Fidenza prosegue nella celebrazione di quello spirito di libertà e di giustizia che è fondamento non solo della nostra Comunità ma dell’intera Italia repubblicana.
Dopo la stele che riportava i nomi di tutti i partigiani fidentini, inaugurata in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, oggi si è reso tributo con una targa ad altri italiani che ebbero la forza e il coraggio di prendere posizione. Si tratta degli Internati Militari Italiani, ovvero i soldati italiani catturati, rastrellati e deportati nei territori della Germania nei giorni immediatamente successivi alla proclamazione dell’armistizio di Cassibile, l’8 settembre 1943.
Dopo il disarmo, soldati e ufficiali vennero posti davanti alla scelta di continuare a combattere nelle file dell’esercito tedesco o, in caso contrario, essere inviati in campi di detenzione in Germania. Solo il 10 per cento accettò l’arruolamento. Gli altri vennero considerati prigionieri di guerra. In seguito cambiarono status divenendo “internati militari”, per non riconoscere loro le garanzie delle Convenzioni di Ginevra. In tutto furono circa 600mila gli Internati Militari Italiani che rifiutarono di continuare la guerra al fianco dei tedeschi e di questi quasi 40mila morirono nei campi di concentramento.
Oggi la Città di Fidenza ha reso loro omaggio con una targa posta all’ingresso del Municipio e che rimarrà a futura memoria per celebrare proprio la storia di quei soldati italiani e fidentini che chiusi nei campi di concentramento tedeschi compirono una scelta di dignità e coraggio.