feb 082017
 
unnamed

Uniti si vince. E’ facendo squadra che si possono sconfiggere mafie, corruzione e illegalità. Il Comune di Fidenza ha partecipato ieri a Bologna al primo coordinamento regionale del nuovo triennio dei soci di Avviso pubblico. A rappresentare Fidenza è stata l’assessore al Welfare, Alessia Frangipane.

All’ordine del giorno per i 56 comuni iscritti in Emilia-Romagna all’associazione di enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, oltre alla nomina del nuovo coordinatore regionale e dei coordinatori provinciali, è stata l’individuazione delle priorità su cui lavorare, anche alla luce del nuovo Testo Unico sulla Legalità approvato dalla Regione Emilia-Romagna.

I principali ambiti di intervento sono stati individuati nella lotta al gioco d’azzardo e nel riuso dei beni confiscati. Su questi temi Fidenza porterà la sua esperienza e si confronterà con altre realtà per definire nuove azioni da mettere in campo.

Continua il nostro impegno sul fronte della legalità. Fidenza ha aderito ad Avviso pubblico il 13 novembre 2014. Da allora abbiamo intensificato la lotta all’illegalità e avviato diversi progetti di contrasto alla criminalità e alla corruzione, in primis l’introduzione delle clausole sociali e il rifiuto del criterio del massimo ribasso nelle gare d’appalto. Abbiamo avviato un programma di formazione per i dipendenti pubblici, aperto anche ai cittadini, e intrapreso azioni contro il gioco d’azzardo e di sostegno alle persone colpite da disturbi del comportamento ad esso correlate. Fare squadra con altri enti è senz’altro il modo migliore per combattere efficacemente queste piaghe. Fidenza c’è e vuole essere protagonista di una lotta condivisa all’illegalità”, ha dichiarato l’assessore al Welfare,Alessia Frangipane.

FacebookTwitterGoogle+Condividi
gen 192017
 
Immagine

Sosteniamo con grande convinzione il pacchetto di leggi per rafforzare la prevenzione e il contrasto alle mafie e alla corruzione contenute nell’Appello al Parlamento e al Governo scritto tra gli altri da Avviso Pubblico, il grande network antimafia di cui fa parte il Comune di Fidenza”.

 Lo rende noto il Sindaco Andrea Massari, schierandosi a favore della richiesta affinché si arrivi all’approvazione rapida di progetti di legge che “darebbero notevolmente forza all’impegno delle Istituzioni e dei Cittadini nella guerra alla malavita e alle pratiche più immorali che rovinano e sporcano da troppo tempo la libera convivenza civile”.

 Concretamente, si tratta di un pacchetto di misure che puntano a modificare la normativa in materia di beni e aziende confiscate alle mafie, a riformare la prescrizione dei processi, a rafforzare il contrasto alla criminalità nel settore del gioco d’azzardo, ad introdurre nuove misure a favore dei testimoni di giustizia. E poi due punti altrettanto essenziali: introdurre misure per contrastare il fenomeno delle intimidazioni e delle minacce ai danni degli amministratori locali e il riconoscere ufficialmente il 21 marzo come Giornata Nazionale della memoria e del ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

 “Insieme a tutta l’Amministrazione, abbiamo aderito immediatamente all’appello giunto da Avviso Pubblico affinché i progetti di legge che portano la sua firma unitamente a quelle di Libera, Legambiente, Cgil, Cisl e Uil giungano rapidamente al voto delle aule parlamentari, evitando di disperdere un importante lavoro di innovazione e di messa a fuoco degli strumenti antimafia costruito in questa Legislatura”, conclude il Sindaco Massari.

set 222016
 
sito

Fidenza sta con la legalità e ribadisce il suo “no” alle mafie e alla corruzione con una nuova stagione di informazione e formazione che vedrà testimonial d’eccezione: Don Luigi Ciotti, Nando Dalla Chiesa e Roberto Montà.

Sono questi gli strumenti del progetto di contrasto alle mafie e di promozione di una cultura della legalità e della cittadinanza responsabile che il Comune di Fidenza mette a disposizione degli Amministratori, dei dipendenti pubblici, delle scuole e dei cittadini, perché la lotta all’illegalità si vince tutti insieme. Il progetto coinvolgerà anche quest’anno le scuole, dove si formano i cittadini di domani, luogo ideale per diffondere la cultura della legalità.

Partner del progetto sono Avviso Pubblico, il Gruppo Abele e la Regione Emilia-Romagna.

Gli incontri pubblici

Fidenza contro le mafie”, così si chiama il progetto, prenderà il via sabato 24 settembre alle ore 10.00 al Ridotto del Teatro Magnani con un incontro pubblico che porterà due importanti testimonianze per comprendere il potenziale di pervasività delle organizzazioni criminali, e in particolare della ‘Ndrangheta, nonché i luoghi d’origine e i territori d’insediamento.

Da Sud a Nord, raccontare e vivere la ‘Ndrangheta” è il tema dell’intervento di Antonino De Masi e Michele Albanese.

Antonino De Masi è un imprenditore di Gioia Tauro che lavora nell’area portuale, nonostante abbia subito minacce e attentati. L’azienda De Masi, negli anni ’90, è stata la prima a chiudere per mafia in seguito a un attentato dinamitardo. Oggi la famiglia De Masi vive blindata e continua a produrre in Calabria.

Michele Albanese, giornalista del “Quotidiano del Sud”, fece lo scoop sull’inchino della statua della Madonna delle Grazie alla casa del boss Giuseppe Mazzagatti a Oppido Mamertina, poi diventato un caso nazionale. Michele è sotto protezione dal 2014, dopo che è stata intercettata una conversazione in cui si parlava di un attentato della ‘Ndrangheta contro di lui.

L’incontro sarà moderato da Luca Ponzi, giornalista Rai.

Nel mese di novembre, Fidenza avrà come testimonial d’eccezione del progetto: Nando Dalla Chiesascrittore, sociologo e politico italiano, figlio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che presenterà il libro “Passaggio a Nord. La colonizzazione mafiosa”, nel quale approfondisce il tema delle infiltrazioni mafiose nel Nord Italia.

A concludere il progetto, in dicembre, sarà l’incontro con don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell’Associazione Libera, e Roberto MontàPresidente di Avviso Pubblico e Sindaco di Grugliasco.

La formazione

Un cittadino informato e consapevole, qualunque siano la sua età e la sua professione, è l’elemento cardine della lotta alle mafie. In questo contesto, Amministratori e dipendenti pubblici del territorio vasto, per il ruolo particolare che rivestono, sono i destinatari privilegiati dell’azione di formazione, che non può però prescindere dal coinvolgere gli studenti e i cittadini.

Saranno tre le giornate formative. La prima giornata, dal titolo “Infiltrazioni mafiose e reati ambientali” avrà come obiettivo la costruzione di un momento formativo e di raccordo destinato a raccogliere e integrare processi, criticità e prospettive nel contrasto ai reati ambientali. Relatore sarà Antonio Pergolizzi, coordinatore dell’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente e curatore della ricerca.

La seconda giornata vedrà gli interventi di Alberto Vannucci, Coordinatore Master Anticorruzione Università di Pisa, e Mariagrazia Bonzani, Capo Area Organizzazione e Personale del Comune di Bologna, che, sul tema “I codici di comportamento e l’analisi del rischio corruzione”, valorizzeranno il ruolo degli Enti locali e dei loro dipendenti: da un lato rappresentando quali strumenti sia possibile mettere in campo, dall’altro raccontando una specifica esperienza.

Il tema del terzo incontro sarà “Il Whistleblowing”: il lavoratore che scopre un’irregolarità e la denuncia. Si procederà all’Analisi dell’Istituto del Whistleblowing, della sua relazione con la normativa e le politiche Anticorruzione e la presentazione di buone prassi fra pubblico e privato. Relatore sarà Michele Vitali, laureato con lode all’Università Bocconi, ha lavorato per più di 25 anni nel settore bancario fra l’Italia e Londra e come Deputy Country Menager per una grossa banca europea, nella media impresa e come consulente. È stato membro del Consiglio di amministrazione di diverse società quotate e del Fondo Pensione “negoziale” Cometa. È attualmente membro dell’Advisory Board – Transparency International Italia.

set 192016
 
rainieri lotta lega

di Andrea Massari, sindaco

Leggo dell’ira funesta del consigliere regionale Fabio Rainieri, politico di lungo corso che esattamente un anno fa accusò la mia Città, Fidenza, di essere un luogo in cui ci sono “infiltrazioni mafiose in vari settori dell’economia e della società; simili o uguali a quelli che ha svelato l’inchiesta Aemilia in tante altre realtà emiliane”.

In linea col pensiero di alcuni campioni nostrani che paragonarono Fidenza a Corleone, Rainieri offese la mia amata Città e tutti i cittadini e le imprese che qui ogni giorno vivono, studiano, lavorano tenendo sempre la schiena diritta.

Furono accuse violente e barbare, prive di ogni fondamento. Perché nelle intercettazioni telefoniche dell’inchiesta Aemilia non si parla del Sindaco Massari, dei cittadini e delle imprese di Fidenza. Si parla di nomi e situazioni su cui Rainieri e il suo staff troverebbero di che meditare.

Il consigliere regionale non ha mai chiesto scusa a Fidenza, preferendo attribuire la colpa di quelle parole alla gaffe del suo ufficio stampa. Come se fosse piacevole sapere che un politico di così alto livello non controlla cosa gli viene messo in bocca.

Mi fa piacere leggere stamane nella nota istituzionale che mi ha inviato Rainieri toni che sono ben più concilianti del roboante comunicato diffuso alla stampa, o apprendere di quello che Rainieri definisce essere il suo grande impegno contro le mafie.

Mi fa piacere perché l’iniziativa di un anno fa, che scatenò le sue ire, era proprio un percorso di formazione per cittadini, amministratori e dipendenti pubblici pensato per promuovere una robusta azione di prevenzione antimafia.

L’embrione di un progetto bellissimo che quest’anno andremo ad ampliare, con esperti e relatori che la mafia e il dolore di questa piaga li hanno combattuti sul serio.

Nel 2015 Rainieri mi accusò di “superficialità e toni trionfalistici” perché avevo “sbandierato le risorse ottenute dal Comune attraverso la Regione, (…) spese per fare incontri nelle scuole e con la pubblica amministrazione, per parlare delle infiltrazioni mafiose”.

Evidentemente Rainieri ha cambiato idea: la formazione antimafia dello scorso anno era una boutade inutile, la formazione antimafia di quest’anno è bellissima e Rainieri ci tiene tanto a partecipare. Bene, lo accoglieremo a braccia aperte ma confidiamo che quella sia l’occasione in cui il consigliere possa chiedere scusa a Fidenza per le sue precedenti parole, che per me erano un insulto a tutta la comunità fidentina.

Questo, come Sindaco, me lo aspetto. E visto che Rainieri scomoda il senso delle Istituzioni, vorrei dirgli che non vedo nulla di istituzionale nel dare il patentino di Città mafiosa ad una Comunità onesta e che ha fatto tantissimo in questi 2 anni per battere le mafie. Sono soldi veri, caro Rainieri, i 100.000 euro che abbiamo investito nel podere Millepioppi, confiscato alle mafie e oggi sede di un progetto di innovazione e di democrazia. Siamo orgogliosi, Rainieri, di aver portato Fidenza e la sua società nel grande network antimafia di Avviso Pubblico e di onorare quell’impegno proprio con le stesse iniziative di formazione e prevenzione che a qualcuno piacciono a giorni alterni. Siamo doppiamente orgogliosi, Rainieri, di aver promosso con Salsomaggiore, trovando l’adesione convinta degli altri Comuni, la costituzione della provincia di Parma come parte civile in seno al processo Aemilia.

Il 24 settembre partirà, quindi, un progetto cui sono invitate tutte le Istituzioni di Parma e della sua provincia, dal Prefetto che Rainieri ha più volte attaccato per l’emergenza profughi, ai Sindaci di tutti i colori e di tutte le coalizioni, passando per i parlamentari di Parma.