ott 282016
 
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E’ entrata nel vivo la seconda stagione di formazione e informazione contro le mafie avviata dal Comune di Fidenza, che sta con la legalità e dice “no” alla corruzione.

Testimionial d’eccezione della campagna sarà Nando Dalla Chiesa, che giovedì 3 novembre alle 17.30presenterà al Ridotto del Teatro Magnani il libro “Passaggio a nord. La colonizzazione mafiosa” nel corso di un incontro pubblico aperto a tutta la cittadinanza.

Sono questi gli strumenti del progetto di contrasto alle mafie e di promozione di una cultura della legalità e della cittadinanza responsabile che il Comune di Fidenza mette a disposizione degli Amministratori, dei dipendenti pubblici, delle scuole e dei cittadini, perché la lotta all’illegalità si vince tutti insieme. Il progetto coinvolge anche quest’anno le scuole, dove si formano i cittadini di domani, luogo ideale per diffondere la cultura della legalità.

Partner del progetto sono Avviso Pubblico, il Gruppo Abele e la Regione Emilia-Romagna.

Nando Dalla Chiesa, scrittore, docente universitario, sociologo e politico, nonché Presidente Onorario di Libera,figlio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, con il suo libro approfondisce il tema delle infiltrazioni mafiose nel Nord Italia.

La mafia fa parte integrante della storia d’Italia. Vi ha messo lunghe e larghe radici. Ma la storia lontana e recente d’Italia viene scritta ignorando la sua esistenza. Come se la mafia non l’avesse attraversata dalla nascita del Regno unitario fino a oggi. La Grande Rimozione di cui si parlerà in questo libro incomincia qui. Dai libri di storia… Questa rimozione vale esponenzialmente per il Nord, dove le organizzazioni mafiose stanno attivamente partecipando alla costruzione della storia presente, dopo averne gettato la loro parte di fondamenta nei decenni passati. Mafia, camorra e soprattutto ‘ndrangheta muovono e condizionano oggi la storia civile e culturale, economica e amministrativa, politica e urbanistica, delle regioni settentrionali. Al Nord stanno anzi provando a verificare la loro capacità di produrre storia in tutto il Paese dopo averla già prodotta per tutto il Paese…”, scrive Nando Dalla Chiesa nella prefazione del libro “Passaggio a nord. La colonizzazione mafiosa”.

Alla presentazione interverranno Nando Dalla Chiesa e Federica Cabras, ricercatrice dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università Statale di Milano e coautrice del libro. Modera: Salvo Taranto di Libera Parma.

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set 192016
 
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di Andrea Massari, sindaco

Leggo dell’ira funesta del consigliere regionale Fabio Rainieri, politico di lungo corso che esattamente un anno fa accusò la mia Città, Fidenza, di essere un luogo in cui ci sono “infiltrazioni mafiose in vari settori dell’economia e della società; simili o uguali a quelli che ha svelato l’inchiesta Aemilia in tante altre realtà emiliane”.

In linea col pensiero di alcuni campioni nostrani che paragonarono Fidenza a Corleone, Rainieri offese la mia amata Città e tutti i cittadini e le imprese che qui ogni giorno vivono, studiano, lavorano tenendo sempre la schiena diritta.

Furono accuse violente e barbare, prive di ogni fondamento. Perché nelle intercettazioni telefoniche dell’inchiesta Aemilia non si parla del Sindaco Massari, dei cittadini e delle imprese di Fidenza. Si parla di nomi e situazioni su cui Rainieri e il suo staff troverebbero di che meditare.

Il consigliere regionale non ha mai chiesto scusa a Fidenza, preferendo attribuire la colpa di quelle parole alla gaffe del suo ufficio stampa. Come se fosse piacevole sapere che un politico di così alto livello non controlla cosa gli viene messo in bocca.

Mi fa piacere leggere stamane nella nota istituzionale che mi ha inviato Rainieri toni che sono ben più concilianti del roboante comunicato diffuso alla stampa, o apprendere di quello che Rainieri definisce essere il suo grande impegno contro le mafie.

Mi fa piacere perché l’iniziativa di un anno fa, che scatenò le sue ire, era proprio un percorso di formazione per cittadini, amministratori e dipendenti pubblici pensato per promuovere una robusta azione di prevenzione antimafia.

L’embrione di un progetto bellissimo che quest’anno andremo ad ampliare, con esperti e relatori che la mafia e il dolore di questa piaga li hanno combattuti sul serio.

Nel 2015 Rainieri mi accusò di “superficialità e toni trionfalistici” perché avevo “sbandierato le risorse ottenute dal Comune attraverso la Regione, (…) spese per fare incontri nelle scuole e con la pubblica amministrazione, per parlare delle infiltrazioni mafiose”.

Evidentemente Rainieri ha cambiato idea: la formazione antimafia dello scorso anno era una boutade inutile, la formazione antimafia di quest’anno è bellissima e Rainieri ci tiene tanto a partecipare. Bene, lo accoglieremo a braccia aperte ma confidiamo che quella sia l’occasione in cui il consigliere possa chiedere scusa a Fidenza per le sue precedenti parole, che per me erano un insulto a tutta la comunità fidentina.

Questo, come Sindaco, me lo aspetto. E visto che Rainieri scomoda il senso delle Istituzioni, vorrei dirgli che non vedo nulla di istituzionale nel dare il patentino di Città mafiosa ad una Comunità onesta e che ha fatto tantissimo in questi 2 anni per battere le mafie. Sono soldi veri, caro Rainieri, i 100.000 euro che abbiamo investito nel podere Millepioppi, confiscato alle mafie e oggi sede di un progetto di innovazione e di democrazia. Siamo orgogliosi, Rainieri, di aver portato Fidenza e la sua società nel grande network antimafia di Avviso Pubblico e di onorare quell’impegno proprio con le stesse iniziative di formazione e prevenzione che a qualcuno piacciono a giorni alterni. Siamo doppiamente orgogliosi, Rainieri, di aver promosso con Salsomaggiore, trovando l’adesione convinta degli altri Comuni, la costituzione della provincia di Parma come parte civile in seno al processo Aemilia.

Il 24 settembre partirà, quindi, un progetto cui sono invitate tutte le Istituzioni di Parma e della sua provincia, dal Prefetto che Rainieri ha più volte attaccato per l’emergenza profughi, ai Sindaci di tutti i colori e di tutte le coalizioni, passando per i parlamentari di Parma.

ott 182015
 
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A lato del corso di formazione partito venerdì 16 per amministratori e dipendenti pubblici stiamo organizzando due serate di formazione per il pubblico Martedì 20 e Venerdì 30 prossimi.

Si parlerà di mafia ed Enti Locali, con la partecipazione straordinaria di relatori eccezionali.
Non perdetele, servono anche a voi.

Martedì 20 Ottobre, alle 20.30 Leonardo Ferrante e Alberto Vannucci parleranno del fenomeno corruzione, della sua evoluzione e del suo rapporto con gli enti locali. E delle potenzialità dell’intervento dei cittadini, sulla base dell’esperienza della campagna Riparte il Futuro.
L’incontro è al Ridotto del teatro Magnani, in p.za Verdi

Leonardo Ferrante è referente scientifico nazionale della campagna anticorruzioneRiparte il futuro, promossa da Gruppo Abele, per cui lavora, e Libera.

Alberto Vannucci è docente di Scienza Politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Universitàdi Pisa, dal 2010 coordina il Master universitario in “Analisi, prevenzione e contrastodella criminalità organizzata e della corruzione”. Presidente dell’Associazione Libertà e Giustizia.

Venerdì 30 Ottobre, alle 20.30 Lorenzo Frigerio e Pierpaolo Romani parleranno di mafia in Emilia Romagna e di cosa gli Enti Locali associati in Avviso pubblico stan facendo per contrastarla.
L’incontro è nella sala dell’ex Tribunale di Palazzo Porcellini, in p.za Garibaldi.

Lorenzo Frigerio è un giornalista e scrittore italiano, coordina la Fondazione Libera Informazione, osservatorionazionale sull’informazione per la legalità e contro le mafie.

Pierpaolo Romani è coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, già consulente della Commissione Parlamentare Antimafia ed ora della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle intimidazioni nei confronti degli Amministratori Locali

ott 152015
 
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AL VIA 4 GIORNATE DI FORMAZIONE PER PREVENIRE E COMBATTERE LE MAFIE
VENERDI’ 16 OTTOBRE ALLE ORE 10.30 CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE

I corsi, aperti anche ai cittadini, si terranno dal 16 al 30 ottobre
Venerdì primo appuntamento con l’assessore regionale Massimo Mezzetti e Luca Bertoni

Fidenza ha scelto da che parte stare: con la Legalità, contro tutte le mafie. Sempre. La lotta all’illegalità e alla corruzione, per essere efficace, deve essere un cammino condiviso da tutta la comunità.

La Regione Emilia-Romagna e Avviso Pubblico sono partner preziosi di questo cammino ed insieme a loro è nata un’esperienza innovativa di informazione, formazione e confronto che dal prossimo 16 ottobre e per più giornate parlerà a tutti gli amministratori del territorio vasto, ai dipendenti delle strutture pubbliche, che sono centrali per la riuscita di concreti obiettivi antimafia, e ai nostri cittadini. Compresi gli studenti e le nuove generazioni. Un lavoro trasversale che la Regione sostiene in compartecipazione col Comune di Fidenza, all’interno di un innovativo accordo di programma tra i primissimi di questo tipo siglati sul territorio emiliano-romagnolo.

Con questo spirito i Comuni di Fidenza e Salsomaggiore e la Regione hanno finanziato il progetto di riuso del podere “Millepioppi” confiscato ai clan e da oggi casa per le start-up che producono innovazione. Sempre con questo spirito Fidenza ha detto no alle gare col massimo ribasso ed è entrata nel grande network antimafia di Avviso Pubblico, abbracciando la causa di una Liberazione del Paese dal male secolare della criminalità organizzata. Un impegno che deve essere motivo di orgoglio e mobilitazione permanente, perché da qui passa il riscatto del nostro Paese. Soprattutto, Fidenza ha scelto di aprirsi alla collaborazione e al dialogo con tutte le Istituzioni, le Associazioni, con tutte le realtà che sono cuore e anima di una Comunità che sta imparando a pensare e ad operare in modo collettivo. Questo nella convinzione che ogni azione di prevenzione e di radicamento culturale debba nascere dalla condivisione e dal saper costruire una rete forte, una rete plurale. Una rete pensata insieme”, spiega il sindaco Andrea Massari.

Conferenza stampa
Il 16 ottobre alle ore 10.30 al Centro giovanile di via Mazzini 4, in occasione del primo corso di formazione, si terrà un incontro con la stampa per illustrare il progetto. Saranno presenti: Andrea Massari, sindaco di Fidenza;Massimo Mezzetti, Assessore Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità della Regione Emilia-Romagna;Nadia Monti, referente regionale di Avviso Pubblico e assessore alla Sicurezza e alle Politiche giovanili del Comune di Bologna; Luca Bertoni, Presidente Ordine degli Ingegneri di Lodi e creatore del “Protocollo di Merlino”.

Programma
Si svolgeranno a Fidenza, dal 16 al 30 ottobre, quattro giornate di formazione, dal titolo “Buone pratiche contro la corruzione”, organizzate dal Comune di Fidenza in collaborazione con Avviso Pubblico.

L’iniziativa si aprirà con un incontro su “Appalti e white list: quali strumenti per le Amministrazioni Pubbliche nella prevenzione ai fenomeni corruttivi e mafiosi”, che si terrà venerdì 16 ottobre, dalle ore 9.30 alle ore 13.30, nella sala conferenze del Centro giovanile di via Mazzini, 4. Il Focus Group è rivolto ai dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e agli Amministratori (ed è aperto anche a Unione Terre Verdiane e ai comuni del territorio interessati).

I seminari saranno moderati da Luca Bertoni, Presidente Ordine degli Ingegneri di Lodi e creatore del “Protocollo di Merlino”, e Massimo Mezzetti, Assessore Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità della Regione Emilia-Romagna. Saranno presenti: il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, e Nadia Monti, referente regionale di Avviso Pubblico e assessore alla Sicurezza e alle Politiche giovanili del Comune di Bologna.

La seconda giornata di formazione si svolgerà nel pomeriggio di martedì 20 ottobre al Centro giovanile di via Mazzini, 4. L’incontro sarà suddiviso in due momenti: il primo dalle ore 14.00 alle ore 18.00 rivolto a tutti i dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e agli Amministratori; il secondo, dalle ore 20.30 alle 23.00 rivolto a cittadini e amministratori. I relatori – il Prof. Alberto Vannucci, esperto di corruzione e membro della Commissione consultiva permanente di Avviso Pubblico, e Leonardo Ferrante, referente scientifico nazionale della campagna anticorruzione “Riparte il futuro” – affronteranno il fenomeno della corruzione: dall’evoluzione alle specificità nel rapporto con gli Enti locali; dai Piani Anticorruzione al ruolo della società civile e della campagna “Riparte il Futuro”.

Il terzo seminario di formazione si terrà martedì 27 ottobredalle ore 9.30 alle 13.30, nell’ex aula del tribunale a Palazzo Porcellini, in piazza Garibaldi 25, primo piano. Si parlerà di “Segnalazioni e controlli e del ruolo e degli strumenti della Pubblica Amministrazione nel contrasto all’elusione, all’evasione fiscale e al riciclaggio”. L’incontro è rivolto ai dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e Amministratori. I relatori della giornata saranno: Mario Turla, Responsabile Progettazione Sistemi Antiriciclaggio, e Simona Lodesani, Dirigente Servizi economico – finanziari del Comune Formigine.

L’ultima giornata di formazione – “La regione Emilia-Romagna fra storia, sociologia e giornalismo” – si svolgeràvenerdì 30 ottobre nell’ex aula del Tribunale a Palazzo Porcellini, piazza Garibaldi 25, primo piano. L’incontro sarà suddiviso in due momenti: il primo dalle ore 14.00 alle ore 18.00 rivolto a tutti i dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e agli Amministratori; il secondo dalle ore 20.30 alle ore 23.00 rivolto a cittadini e Amministratori. I relatori – Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, e Lorenzo Frigerio, giornalista e scrittore italiano, coordinatore della Fondazione Libera Informazione – analizzeranno l’evoluzione del fenomeno mafioso e delle infiltrazioni al Nord. Con l’occasione si presenterà l’esperienza di Avviso Pubblico e la funzione preventiva delle reti di Enti Locali.

set 222015
 
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Fidenza celebra la Giornata Internazionale della Pace indetta dall’Onu con una notizia importante: la Giunta comunale e la Regione hanno approvato un accordo di programma che finanzia per la prima volta a Fidenza un importante progetto per la promozione della cultura antimafia nel pubblico impiego, nelle scuole e nella società civile”.

Lo annuncia il Sindaco Andrea Massari, rendendo noto un percorso innovativo che “da forza e sostanza all’impegno straordinario che il nostro Comune sta portando avanti contro tutte le mafie e che, passo dopo passo, ci vede sempre più in prima linea, insieme alle esperienze più dinamiche e virtuose del territorio. L’accordo, che firmerò insieme all’assessore regionale alla Legalità Massimo Mezzetti, prevede anche un consistente impegno finanziario, pari a 21.000 euro, metà dei quali pagati direttamente dalla Regione, decisa a scommettere sulla bontà del nostro progetto”.

Massari spiega che “abbiamo scelto non a caso questa giornata così speciale per dare la notizia. La lotta senza quartiere alle mafie è la grande battaglia che l’Italia, dal Governo centrale al più piccolo dei Comuni, deve condurre con impegno assoluto. Sradicare le mafie è la condizione necessaria per fare ripartire il Paese attraverso una nuova pace sociale e civile capace di liberare il meglio del talento di ognuno, senza più paure, minacce. Senza più quella sottocultura assassina che è la vera palla al piede dell’Italia. Liberare il Paese dalle minacce contro gli amministratori onesti, liberare le imprese dalla violenza e dal ricatto, educare le nuove generazioni nel nome del diritto alla legalità, liberare i servitori dello Stato dalla paura di dover pagare il loro impegno con la vita. Questi sono i nostri obiettivi”.

L’accordo di programma prevede tre azioni, che si realizzeranno tutte entro la fine dell’anno:

Nuovi strumenti contro la corruzione e per i buoni appalti
Saranno organizzati quattro incontri formativi per dipendenti pubblici e amministratori di tutti i Comuni interessati, per inquadrare in maniera organica la presenza mafiosa sul territorio e per pianificare tutti gli strumenti di lotta contro la corruzione, a cominciare da quelli sul sistema degli appalti.

Legalità e Giustizia: se ne parla a scuola
Per ognuna delle oltre 10 classi aderenti al progetto sono previste tre giornate di focus sulla Costituzione, la Giustizia sociale, la Dignità, la Partecipazione democratica e la Cittadinanza attiva. Il tutto con l’obiettivo di costruire insieme agli studenti un sistema di regole per una convivenza civile e di contrasto al sistema mafioso.

Tra i cittadini, per una nuova coscienza civile
Per tutta la cittadinanza sono previsti incontri pubblici nel corso dei quali saranno in primo piano le testimonianze e gli approfondimenti condotti con i protagonisti di storie e vicende di lotta alle mafie.

mar 172015
 
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154esimo Unità d’Italia, il messaggio del sindaco Massari

Un’Italia che deve ripartire. Un’Italia che può ripartire, soprattutto. Ripartire mettendo tutte le risorse possibili per affermare una comunità moderna, capace di togliere la testa dalla sabbia e di affrontare uno ad uno tutti i suoi problemi cronici. Gli arresti delle ultime ore sono, ancora una volta, lì a confermarlo.

Senza sconfiggere corruzione, illegalità, mafia non andremo da nessuna parte e bisogna che prima o poi cominciamo a dircelo con chiarezza. Far ripartire l’Italia non è solo una questione di Pil o di ripresa economica. Intendiamoci: tagliare la disoccupazione, mettere in condizione le nostre imprese di riprendere a correre, sono priorità vitali.

Ma il Paese serio e moderno che ho in mente – lo ripeto: moderno – sa che non ci sarà misura economica efficace senza aver risolto a monte tutta la sovrastruttura criminale e di scarsa moralità che fino ad oggi ha frenato ogni riforma degna di questo nome, indipendentemente dal colore del Governo che l’ha mandata avanti.

Nelle strade ci servono poliziotti, nelle scuole ci servono docenti premiati per la loro passione civile e non mortificati dal precariato a vita. Nelle case ci servono cittadini con diritti veri da spendere e non giovani ricattabili col contratto precario e privati del diritto a mettersi in piedi una famiglia.

Nella società ci servono più donne: trovo immorale che si dica loro che è più semplice congelare gli ovociti invece che realizzare un Paese in cui si può essere madri e lavoratrici, senza la costrizione umiliante del dover scegliere.

Nei palazzi delle Istituzioni ci serve onestà e meno pressapochismo di quello che riempie le pagine dei giornali, con cronache in cui chi deve vigilare sul comportamento dell’esecutivo – nazionale o locale che sia – tifa, invece, per il fallimento e non per per la ripartenza.

Allora, teniamocelo bene a mente che disonesti e fanfaroni, molto spesso, passano dal voto popolare.

Questo per dire che la scorciatoia del “sono tutti uguali” può essere molto comoda per mondarci la coscienza, ma non sposta di una virgola il problema di un’Italia che è ancora tutta da fare e nella quale i successi e i guai sono un patrimonio collettivo, costruiti con l’impegno di tutti o, per contro, con il menefreghismo generale.

Qualcuno scomoda concetti “alti” come un nuovo “patto di cittadinanza”, qualcuno vola più terra terra e si aspetta, semplicemente, che le Riforme siano pagate col contributo e la cura dimagrante di tutti quegli enti inutili che non hanno ancora dato alla causa.

In questo progetto per la nuova Italia, mettiamo, quindi, un bel punto fermo: 8.000 Comuni sono troppi, gestiamo con più velocità le fusioni e le unioni, ma mettiamoci in testa che dai Comuni passano servizi, opportunità, crescita. Dai Comuni e dalla loro possibilità di investire dipende tanta parte del nostro futuro.

Rimbocchiamoci le maniche e andiamo avanti a capo chino.

In questo 154 anniversario dell’Unità è il regalo più bello che possiamo farci e che possiamo fare all’Italia.