mar 222017
 
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Con la loro presa di posizione dei giorni scorsi, i Sindaci Fritelli e Massari hanno ottenuto dal ministro dell’interno Minniti che il bando per la collocazione di altri 88 profughi in strutture private a Tabiano fosse annullato e che fosse sostituito dal sistema SPRAR, gestito dagli enti pubblici con quote proporzionali alla popolazione dei comuni e già presente a Fidenza da più di 10 anni, da estendere ora a tutto il distretto socio-sanitario. Un modello virtuoso di gestione che ogni buon politico nazionale, di sinistra o di destra, dovrebbe voler esportare in tutta Italia.

Oggi a Salso è arrivato un signore di Milano. Era evidente che venisse da fuori e che non conoscesse la nostra realtà e, se aveva chiesto informazioni, le aveva chieste alle persone sbagliate. Purtroppo non si trattava di un turista, ma di Matteo Salvini, il segretario della Lega Nord, nei ritagli di tempo parlamentare europeo.

Non conosceva la realtà, dicevamo, perché ha descritto una questione peculiare, complessa e di lunga data come quella della crisi del termalismo e del settore turistico salsese inanellando una serie di luoghi comuni, una pappa pronta per ogni occasione, e alla fine individuandone la causa nella gestione a livello locale della recente ondata migratoria, fenomeno epocale frutto di dinamiche geopolitiche esplose negli ultimi anni.

Salvini, dopo aver dato giustamente addosso ai finti albergatori e alle finte cooperative che speculano su un sistema emergenziale di accoglienza che taglia fuori i comuni, ha pensato bene anche di attaccare gratuitamente i Sindaci di Fidenza e Salsomaggiore, che invece si sono sempre impegnati affinché questo sistema fosse superato.

Giusto per aggiungere un’altra cucchiaiata di banalità alla minestra, probabilmente imbeccato da qualche politicante locale, Salvini ha pensato bene di tirare in mezzo anche lo storico spauracchio della moschea di Fidenza. E’ un ritornello che salta fuori quando mancano gli argomenti, puntualmente smentito tanto dal Sindaco Massari quando dall’Associazione di Promozione Sociale Ennour, che anima da un decennio il centro culturale islamico di Fidenza e che presto traslocherà nella sua nuova sede.

La prossima volta che Salvini vorrà farci l’onore di una visita, ci faccia la cortesia di confrontarsi prima con chi lavora tutti i giorni, con tanti oneri e pochi onori, per risolvere i problemi dei fidentini e dei salsesi, che magari potrebbe dargli le informazioni corrette: potrebbe insegnargli qualcosa ed evitargli altre brutte figure.

I politici nazionali sono sempre i benvenuti nel nostro territorio, ma visto che sono pagati profumatamente per fare il loro mestiere, dovrebbero farlo bene.

Partito Democratico

Circoli di Fidenza e di Salsomaggiore e Tabiano Terme

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mar 072017
 
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Il fatto: l’8 novembre 2016 per la prima volta nella storia di Fidenza un Presidente del Consiglio viene in Città e viene per inaugurare il nuovo pronto soccorso. Non una sezione di partito. Non una cosa di parte. Viene per inaugurare un servizio per tutti, fatto coi soldi di tutti.

I fatti sono tristemente noti: si scatena una fogna mediatica in cui diverse persone scrivono minacce e offese di tutti i tipi. Contro di me e contro il Presidente del Consiglio.

Mi viene augurato un “cancro letale”, vengo chiamato “la merda cittadina”, “handicappato”, qualcuno invita alla ricerca di un cecchino, un professore che insegna a Fidenza rivela dalla sua pagina fb – seguita anche dai suoi studenti – di aver pensato di “prendere una spranga e spaccare la testa a sta merda”.

Nascono bufale a piene mani, dall’opposizione qualcuno scrive che addirittura mi attribuisco gli insulti che in realtà spettavano al Premier, come se fosse giusta la violenza verbale quando è indirizzata contro un avversario politico.

Denuncio la cosa e porto tutto all’attenzione della Procura ma… per la nostra opposizione il problema non sono gli insulti, non è questo inaccettabile clima d’odio, ma il problema sono io.

E così, in una nuova saga del talk #TuttaColpaDiAndrea, viene richiesto dalle minoranze un Consiglio comunale.

Voi direte: in un momento in cui le #fakenews e la violenza digitale sfociano nell’emergenza sociale, stavolta il Consiglio Comunale di Fidenza si riunirà per prendere una posizione condivisa, per dire no ai manganellatori da tastiera, da qualunque parte provengano. Si riunirà per dire che la rete è un diritto ed è un diritto per tutti.

NO 

Il Consiglio comunale è stato convocato dalle minoranze per cercare di processarmi ribaltando la realtà, per dire che sto cercando – teoria che ho già sentito – di intimidire i cittadini che hanno offeso e insultato, chiamandoli a rispondere di parole che a mio modo di vedere non possono far parte del dizionario di una Comunità solidale come la nostra. Trovo incredibile e surreale che di fronte alle montagne di odio che sono state smosse, il problema diventi chi denuncia le minacce e le vittime siano coloro che mi hanno augurato di morire in un modo atroce. Trovo incredibile fino a che punto possono condurre le opposizioni il loro livore e la loro cattiveria politica.

Magari sarò un ingenuo, ma mi avrebbe fatto piacere davvero sentire mezza, minuscola frase ma di sincera solidarietà dai nostri consiglieri d’opposizione. Senza se, senza ma, senza però. Sono ancora qua che sto aspettando.

Cosa resta alla fine di questa passerella della vergogna? Resta che chi i ha augurato di morire ha ottenuto il like – il mi piace – di un consigliere di minoranza. Resta che oggi è stato organizzato un Consiglio che qualcuno voleva utilizzare come Tribunale di parte e che, in realtà, è stato la fotografia fedele di un’arroganza senza limiti.

apr 292016
 
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La Via Francigena è divenuta una realtà internazionale fortemente riconosciuta e in costante espansione, culturale e turisticaQuesto grande risultato è il frutto dell’intenso lavoro dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, che ha la sede legale a Fidenza, che celebra oggi con un grande evento i 15 anni di attività: una tre giorni di lavori cui hanno preso parte ospiti ed esperti internazionali, unitamente alla Regione Emilia-Romagna e a una delegazione del Governo italiano.

Nella splendida cornice del Teatro Magnani, ha preso il via oggi la I Sessione del convegno internazionale “Via Francigena, via di pace”: un intenso e costruttivo dibattito sul percorso romeo.

Via Francigena: Itinerario culturale del Consiglio d’Europa e Patrimonio Unesco” è stato il tema del giorno, che ha visto tra i relatori personaggi del calibro di Velia Ann Coffey, Città di Canterbury e Vice Presidente AEVF; Pierre Frustier, Università La Sorbona di Parigi; Michel Thomas-Penette, Direttore Istituto Europeo Itinerari Culturali del Consiglio D’Europa dal 1997 al 2011; Stefano Dominioni, Direttore dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo e Segretario esecutivo Accordo Parziale Allargato itinerari Culturali Consiglio d’Europa; . Per la parte istituzionale sono intervenuti, tra gli altri: Riccardo Nencini, Vice Ministro Ministero Infrastrutture e Trasporti; il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari; il Presidente della Provincia di Parma, Filippo Fritelli; Adele Cesi, Ufficio Unesco MiBact; Liviana Zanetti, Presidente di Apt Servizi Emilia Romagna; l’On. Silvia Costa, Presidente Commissione Culturala del Parlamento Euopeo; i parlamentari dell’Intergruppo Via Francigena; il Presidente dell’Associazione Europea Vie Francigene, Massimo Tedeschi; il Vescovo di Fidenza, S.E. Monsignor Carlo Mazza.

Ad aprire i lavori è stato il Presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigena, Massimo Tedeschi, che ha ricordato come la Via Francigena, in questi 15 anni di attività, sia divenuta una realtà internazionale strutturata e in continua crescita; una realtà che parla tre lingue e ha accomunato sotto gli stessi interessi Paesi e città europee.

Il Vescovo di Fidenza, S.E. Monsignor Carlo Mazza, ha ripercorso le tappe che hanno costruito la Via Francigena, uno strumento essenziale della “cultura europea del Medioevo”. “Sulla Via Francigena si è formato un uomo nuovo, cioè un uomo europeo, cosmopolita, capace di riunire in sintesi filoni culturali e religiosi in uninedita unità antropologica. Sulla Via Francigena nasce una grande visione dell’Europa libera, universale, cosmopolita, capace di accogliere tutti i popoli”.

Paolo Piacentini, consigliere del Ministro Dario Franceschini, ha manifestato l’interesse e l’impegno del Ministero ai Beni e alle Attività culturali e al Turismo per la valorizzazione dei Cammini, in primis della Via Franciegna. Vi ringrazio tantissimo per quello che state facendo. Da questo che è l’Anno dei Cammini, dall’impegno della Regione e dello Stato, spero che la cultura dei cammini cresca. - ha detto Piacentini - Arrivato dal Ministero, ho scopertoun’Italia che vive della passione incredibile di chi si occupa dei cammini, un settore che ti affascina e che ti prende dentro. L’Anno dei Cammini è stato indetto dal Ministro e prevede l’Atlante dei Cammini d’Italia. La Via Francigena è l’asse portante, anche nel nuovo portale dei cammini che stiamo realizzando. Stiamo lavorando perché questi percorsi possano diventare dei valori aggiunti per i territori, per la loro promozione diffusa, in modo che questaItalia unica al mondo possa essere fruita e dare futuro occupazionale ai giovani che qui stanno tornando. Stamane abbiamo insediato il Gruppo di Coordinamento che proverà a far riconoscere la Via Francigena come Patrimonio dell’Umanità. La Legge di Stabilità ha messo un milione di euro sui cammini”.

Un riconoscimento all’importante lavoro svolto dall’Aevf è stato espresso anche dal Presidente di Presidente di Apt Servizi Emilia RomagnaLiviana Zanetti: “Questo è un modo di vivere che dobbiamo saper accompagnare. I cammini possono essere un tema che deve coinvolgere tutti i cittadini, ma prevede un livello culturale europeo. Siamo parte di un cammino europeo e credo che oggi qui ci sia l’Europa. Questo è il messaggio grande che oggi parte da Fidenza. Grazie per quello che avete fatto in questi 15 anni, grazie per quello che farete, perché dovete fare scuola per gli altri 9 cammini”.

Il convegno è stata l’occasione per annunciare l’avvio ufficiale della candidatura Unesco della Via Feancigena, che ha preso il via oggi ufficialmente a Fidenza. Lo ha annunciato il sindaco di Fidenza, Andrea Massari: “E’ un onoree sono orgoglioso di ospitarvi in questo giorno particolare, perché si celebra il 15° anniversario di unintuizione che ha dato vita a questo spettacolare progetto che ogni giorno prende più forma. Con tenacia stiamo cercando di mettere al centro dell’azione amministrativa la Via FranciegnaIl Presidente Bonaccini e l’assessore Corsini hanno creduto in questo progetto e ci hanno appoggiato e hanno scelto Fidenza per i due grandi eventi di stamaniLa Via Francigena è un itinerario riconosciuto dal Consiglio dEuropa. Per Fidenza non è poco essere al centro di questo. Sempre per la tenacia di alcuni Amministratori, lo scorso anno abbiamo deciso di ripartire con la candidaturaUnesco e stamani si è svolto il primo incontro ufficiale. Eredito una responsabilità enorme: far crescer questo progetto”.

Siamo il focal point nazionale per la candidatura Unesco. Siamo qui a celebrare una storia quindicennale ma siamo qui anche per informarvi che sta iniziando il progetto per il riconoscimento Unesco. È un percorso iniziato nel 2009-2010 ma si era interrotto e sta ricominciando oggi con una nuova forza. Cè un gruppo promotoretenace. Bisogna avere pazienza, costanza e gentilezza. È un progetto lungo, di crescita, impegnativo ma abbiamo unesperienza positiva che metteremo a vostra disposizione e siamo convinti che il progetto abbia la forza per essere portato a compimento. Santiago è iscritto in Spagna e in Francia, ce ne sono molti, vorremmo aggiungere la Via Francigena. Vogliamo iscrivere il percorso in Italia e poi in futuro aprirlo anche agli altri Paesi”, ha spiegatoAdele Cesi, Funzionario responsabile del progetto di candidatura, Segretariato Generale, Servizio I, Coordinamento e relazioni internazionali – Ufficio Unesco.

Un tema importante emerso nel corso del convegno è il grande messaggio di pace e di unità europea che la Via Francigena porta con sé.

Amministratori lungimiranti hanno investito e gestito per anni una serie di iniziative, viste come una specie di sogno lontano, che oggi invece vedono la loro realizzazione. La Via Francigena porta questo messaggio di pace e di Europa. Il cammino del pellegrino è il cammino dell’uomo nella meditazione, nella pace. E un po’ il contrario di quello che avviene oggi, nelle nostre vite caotiche e freneticheLa Via Francigena può essere quindi un invito a riflettere e a riscoprirci”, ha commentato il Presidente della Provincia di Parma, Filippo Fritelli.

Stefano Dominioni, Direttore dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo e Segretario esecutivo Accordo Parziale Allargato Itinerari Culturali Consiglio d’Europa, ha spiegato che: “Negli anni ’80, quando esistevano ancora dei muri veri, il Consiglio d’Europa decise di unire con il progetto degli Itinerari Culturali, per dimostrare che storia e cultura accomunano. L’Itinerario culturale è una realtà associativa che esiste su un territorio, questo è il modello vincente. Difendiamo i valori del dialogo interculturale, della diversità e della pace. Il Consiglio d’Europa testimonia oggi il suo sostegno alla Via Francigena”.

Con la Via Francigena siamo di fronte a una delle grandi vie di comunicazione della cristianità. Se non avessimo avuto una spinta decisa e pervicace da parte del Comune di Fidenza, avremmo avuto delle forti difficoltà a impostare il lavoro. Contro un turismo organizzato e commerciale che visita l’Italia con la formula Venezia, Firenze, Roma in 6 giorni, di cui tre negli outlet, c’è per fortuna una parte di turismo che cerca qualcosa di diversoe dobbiamo avere qualcosa da offrire. Questo è la Via Francigena. Si mangia bene, si vive infissi in un paesaggio straordinario ed emozionante, nello stato magico di presenze monumentali ed artistiche. È una somma perfetta che si raggiunge di rado contemporaneamente. È una tratta che, nella parte italiana, presenta la somma di tutti questi fattori. Sono potenzialità e opportunità che vanno coltivate. Stiamo lavorando con le Regioni ad accordi di programma che riguardano le infrastrutture e la mobilità. Regioni, mettetevi in sinergia per fare per progetti legati alla Francigena”, ha concluso Riccardo Nencini, Vice Ministro Ministero Infrastrutture e Trasporti.

apr 232016
 
ecologia

“Ben 317.794 euro di ecobonus che utilizzeremo per il taglio della bolletta rifiuti pagata nel 2016 dalle imprese, dalle famiglie e dai cittadini di Fidenza. Non è una boutade o una promessa vaga, ma una notizia storica e un grandissimo risultato conquistato grazie alla differenziata record che hanno costruito giorno dopo giorno i fidentini in collaborazione con il Comune. In un concetto: sono orgoglioso dei miei concittadini, che ringrazio”.

Lo annuncia il Sindaco Andrea Massari, entrando nel dettaglio:  “Nell’anno in corso le bollette saranno tagliate mediamente del 7,12 % per le imprese e del 7,64% per le utenze domestiche. Un’operazione che ancora una volta spiega bene, fatti alla mano, che Fidenza ha saputo costruire un modello che protegge l’ambiente e il portafoglio. Infatti, oltre ad avere una bolletta che fa risparmiare ai nostri concittadini e alle nostre imprese tra il 20 e il 25% rispetto al resto della provincia, oggi arriva il bonus di una legge regionale che premia i Comuni virtuosi e stimola gli altri a fare meglio”.

Il Comune ha ragionato sull’impiego migliore delle risorse dell’ecobonus regionale, per capire se ci fossero dei margini anche per investire su infrastrutture utili al servizio di gestione del ciclo dei rifiuti. “Le indicazioni arrivate da Atersir sono state perentorie – commenta Massari – : Fidenza è al top della differenziata e questo bonus lo può giocare solo per la riduzione della bolletta. Un fatto che fotografa al meglio quanto stia volando la nostra differenziata, grazie anche alle nuove modalità introdotte lo scorso anno: siamo a poco meno del 77%, anticipiamo già oggi l’obiettivo che la Regione ha dato ai Comuni per il 2019 e siamo il primo Comune di grandi dimensioni che ha portato sotto ai 100 kg la soglia dei rifiuti indifferenziati prodotti. Soprattutto, se rapportiamo il bonus al numero di abitanti, Fidenza ha di gran lunga il miglior risultato di tutta la Regione, nella fascia dei Comuni di medie e grandi dimensioni. Per capirci, ad un cittadino di Parma spettano poco meno di 4 euro, contro i 12 euro circa su cui può contare un fidentino. Spero che la Regione trasformi questo meccanismo premiante in una misura definitiva, sarebbe uno stimolo eccezionale e il segno di una grande vicinanza ai territori e alla gente”.

“Bene ha fatto Fidenza, ma voglio mettere in luce anche una Regione che ha scritto una legge moderna e che fa da stimolo reale per migliorare in Emilia-Romagna la gestione dei rifiuti – conclude il Sindaco -. Certo, non posso dimenticare che si tratta di una legge cui un partito come Forza Italia ha detto no e per questo mi fa piacere che la forzista nostrana che siede in Consiglio comunale, si sia data tanto da fare per dirci come dovevamo spendere i soldi del bonus. Sono ravvedimenti che a noi fanno sempre piacere, ai forzisti di Bologna forse meno”.

Giancarlo Castellani, assessore all’Ambiente, vuole “ringraziare i cittadini e le imprese di Fidenza per l’impegno straordinario che hanno messo nella raccolta differenziata. Oggi riceviamo un bonus molto importante, ma non dimentichiamo che il modello Fidenza ha conquistato 10 premi in 9 anni. Un cammino lungo fatto di dialogo con le persone e di costante ricerca dell’innovazione. Anche sul tema del rilevamento scientifico della quantità dei rifiuti prodotti, siamo nel solco di quanto prevede la legge regionale: abbiamo già avviato alcune azioni specifiche con interlocutori di insediamenti produttivi e commerciali che si sono posti l’obiettivo di ridurre i loro rifiuti e sottoporli a verifiche. A fronte della effettiva quantità di rifiuti condotti a recupero, potranno usufruire in modo più semplice che in passato di una ulteriore riduzione delle tariffe. Tutto questo è previsto nell’aggiornamento del regolamento che il Consiglio comunale valuterà il prossimo 29 aprile”.

mar 282016
 
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L’Ospedale di Vaio si conferma una struttura d’eccellenza che serve non solo il bacino d’utenza del Distretto socio-sanitario di Fidenza ma attira utenti anche da Parma e dalle province e regioni limitrofe.

“Sono le persone che fanno la differenza. Se l’ospedale è eccellente è grazie a scelte politiche chiare ma soprattutto grazie alle persone che ci lavorano, dai medici al personale infermieristico, agli operatori sanitari”, ha detto il Presidente del Comitato di Distretto, Andrea Massari.

Della situazione attuale e delle prospettive future del nosocomio cittadino, oggetto di un importante ampliamento mirato a migliorare ulteriormente l’accoglienza dei pazienti e la qualità e varietà dei servizi offerti, si è parlato nel corso dell’ultimo Comitato di Distretto straordinario, tenutosi nel presidio ospedaliero di Vaio.
Proseguono i lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso e di costruzione della nuova ala dell’ospedale, avviati nell’ottobre 2015. La durata dei lavori è di 810 giorni e l’ultimazione è prevista nel dicembre 2017, per un costo complessivo di 15.616.927 euro.

“L’ospedale ha competenze e professionalità di grande rilievo e anche in futuro svolgerà un ruolo fondamentale nella rete ospedaliera provinciale. Tutto questo grazie anche al lavoro di chi mi ha preceduto, Massimo Fabi, Direttore dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma con cui la collaborazione prosegue intensa e costante”, ha detto il Direttore generale dell’Azienda Usl di Parma, Elena Saccenti.

Il sindaco Massari, presidente del Comitato di Distretto, ha chiesto all’Azienda Usl di “garantire la massima funzionalità della struttura nel corso dei lavori di ampliamento e di ristrutturazione dell’ospedale e di dare la massima informazione ai cittadini per creare meno disagi possibili”. L’Azienda Usl sta progettando le iniziative di informazione per l’utenza: segnaletica sui pavimenti, un depliant e un breve video che sarà trasmesso sui monitor dell’ospedale e sul sito dell’Ausl.

L’estate vedrà un po’ di disagi per avere al più presto un Pronto Soccorso più efficace, ampio e moderno. Il Pronto Soccorso raddoppierà la superficie: da 500 a 1.100 metri quadrati. Questo per rispondere al costante incremento di accessi, che nel 2015 sono stati 32.225. E’ in fase di ultimazione la realizzazione dei nuovi spogliatoi nel piano interrato, mentre l’area attualmente occupata dagli spogliatoi sarà a breve oggetto di intervento per essere annessa ai nuovi locali del Pronto Soccorso.

Il trend positivo dell’attività ospedaliera si registra anche nei ricoveri e nelle visite specialistiche: il numero di ricoveri (non ancora definitivo) del 2015 è di 11.533 tra degenze ordinarie e day hospital. Sono in aumento anche le prestazioni specialistiche ambulatoriali. La nuova ala, che avrà una superficie lorda di 7.560 metri quadrati, permetterà di ampliare gli spazi riservati alla Diagnostica per immagini, la cui attività si è notevolmente incrementata, e di collocare all’interno dell’ospedale il servizio di Salute mentale, attualmente collocato in locali obsoleti lontani dal nosocomio. La nuova struttura ospiterà al piano terreno spazi aggiuntivi per la Radiologia e la residenza psichiatrica territoriale con 10 posti letto. Al primo piano saranno collocati gli ambulatori specialistici del Dipartimento di Medicina, 4 posti letto di degenza in day service del Dipartimento di Medicina, la Lungodegenza con 10 posti letto. Il secondo piano ospiterà i poliambulatori.

Al terzo piano saranno invece collocati gli ambulatori specialistici e due ambulatori chirurgici.
Parlando del futuro dell’ospedale, si è affrontato il tema dell’avvicendamento dei professionisti dovuto a trasferimenti o pensionamenti nell’arco dei prossimi due anni. Su questo punto, il sindaco Massari ha chiesto al direttore generale dell’Azienda Usl, Elena Saccenti, ai Direttori di Dipartimento e ai primari presenti “la garanzia di mantenere lo stesso livello di professionalità e di continuare a puntare sulla crescita di una struttura che ha saputo diventare il fiore all’occhiello della sanità di Parma. Occorre inoltre rafforzare le relazioni da e verso l’ospedale di Parma, grazie alla nuova collaborazione tra Ausl e Azienda Ospedaliera”, come confermato in sede di Comitato dal Direttore generale dell’Azienda Usl, Elena Saccenti, e dal Direttore generale dell’azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

Il Comitato di Distretto è stata l’occasione per presentare la nuova direttrice di Asp Distretto di Fidenza, Elena Cagliari, che ricopre l’incarico dall’inizio di marzo.

Il sindaco Massari, in qualità di Presidente del Comitato, ha chiuso la seduta annunciando che “all’ordine del giorno del prossimo Comitato vi sarà un focus sul tema dei controlli per prevenire maltrattamenti agli ospiti delle strutture socio-sanitarie, alla luce della grave vicenda verificatasi la scorsa settimana nella nostra provincia”.

dic 142015
 
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“Nessuna Moschea si farà a Fidenza. Nessuno ne ha mai fatto domanda, nessuno ha presentato progetti. Proprio quei progetti che, periodicamente, delle fantomatiche “voci” presentano alla consigliera Gambarini e ai suoi amici leghisti. Quindi, delle due l’una: o “le voci” sono incappate in una (nuova) brutta figura, o la consigliera vuole usare la facile polemica dello scontro religioso per conquistare due righe sul giornale. Sono giochini che nemmeno la Le Pen usa più, per la cronaca”.

Il Sindaco Andrea Massari risponde così all’esponente di Forza Italia, promotrice di una interrogazione sul tema della fantomatica Moschea, aggiungendo che “vorrei tranquillizzare Francesca e con lei “le voci”: già da quando eravamo in campagna elettorale annunciavano l’apertura imminente della moschea e la davano, addirittura, per finanziata dal Comune. Sono passati quasi due anni e di moschee e minareti non ve n’è traccia. Ognuno tiri le sue conclusioni: siamo al cospetto di una leggenda metropolitana, una frottola usata ad arte”.

“Devo dire che la consigliera sbaglia anche la seconda domanda, impostata per lasciare trasparire “un centro culturale islamico” a Fidenza come il covo di chissà cosa – argomenta Massari –. A titolo informativo, spiego alla Gambarini che chi sta cercando una sede a Fidenza è un’associazione composta in gran parte da fidentini che si chiama Ennour, fondata nel 2005 da cittadini italiani residenti a Fidenza e che, segnatamente, ha il titolo di Associazione di Promozione Sociale, con tanto di bene stare rilasciato dal Comune di Fidenza quando questo era a trazione centro-destra. Non ricordo di aver letto nessuna polemica da parte della (anche) allora consigliera Gambarini. E in quanto Associazione di Promozione Sociale, inserita nell’albo creato dalla Regione Emilia-Romagna, Ennour deve svolgere le funzioni previste dalla legge regionale 34 del 2002, non da qualche autorità religiosa. L’Associazione Ennour, inoltre, è libera di muoversi sul mercato privato e di cercare un privato che sia disposto a venderle o ad affittarle dei suoi spazi ad uso.

Infine il Sindaco ricorda tre punti. “Primo: Ennour è stata tra le primissime realtà italiane a venire in piazza dopo gli attentati dei macellai di Parigi, firmando un comunicato chiarissimo e di netta condanna, spendendo quelle parole che tutti, anche nel partito della Gamabrini, hanno reclamato all’Islam moderato. Secondo: concordo con chi dice che la condanna dei terroristi da sola non basta. Servono opere concrete per giustificare una voglia reale di integrazione. Rilevo che Ennour a Fidenza opera e ha operato da tempo fianco a fianco con altre realtà associative anche del mondo cattolico, con le quali, ad esempio, ha ripulito tutte le schifezze dipinte sui muri dell’ex macello. Terzo e ultimo punto: in Italia e a Fidenza esiste una cosuccia da niente che si chiama Costituzione e che, in base alla giurisprudenza 2015, non risulta ancora bypassabile dai desiderata della consigliera”.

lug 132015
 
clausole sociali

Fidenza, tra i primissimi Comuni in Italia, dopo aver presentato il progetto in maggio, ha ufficialmente varato le clausole sociali e dice addio alle offerte al ribasso negli appalti a favore di una scelta di civiltà.

Fidenza diventa così un modello sostenibile di buoni appalti a tutela concreta dell’occupazione e della qualità.
“Ancora una volta Fidenza è all’avanguardia e in particolare su un argomento così importante in tutto il Paese: il lavoro. Siamo uno dei primissimi Comuni in Italia ad aver inserito le clausole sociali nelle gare d’appalto. Partiamo dalla gestione della manutenzione stradale e del verde, ma l’obiettivo è di applicarle a tutti i futuri appalti. Grazie alla collaborazione con le Organizzazioni sindacali abbiamo scritto una pagina importante nel sostegno all’occupazione perché si tratta di un aiuto concreto. Siamo diventati un modello perché la nostra scelta ha suscitato l’interesse di altri Amministratori, che ci hanno contattato per conoscere i dettagli del progetto. Il modello Fidenza piace ed è sostenibile, come dimostra la scelta del Comune di Bologna che ha appena adottato le clausole sociali”, spiega il sindaco Andrea Massari.

Le clausole sociali rappresentano un incentivo alla creazione di posti di lavoro a tempo indeterminato e all’impiego di lavoratori socialmente utili. “E’ una scelta che non solo favorisce l’occupazione ma garantisce anche la qualità dei lavori. Come avevamo preannunciato, abbiamo inserito nelle gare d’appalto dei criteri che assegneranno punti decisivi alle offerte che prevedono l’assunzione con Contratti nazionali, tra gli altri, di lavoratori disoccupati da almeno 2 anni, lavoratori svantaggiati, lavoratori di cooperative sociali di tipo B. I punti che si possono conquistare rispettando questi criteri arrivano così almeno al 20% della parte migliorativa dell’offerta, mentre il fattore prezzo non peserà mai più del 30% del totale, lasciando il confronto aperto agli aspetti qualitativi e migliorativi dei progetti (il 50% dei punti)”, spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Davide Malvisi.

Soddisfazione è stata espressa dalle Organizzazioni Sindacali che hanno collaborato con entusiasmo e competenza alla definizione delle clausole.

“Il Comune di Fidenza lancia un segnale forte, che speriamo possa essere accolto da altre realtà e rappresenta una punta d’eccellenza nella cosiddetta contrattazione territoriale o sociale. Intervenire oggi sul tema degli appalti, anche alla luce di quanto è avvenuto in Emilia-Romagna, con decisioni che rifiutano il criterio del massimo ribasso significa evitare le conseguenze nefaste che ne derivano, tra le quali le infiltrazioni mafiose. Se poi, con le stesse decisioni, si combatte anche la precarietà, non si può che parlare di eccellenza”, dichiara il segretario responsabile della Camera del Lavoro CGIL di Fidenza, Vincenzo Vassetta.

“Le clausole sociali inserite dal Comune di Fidenza negli appalti sono un grande successo non solo a livello provinciale e regionale, ma su tutto il territorio nazionale perché gli appalti sono un tema caldo non solo negli enti pubblici ma anche nel settore privato. Siamo veramente fieri di aver partecipato a questo progetto perché è un risultato assolutamente non scontato e rappresenta da parte del Comune un segnale forte di collaborazione”, spiega la segretaria FAI CISL Parma, Barbara Troise Rioda.