Il secondo atto del Consiglio Comunale è ripreso da dove era stato interrotto lunedì 8 a mezzanotte, oltre qualche interrogazione della minoranza. La serata prevedeva di discutere di Linee Programmatiche del Mandato Amministrativo 2014 – 2019, di Gestione associata del servizio di Segreteria Comunale (attivazione convenzione con il Comune di Fiorenzuola d’Arda), della risoluzione della convenzione con SOPRIP spa per l’attuazione e la gestione del progetto APEA (area produttiva ecologicamente attrezzata) MARCONI e dell’indennità di funzione collegata al funzionamento del Consiglio Comunale.
L’esposizione del Sindaco riguardo le linee di mandato amministrativo è stata “completa”, nel senso che salvo qualche comma, ha letto e commentato tutte le 19 pagine che le compongono. Di fatto, una traduzione articolata di tutte le idee emerse anche direttamente dal confronto con i cittadini durante la campagna elettorale, ciascuna delle quali suddivisa in filosofia di fondo e azioni da intraprendere. Un programma molto sostanzioso ed articolato, che già gode di alcune integrazioni dovute all’esperienza maturata nei primi 100 giorni circa di mandato. (qui c’è il pdf completo da scaricare)
Ora il programma sarà condiviso il più possibile con il maggior numero di persone e associazioni possibile per raccogliere proposte d’integrazione e di modifica. Se accettate dal sindaco, che resta titolare del suo compito, queste saranno aggiunte e su queste potrete verificare la coerenza del nostro percorso.
Al punto successivo accade l’inaspettato spettacolino; dopo tutte le dichiarazioni degli ultimi giorni sulla necessità di tagliare costi e risparmiare, anche con esempi obiettivamente infelici (vedi articolo precedente), la minoranza si è poi detta contraria all’ipotesi di condividere i costi del segretario comunale con il Comune di Fiorenzuola d’Arda.
Le ragioni:
1. era meglio mettersi d’accordo con Salsomaggiore (senza considerare che ne era già stata verificata l’infattibilità)
2. il segretario è una figura di “prestigio”, e Fidenza è grande (senza considerare i risparmi, e il fatto che le mansioni del segretario comunale, in passato una sorta di notaio interno del Comune, erano maggiori)
3. è in corso un forte ridimensionamento dei ruoli dirigenziali che mette a repentaglio l’operatività comunale (senza considerare che il segretario per legge non può assumere ruoli dirigenziali operativi veri e proprii, e che la presenza di segretario e direttore generale nella scorsa legislatura non ha impedito alla macchina comunale di deteriorarsi sensibilmente).
Abbiamo votato a favore, ottimisti sulle buonissime possibilità che il prestigio di Fidenza possa essere presto riconosciuto nonostante la presenza dimezzata del Segretario Comunale.
Riguardo la risoluzione del contratto con Soprip, che avrebbe dovuto vedere tutti d’accordo all’unanimità (si trattava di prendere atto che la prima fase dell’incarico tecnico e di marketing svolta dalla società di sviluppo era andato a buon fine con mutua soddisfazione delle parti, e che la seconda fase non poteva più decollare causa l’acuirsi della crisi della stessa Soprip, che ha comunicato al Comune l’impossibilità di adempiere adeguatamente al proprio incarico, e quindi rescindere il contratto consensualmente), ha trovato invece dichiarazioni di voto molto critiche sul progetto complessivo, in particolare da parte del movimento 5 stelle.
Ad avviso del Consigliere Amoruso, è irresponsabile prevedere nuove attività produttive in area in fase di bonifica, perchè è una zona pericolosa e perchè bisogna smetterla di cementificare. Oltre a questo, la centrale di cogenerazione finalizzata a servire l’area sarebbe sovradimensionata.
E qui è il caso di distinguere le questioni, per uscire dalla (tanta) confusione di ierisera; da un lato, la rescissione del contratto, che appunto era logico prevedere sarebbe stata votata all’unanimità per la corretta salvaguardia del Comune di Fidenza. Dall’altro, le valutazioni soggettive sulla qualità del progetto di recupero. Su questo punto mi limito a segnalare che la tendenza ormai universale da una ventina d’anni è quella di contribuire alla riduzione del consumo di suolo tramite il riuso delle aree dismesse, anche e soprattutto a fini produttivi.
A maggior ragione se bonificate, laddove la bonifica, lunga e molto complessa (si è arrivati sino a 5 controlli ARPA alla settimana) è in fase di ultimazione e potrà validamente costituire un caso scuola per tutto il paese.
Che poi si riesca davvero a far “atterrare” una o più aziende produttive di qualità in quegli spazi, con la crisi in atto, è al momento poco più che un auspicio e una idea di progetto, che proprio Soprip avrebbe potuto contribuire a trasformare in realtà con le proprie competenze di qualità sviluppate in oltre trent’anni di benemerita attività a sostegno dello sviluppo locale, e delle aree svantaggiate in modo particolare.
L’Amministrazione comunale ha al suo interno le competenze e le capacità per riorganizzarsi e perseguire con determinazione questo fondamentale obiettivo per la restituzione alla città di un’area storica come la ex Carbochimica.