feb 092016
 
moro

«Chi e perché ha ucciso Aldo Moro. Il racconto della vicenda del presidente Dc rapito ed ucciso dalle Brigate rosse attraverso la lettura dei documenti di Stato».

Ad illustrare le prime scoperte della nuova Commissione d’inchiesta sul caso Moro sarà l’onorevole Gero Grassi, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera e membro della Commissione, durante un incontro organizzato dai Circoli Pd di Fidenza e Salso, in programma il 19 febbraio alle 21 al Centro giovanile (ex Macello) di Fidenza.

Ad introdurre la serata saranno Giorgio Lovili collaboratore de «Il Sole 24 ore» e i sindaci di Salso e Fidenza Filippo Fritelli ed Andrea Massari.

Il “caso Moro” è da oltre 30 anni uno degli irrisolti misteri dell’Italia del 900. Dopo ben 5 processi e una commissione parlamentare durata 4 legislature ancora la verità non è completa. L’intento del parlamento italiano è stato quello di fare piena luce sui fatti di Via Fani e sul sequestro e l’uccisione di Moro attraverso la costituzione di una nuova commissione d’inchiesta parlamentare che è al lavoro dal maggio 2014.

«Abbiamo ancora l’occasione per proporre una riflessione sulla storia d’Italia per tanti giovani un racconto lontano ma la verità di questo ed altri tragici episodi può servire per leggere il presente e capire il futuro».

Nel corso della serata verranno annunciate nuove scoperte sulla sparatoria di via Fani e sulla “firma” dal punto di vista tecnico di chi ha materialmente ucciso Moro. «Una serata quindi che oltre all’aspetto politico e sulla figura di Moro avrà anche un aspetto legato al giallo» ha aggiunto ricordando come quest’anno ricorra il centenario della nascita dello statista e l’importanza di fare conoscere ai giovani questa figura e il ruolo centrale che ha avuto.

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gen 252016
 
cover 27gennaio

Fidenza celebra il Giorno della Memoria con un consiglio comunale straordinario convocato mercoledì 27 gennaio alle ore 18.00 al Ridotto del Teatro Magnani.

Al saluto del Presidente del Consiglio comunale, Amedeo Tosi, seguiranno la lettura di brani da parte degli studenti del Liceo classico “D’Annunzio” di Fidenza e l’intervento del Dott. Giorgio Yehuda Giavarini, Presidente della Comunità Ebraica di Parma.

Dopo un intramezzo musicale, prenderanno la parola i consiglieri comunali.

Concluderà la seduta l’intervento del Sindaco Andrea Massari

gen 202016
 
scuola infanzia

Si apriranno il 22 gennaio le iscrizioni alle scuole dell’infanzia pubbliche e paritarie.

Le domande, compilate sugli appositi moduli scaricabili dal sito del Comune di Fidenza (nella sezione “Pubblica istruzione”, nella pagina “Iscrizioni alla scuola dell’infanzia”) andranno presentate entro il 22 febbraio.

L’assegnazione alle scuole avverrà non secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande ma secondo i criteri stabiliti nel bando unificato condiviso da tutte le scuole del territorio, anch’esso scaricabile dal sito istituzionale, e in base ai posti disponibili in ogni plesso, nel limite del 30% di presenze di alunni stranieri stabilito dal Miur.

La modulistica, una volta compilata e sottoscritta, andrà consegnata alla segreteria della scuola individuata come prima scelta (all’Ufficio segreteria della Direzione didattica di Fidenza, presso la scuola De Amicis, per le scuole dell’infanzia statali; alle singole scuole per le scuole dell’infanzia private paritarie).
Sul modulo di iscrizione sarà possibile esprimere fino a tre scelte tra categorie di scuola (pubblica – privata paritaria).

Dopo che ogni scuola avrà assegnato i propri posti disponibili ai richiedenti, secondo l’ordine di preferenze indicato dalle famiglie, l’elenco delle domande non accolte sarà trasmesso al Servizio Istruzione del Comune, che compilerà un’unica lista d’attesa, applicando i criteri condivisi da tutte le scuole.

Ogni qualvolta le scuole comunicheranno trasferimenti o rinunce di alunni già ammessi, il Servizio Istruzione attingerà dalla suddetta lista secondo l’ordine dei bambini e le preferenze espresse dai richiedenti.

Novità di quest’anno, tra i criteri per l’accesso, è l’assegnazione di un punteggio anche per il lavoro part time, nell’ottica di un sempre maggior riconoscimento da parte dell’Amministrazione della varietà e complessità delle situazioni lavorative delle famiglie, e delle donne in particolare, sempre più coinvolte nella delicata conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro.

dic 172015
 
ortisociali

L’Amministrazione comunale apre le porte dell’orticoltura anche ai disoccupati e ai cassintegrati. E’ questa la novità del nuovo bando per l’assegnazione quadriennale degli orti sociali (2016-2019) pubblicato oggi.

“Gli orti sociali promuovono l’impiego del tempo libero in un’attività che non solo da’ i suoi frutti e tante soddisfazioni ma costituisce anche un momento di aggregazione e socializzazione. L’orticoltura è anche un aiuto al bilancio familiare. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di aprire il bando non solo ai pensionati ma anche a quei nuclei familiari che si trovano in difficoltà a causa della perdita del lavoro”, spiega l’assessore al Welfare, Alessia Frangipane.

Chi può fare domanda
Possono fare domanda tutti i maggiorenni, per conto di tutti i componenti il proprio nucleo familiare, residenti nel Comune di Fidenza che non siano proprietari, comproprietari, usufruttuari o affittuari di terreni idonei all’uso ortivo nel territorio comunale.

Le categorie che costituiscono titolo di priorità per l’assegnazione del lotto sono, nell’ordine: i pensionati titolari di pensione minima, i pensionati di età maggiore o uguale a 60 anni compiuti nell’anno di assegnazione dell’orto, disoccupati e cassintegrati da almeno un anno, pensionati di età inferiore ai 60 anni, lavoratori precari e disoccupati o cassintegrati per un periodo inferiore all’anno. Seguono i cittadini non appartenenti a nessuna delle precedenti categorie.

Coloro che sono già assegnatari di orti condotti regolarmente possono presentare domanda di rinnovo della concessione; avranno la precedenza sugli altri richiedenti.

Modalità e termini di presentazione delle domande
Le domande devono essere presentate sull’apposito modulo che può essere ritirato, insiema la bando e al regolamento, allo Sportello Sociale (Palazzo Porcellini, piazza Garibaldi 25/d) oppure scaricato dal sito internet del Comune di Fidenza (www.comune.fidenza.pr.it nella pagina “Servizi sociali”, alla voce “Ufficio assistenza”).

Le domande debitamente compilate, con i relativi allegati, dovranno essere sottoscritte dai soggetti interessati e presentate al Protocollo del Comune di Fidenza (piazza Garibaldi 1, piano terreno) oppure allo Sportello Sociale entro e non oltre le ore 12.00 del 31 dicembre 2015.

Lo Sportello Sociale resterà aperto per il ritiro delle domande di assegnazione, per le informazioni, la consulenza per la compilazione e per il ricevimento delle stesse dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30, ad eccezione dei giorni 17, 23 e 24 dicembre 2015.

dic 142015
 
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“Nessuna Moschea si farà a Fidenza. Nessuno ne ha mai fatto domanda, nessuno ha presentato progetti. Proprio quei progetti che, periodicamente, delle fantomatiche “voci” presentano alla consigliera Gambarini e ai suoi amici leghisti. Quindi, delle due l’una: o “le voci” sono incappate in una (nuova) brutta figura, o la consigliera vuole usare la facile polemica dello scontro religioso per conquistare due righe sul giornale. Sono giochini che nemmeno la Le Pen usa più, per la cronaca”.

Il Sindaco Andrea Massari risponde così all’esponente di Forza Italia, promotrice di una interrogazione sul tema della fantomatica Moschea, aggiungendo che “vorrei tranquillizzare Francesca e con lei “le voci”: già da quando eravamo in campagna elettorale annunciavano l’apertura imminente della moschea e la davano, addirittura, per finanziata dal Comune. Sono passati quasi due anni e di moschee e minareti non ve n’è traccia. Ognuno tiri le sue conclusioni: siamo al cospetto di una leggenda metropolitana, una frottola usata ad arte”.

“Devo dire che la consigliera sbaglia anche la seconda domanda, impostata per lasciare trasparire “un centro culturale islamico” a Fidenza come il covo di chissà cosa – argomenta Massari –. A titolo informativo, spiego alla Gambarini che chi sta cercando una sede a Fidenza è un’associazione composta in gran parte da fidentini che si chiama Ennour, fondata nel 2005 da cittadini italiani residenti a Fidenza e che, segnatamente, ha il titolo di Associazione di Promozione Sociale, con tanto di bene stare rilasciato dal Comune di Fidenza quando questo era a trazione centro-destra. Non ricordo di aver letto nessuna polemica da parte della (anche) allora consigliera Gambarini. E in quanto Associazione di Promozione Sociale, inserita nell’albo creato dalla Regione Emilia-Romagna, Ennour deve svolgere le funzioni previste dalla legge regionale 34 del 2002, non da qualche autorità religiosa. L’Associazione Ennour, inoltre, è libera di muoversi sul mercato privato e di cercare un privato che sia disposto a venderle o ad affittarle dei suoi spazi ad uso.

Infine il Sindaco ricorda tre punti. “Primo: Ennour è stata tra le primissime realtà italiane a venire in piazza dopo gli attentati dei macellai di Parigi, firmando un comunicato chiarissimo e di netta condanna, spendendo quelle parole che tutti, anche nel partito della Gamabrini, hanno reclamato all’Islam moderato. Secondo: concordo con chi dice che la condanna dei terroristi da sola non basta. Servono opere concrete per giustificare una voglia reale di integrazione. Rilevo che Ennour a Fidenza opera e ha operato da tempo fianco a fianco con altre realtà associative anche del mondo cattolico, con le quali, ad esempio, ha ripulito tutte le schifezze dipinte sui muri dell’ex macello. Terzo e ultimo punto: in Italia e a Fidenza esiste una cosuccia da niente che si chiama Costituzione e che, in base alla giurisprudenza 2015, non risulta ancora bypassabile dai desiderata della consigliera”.

dic 012015
 
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“E’ ora di riprendermi la vita”.

Una frase semplice e terribilmente efficace che ho visto in un cartello esposto da una manifestante, pubblicato su vari giornali.

Una frase chiara. Una richiesta di aiuto che vale doppio per trasformare questa Giornata contro la violenza sulle donne in una forma concreta di impegno collettivo.

E’ importantissimo che Fidenza sia tra i 1.000 Comuni d’Italia che hanno organizzato una iniziativa, sostenendo l’informazione dei cittadini, il coinvolgimento delle giovani generazioni e il confronto in tutta la Comunità, che è il primo dei nutrimenti democratici.

Per questo ringrazio tutti i consiglieri che sono qua e che ci sono rinunciando agli impegni lavorativi, per testimoniare il loro contributo.

Ringrazio il Presidente Tosi e l’assessore alle Pari Opportunità, Alessia Frangipane, che hanno promosso questa occasione, che ci offre l’opportunità di ascoltare lo straordinario lavoro degli studenti del nostro Solari, oltre ai contributi di Massimiliano Filoni, Samuela Frigeri e della dottoressa Laila Papotti, in servizio presso la Procura della Repubblica.

Ringrazio, a maggior ragione, il Prefetto di Parma, Giuseppe Forlani, ancora una volta a Fidenza insieme al Comune, per testimoniare che quando le Istituzioni sono unite e lavorano fianco a fianco possono nascere solo cose buone per i cittadini e le cittadine.

Per inciso, e non mi stancherò mai di dirlo, mi sento di tributare al dott. Forlani un pubblico elogio per il metodo che ha adottato per l’assolvimento della sua funzione. Un metodo che coinvolge le comunità locali e che lo porta spesso ad incontrarle sul posto.

Un fatto che come Sindaco registro come un notevole cambio di passo nelle relazioni tra Capoluogo e provincia.
Bene. Richiamavo, prima, alla necessità di una azione concreta.

Per essere efficaci quando si aggredisce un problema, bisogna conoscerlo, senza mettere la testa nella sabbia.
In Italia 7 milioni di donne hanno subito violenza fisica o psicologica nella loro vita. Solo nell’ultimo anno ci sono state 152 vittime di femminicidio e tra chi ha subito violenze, solo il 12% denuncia.
Questo è il dato più tragico, perché esprime paura, isolamento. Perché nega il diritto a quel “voglio riprendermi la vita” esposto nel cartello della manifestante.

Sembra quasi scontato dire che la principale arma di questa battaglia è la prevenzione culturale. Anzi, la formazione culturale, che deve essere il fulcro di una consapevolezza civica che si è persa.
Sembra scontato, ma sentendo del lavoro straordinario condotto dai ragazzi e dalla ragazze del Solari, in seno al progetto della cooperativa Giolli, so che questa è la strada giusta.

Una strada contro la violenza e contro l’ignoranza che, spesso, è la madre delle brutalità di cui un uomo può essere capace e complice.
Brutalità contro le donne e i più deboli. Brutalità contro l’ambiente. Contro un modo civile di vivere la collettività.
Noi che vogliamo essere sempre più e sempre meglio costruttori di quella casa comune che sta al centro di uno dei documenti più entusiasmanti degli ultimi anni – l’Enciclica Laudato Sì – siamo chiamati ad una svolta, in termini di chiarezza e di concretezza.

Come?
Servono fondi. Non giriamoci intorno. Ogni strategia ha bisogno di essere alimentata non solo con la buona volontà e i sacrifici personali, ma anche con una visione chiara di dove vogliamo andare e di come ci vogliamo arrivare.

Il Comune di Fidenza ha inserito per la prima volta nel suo bilancio delle risorse destinate alle Pari Opportunità con cui si sono realizzate esperienze vere. Il percorso dei ragazzi e delle ragazze del Solari, contributi alle associazioni impegnate in questa sfida di civiltà.

Lo stesso impegno dobbiamo chiederlo – per prime noi Istituzioni – allo Stato, se è vero che la rete dei centri di assistenza alle donne che hanno subito una forma di violenza è senza fondi.

Ripartiamo da qui, condividendo e facendo nostre le parole del Capo dello Stato, sacrosante e ficcanti perché ancorate alla nostra Costituzione: “Contrastare la violenza sulle donne è un compito essenziale di ogni società che si proponga la piena tutela dei diritti fondamentali della persona. L’educazione al rispetto reciproco, nei rapporti personali e nelle relazioni sociali, è alla base del nostro vivere civile”.

testo del discorso del Sindaco andrea Massari per il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne

ott 182015
 
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A lato del corso di formazione partito venerdì 16 per amministratori e dipendenti pubblici stiamo organizzando due serate di formazione per il pubblico Martedì 20 e Venerdì 30 prossimi.

Si parlerà di mafia ed Enti Locali, con la partecipazione straordinaria di relatori eccezionali.
Non perdetele, servono anche a voi.

Martedì 20 Ottobre, alle 20.30 Leonardo Ferrante e Alberto Vannucci parleranno del fenomeno corruzione, della sua evoluzione e del suo rapporto con gli enti locali. E delle potenzialità dell’intervento dei cittadini, sulla base dell’esperienza della campagna Riparte il Futuro.
L’incontro è al Ridotto del teatro Magnani, in p.za Verdi

Leonardo Ferrante è referente scientifico nazionale della campagna anticorruzioneRiparte il futuro, promossa da Gruppo Abele, per cui lavora, e Libera.

Alberto Vannucci è docente di Scienza Politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Universitàdi Pisa, dal 2010 coordina il Master universitario in “Analisi, prevenzione e contrastodella criminalità organizzata e della corruzione”. Presidente dell’Associazione Libertà e Giustizia.

Venerdì 30 Ottobre, alle 20.30 Lorenzo Frigerio e Pierpaolo Romani parleranno di mafia in Emilia Romagna e di cosa gli Enti Locali associati in Avviso pubblico stan facendo per contrastarla.
L’incontro è nella sala dell’ex Tribunale di Palazzo Porcellini, in p.za Garibaldi.

Lorenzo Frigerio è un giornalista e scrittore italiano, coordina la Fondazione Libera Informazione, osservatorionazionale sull’informazione per la legalità e contro le mafie.

Pierpaolo Romani è coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, già consulente della Commissione Parlamentare Antimafia ed ora della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle intimidazioni nei confronti degli Amministratori Locali

ott 172015
 
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“Molti fidentini lo hanno ribattezzato il miglior San Donnino di sempre. Quello che posso dire con certezza è che #Borgofood ha messo a segno una serie di record significativi: per la spesa più bassa degli ultimi anni, per quantità di sponsorizzazioni private e, soprattutto, record di pubblico. Sono state ben oltre 100.000 le presenze a Fidenza dal 2 all’11 ottobre. Vale a dire che abbiamo quasi quadruplicato la nostra popolazione e, se ipotizziamo una spesa media bassissima di soli 10 euro pro capite, è immediato cogliere l’enorme impatto economico”.

Il Sindaco Andrea Massari commenta così i dati di #Borgofood, il nuovo evento interamente dedicato all’agroalimentare “che ha cambiato totalmente la Gran Fiera di Borgo San Donnino, mostrando finalmente Fidenza per quello che è: uno dei luoghi privilegiati in cui promuovere la cultura del cibo”.

Ieri, nel corso di una affollata conferenza stampa, il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale hanno ringraziato i protagonisti dell’evento a cominciare dai dipendenti comunali mobilitati, dalla rete dell’associazionismo e dell’imprenditoria locale.

I flussi resi noti dal Sindaco sono stati elaborati da un sistema di 5 telecamere in vari punti del centro, che hanno stimato 210.000 persone in ingresso da dal 2 all’11 ottobre. Un dato elaborato dai tecnici della Regione per scremarlo dai passaggi multipli degli utenti e al quale vanno sommate le presenze massicce agli eventi realizzati nel tendone di Piazza Grandi (Oktober Borg e Anolino Party), al Luna Park, in Piazza Repubblica (con le Società Sportive), al Teatro Magnani (basti citare i sold out registrati per il video sui bombardamenti o per la divina Carla Fracci).

E poi la strepitosa performance di pubblico per “A Riva La Machina” nel quartiere artigianale “La Bionda”, appuntamento definitivamente entrato nel cuore dei fidentini e della Gran Fiera.

A conti fatti: la Fiera più economica degli ultimi anni
A conti fatti, #Borgofood è costato 116.000 euro lordi – meno delle edizioni 2011 (118.959,48 euro), 2012 (122.149,57 euro) e 2013 (117.403,24 euro).

Considerando tutte le entrate – il record di sponsor privati (36.115,66 euro) e altri contributi, per un totale di 54.000 euro – tutto l’evento ha avuto un costo vivo di soli 60.000 euro (anche questo numero è un record), spalmando benefici enormi sulla città. Da notare che rispetto agli anni passati, in questa edizione non è stato chiesto un soldo di sponsorizzazioni alle società partecipate e nulla è stato chiesto agli espositori. Una scelta precisa per incentivare presenze di qualità. Nel 2011 e 2012, ad esempio, l’occupazione del suolo fatta pagare agli espositori fruttò 25.000 euro.

“Relativamente agli affidamenti voglio precisare che sono tutti al di sotto della soglia per incarichi diretti. Inoltre hanno coinvolto numerosi operatori del nostro territorio per singole iniziative in quantità più ampia che in passato, e hanno visto su quello più importante, che riguarda gli allestimenti e i noleggi, un’indagine di mercato preliminare tra più soggetti, che ha determinato poi l’ordine sul mercato elettronico della pubblica amministrazione per la proposta più congrua sotto il profilo economico e dell’adeguatezza delle attrezzature”, ha sottolineato il sindaco Andrea Massari.

Slow Food e Consorzio del Parmigiano, una partnership che funziona
Il giornalista enogastronomico Luigi Franchi e Alessandra Mancin, consulente scelta dal Comune per la regia di #Borgofood, hanno confermato l’appeal esercitato dal territorio fidentino e la sua profonda connotazione legata al food. Elementi che hanno reso forte il rapporto con i due main partner di Slow Food e del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, precursori di una serie di rapporti di alto livello qualitativo sui quali l’Amministrazione sta già lavorando per novità rilevanti per l’edizione 2016.

Un evento social
#Borgofood è stato un evento capace di imporsi anche sui social, grazie ad una campagna mirata che ha fatto lievitare del 470% i like sulla pagina facebook dedicata (Fidenza al Centro) e che ha toccato l’11 ottobre il suo acme, raggiungendo 22.600 persone. Una campagna su cui hanno lavorato due startup fidentine – SwitchUp e LogiArt –, basata sulla narrazione di Fidenza affidata ai volti e alle storie dei suoi protagonisti con video dedicati che hanno superato le 40.000 visualizzazioni in due settimane.

Le piazze di Milano, Modena, Bologna e Parma sono quelle che hanno interagito maggiormente con i canali social, segno di una capacità d’espansione nelle zone tradizionalmente attente alla qualità degli eventi dedicati al food.

Oltre 178 eventi
Complessivamente, la Gran Fiera si è articolata in 178 appuntamenti tra centro storico e A Riva La Machina che hanno rappresentato vari spaccati della Città. Lo Sport con le seguitissime iniziative nel nuovo contenitore di Piazza Repubblica, il Sociale con l’affollato spazio in piazza Verdi, l’Ambiente con un dettagliato servizio di informazioni sulle novità della raccolta differenziata e sui notevoli obiettivi raggiunti. La Cultura, che ha offerto ben 43 appuntamenti.

Una sinergia trasversale ripresa dai vari interventi degli assessori presenti alla conferenza stampa.
“Ringrazio tutti, a partire dalla macchina comunale, dagli imprenditori che hanno animato la fiera e contribuito per la sua riuscita, le Associazioni di categoria. Fa piacere vedere che il lavoro di squadra ha portato ad un risultato estremamente positivo, perché così è riconosciuto e descritto in città. Per il 2016 l’obiettivo è confermare la manifestazione e continuare sul percorso di concertazione e condivisione degli obiettivi con tutta la Comunità”, ha spiegato l’assessore Fabio Bonatti (Attività produttive).

Per Alessia Gruzza, vicesindaco con delega alla Cultura, #Borgofood è al centro di un percorso “iniziato da lontano, che ha unito Chef To Expo alla festa per gli 800 anni dal passaggio a Fidenza di San Francesco. Un percorso reso forte dalla collaborazione con la rete delle Associazioni culturali e che ha messo al centro il Cibo, perché cibo significa territorio e un ottimo strumento per la sua valorizzazione”.

ott 152015
 
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AL VIA 4 GIORNATE DI FORMAZIONE PER PREVENIRE E COMBATTERE LE MAFIE
VENERDI’ 16 OTTOBRE ALLE ORE 10.30 CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE

I corsi, aperti anche ai cittadini, si terranno dal 16 al 30 ottobre
Venerdì primo appuntamento con l’assessore regionale Massimo Mezzetti e Luca Bertoni

Fidenza ha scelto da che parte stare: con la Legalità, contro tutte le mafie. Sempre. La lotta all’illegalità e alla corruzione, per essere efficace, deve essere un cammino condiviso da tutta la comunità.

La Regione Emilia-Romagna e Avviso Pubblico sono partner preziosi di questo cammino ed insieme a loro è nata un’esperienza innovativa di informazione, formazione e confronto che dal prossimo 16 ottobre e per più giornate parlerà a tutti gli amministratori del territorio vasto, ai dipendenti delle strutture pubbliche, che sono centrali per la riuscita di concreti obiettivi antimafia, e ai nostri cittadini. Compresi gli studenti e le nuove generazioni. Un lavoro trasversale che la Regione sostiene in compartecipazione col Comune di Fidenza, all’interno di un innovativo accordo di programma tra i primissimi di questo tipo siglati sul territorio emiliano-romagnolo.

Con questo spirito i Comuni di Fidenza e Salsomaggiore e la Regione hanno finanziato il progetto di riuso del podere “Millepioppi” confiscato ai clan e da oggi casa per le start-up che producono innovazione. Sempre con questo spirito Fidenza ha detto no alle gare col massimo ribasso ed è entrata nel grande network antimafia di Avviso Pubblico, abbracciando la causa di una Liberazione del Paese dal male secolare della criminalità organizzata. Un impegno che deve essere motivo di orgoglio e mobilitazione permanente, perché da qui passa il riscatto del nostro Paese. Soprattutto, Fidenza ha scelto di aprirsi alla collaborazione e al dialogo con tutte le Istituzioni, le Associazioni, con tutte le realtà che sono cuore e anima di una Comunità che sta imparando a pensare e ad operare in modo collettivo. Questo nella convinzione che ogni azione di prevenzione e di radicamento culturale debba nascere dalla condivisione e dal saper costruire una rete forte, una rete plurale. Una rete pensata insieme”, spiega il sindaco Andrea Massari.

Conferenza stampa
Il 16 ottobre alle ore 10.30 al Centro giovanile di via Mazzini 4, in occasione del primo corso di formazione, si terrà un incontro con la stampa per illustrare il progetto. Saranno presenti: Andrea Massari, sindaco di Fidenza;Massimo Mezzetti, Assessore Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità della Regione Emilia-Romagna;Nadia Monti, referente regionale di Avviso Pubblico e assessore alla Sicurezza e alle Politiche giovanili del Comune di Bologna; Luca Bertoni, Presidente Ordine degli Ingegneri di Lodi e creatore del “Protocollo di Merlino”.

Programma
Si svolgeranno a Fidenza, dal 16 al 30 ottobre, quattro giornate di formazione, dal titolo “Buone pratiche contro la corruzione”, organizzate dal Comune di Fidenza in collaborazione con Avviso Pubblico.

L’iniziativa si aprirà con un incontro su “Appalti e white list: quali strumenti per le Amministrazioni Pubbliche nella prevenzione ai fenomeni corruttivi e mafiosi”, che si terrà venerdì 16 ottobre, dalle ore 9.30 alle ore 13.30, nella sala conferenze del Centro giovanile di via Mazzini, 4. Il Focus Group è rivolto ai dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e agli Amministratori (ed è aperto anche a Unione Terre Verdiane e ai comuni del territorio interessati).

I seminari saranno moderati da Luca Bertoni, Presidente Ordine degli Ingegneri di Lodi e creatore del “Protocollo di Merlino”, e Massimo Mezzetti, Assessore Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità della Regione Emilia-Romagna. Saranno presenti: il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, e Nadia Monti, referente regionale di Avviso Pubblico e assessore alla Sicurezza e alle Politiche giovanili del Comune di Bologna.

La seconda giornata di formazione si svolgerà nel pomeriggio di martedì 20 ottobre al Centro giovanile di via Mazzini, 4. L’incontro sarà suddiviso in due momenti: il primo dalle ore 14.00 alle ore 18.00 rivolto a tutti i dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e agli Amministratori; il secondo, dalle ore 20.30 alle 23.00 rivolto a cittadini e amministratori. I relatori – il Prof. Alberto Vannucci, esperto di corruzione e membro della Commissione consultiva permanente di Avviso Pubblico, e Leonardo Ferrante, referente scientifico nazionale della campagna anticorruzione “Riparte il futuro” – affronteranno il fenomeno della corruzione: dall’evoluzione alle specificità nel rapporto con gli Enti locali; dai Piani Anticorruzione al ruolo della società civile e della campagna “Riparte il Futuro”.

Il terzo seminario di formazione si terrà martedì 27 ottobredalle ore 9.30 alle 13.30, nell’ex aula del tribunale a Palazzo Porcellini, in piazza Garibaldi 25, primo piano. Si parlerà di “Segnalazioni e controlli e del ruolo e degli strumenti della Pubblica Amministrazione nel contrasto all’elusione, all’evasione fiscale e al riciclaggio”. L’incontro è rivolto ai dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e Amministratori. I relatori della giornata saranno: Mario Turla, Responsabile Progettazione Sistemi Antiriciclaggio, e Simona Lodesani, Dirigente Servizi economico – finanziari del Comune Formigine.

L’ultima giornata di formazione – “La regione Emilia-Romagna fra storia, sociologia e giornalismo” – si svolgeràvenerdì 30 ottobre nell’ex aula del Tribunale a Palazzo Porcellini, piazza Garibaldi 25, primo piano. L’incontro sarà suddiviso in due momenti: il primo dalle ore 14.00 alle ore 18.00 rivolto a tutti i dipendenti delle Pubbliche amministrazioni e agli Amministratori; il secondo dalle ore 20.30 alle ore 23.00 rivolto a cittadini e Amministratori. I relatori – Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, e Lorenzo Frigerio, giornalista e scrittore italiano, coordinatore della Fondazione Libera Informazione – analizzeranno l’evoluzione del fenomeno mafioso e delle infiltrazioni al Nord. Con l’occasione si presenterà l’esperienza di Avviso Pubblico e la funzione preventiva delle reti di Enti Locali.

ott 142015
 
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Una figura emblematica: Nilde Iotti è davvero, come pochi altri, un’effigie del Novecento, di quel «secolo breve» le cui date coincidono con la sua stessa biografia (1920-1999).

Dalla formazione cattolica all’impegno militante nel Pci, alla svolta post-comunista del 1992; dalla laurea alla Cattolica di Milano ai primi coinvolgimenti nell’antifascismo e nella Resistenza; dall’elezione all’Assemblea costituente alla partecipazione diretta alla stesura del testo costituzionale, alla lunghissima attività parlamentare, fino alla presidenza della Camera dei deputati.

Ma sbaglierebbe chi si fermasse a sottolineare solo il lato politico: non meno importante è il contrappunto in termini personali di una vicenda affettiva, di una dimensione privata vissuta con schiva dignità e con consapevole coraggio. Quando, a ventisei anni, Nilde entra nell’emiciclo di Montecitorio, scoppia anche, irrefrenabile, l’amore con Palmiro Togliatti, il capo comunista, l’uomo sposato, di 27 anni più vecchio di lei. Di quell’incontro, punto di svolta di una vita, Luisa Lama ricostruisce la drammatica e coinvolgente intensità, anche sulla base di un documento straordinario, che per la prima volta viene qui alla luce: il carteggio inedito intercorso tra Nilde Iotti e Palmiro Togliatti dall’agosto del 1946 all’agosto del 1947. Da allora, i due vivranno insieme in un rapporto affettivo che solo la morte di Togliatti potrà interrompere.

E alle mani di Nilde Palmiro consegnerà la stesura di quel Memoriale di Yalta cui nel 1964 affiderà il suo lascito politico. Da quel momento, Nilde potrà uscire di scia. E mostrerà, nella politica, nel partito, nelle battaglie civili per l’emancipazione femminile, e da ultimo nella dimensione istituzionale, la forza e l’equilibrio di una donna «nuova», di una grande italiana.

Il libro sarà presentato dall’autrice DOMENICA 18 OTTOBRE 2015 ALLE 10:30 c/o LA SEDE DEL PD DI FIDENZA, IN VIA BACCHINI