dal Comune. Sono passati quasi due anni e di moschee e minareti non ve n’è traccia. Ognuno tiri le sue conclusioni: siamo al cospetto di una leggenda metropolitana, una frottola usata ad arte”.
“Devo dire che la consigliera sbaglia anche la seconda domanda, impostata per lasciare trasparire “un centro culturale islamico” a Fidenza come il covo di chissà cosa – argomenta Massari –. A titolo informativo, spiego alla Gambarini che chi sta cercando una sede a Fidenza è un’associazione composta in gran parte da fidentini che si chiama Ennour, fondata nel 2005 da cittadini italiani residenti a Fidenza e che, segnatamente, ha il titolo di Associazione di Promozione Sociale, con tanto di bene stare rilasciato dal Comune di Fidenza quando questo era a trazione centro-destra. Non ricordo di aver letto nessuna polemica da parte della (anche) allora consigliera Gambarini. E in quanto Associazione di Promozione Sociale, inserita nell’albo creato dalla Regione Emilia-Romagna, Ennour deve svolgere le funzioni previste dalla legge regionale 34 del 2002, non da qualche autorità religiosa. L’Associazione Ennour, inoltre, è libera di muoversi sul mercato privato e di cercare un privato che sia disposto a venderle o ad affittarle dei suoi spazi ad uso.
Infine il Sindaco ricorda tre punti. “Primo: Ennour è stata tra le primissime realtà italiane a venire in piazza dopo gli attentati dei macellai di Parigi, firmando un comunicato chiarissimo e di netta condanna, spendendo quelle parole che tutti, anche nel partito della Gamabrini, hanno reclamato all’Islam moderato. Secondo: concordo con chi dice che la condanna dei terroristi da sola non basta. Servono opere concrete per giustificare una voglia reale di integrazione. Rilevo che Ennour a Fidenza opera e ha operato da tempo fianco a fianco con altre realtà associative anche del mondo cattolico, con le quali, ad esempio, ha ripulito tutte le schifezze dipinte sui muri dell’ex macello. Terzo e ultimo punto: in Italia e a Fidenza esiste una cosuccia da niente che si chiama Costituzione e che, in base alla giurisprudenza 2015, non risulta ancora bypassabile dai desiderata della consigliera”.