Abbiamo immaginato molto spesso che accadesse quanto sta accadendo e il fatto che Patrick sia qui mi rende, ci rende come fidentini pieni di una felicità enorme. E quindi lo abbracciamo con tanta forza.
Questa non è solo una felicità legata a quanto accaduto a Patrick, evidentemente, ma anche perchè per una volta i nostri sforzi hanno funzionato e non staremo qui a capirne i motivi, ma ci berremo con felicità questo bicchiere di gioia e di soddisfazione.
Non accade spesso, con Giulio Regeni non accadde, con molti e molte altre in giro per il mondo non funziona, ma vivaddio non abbiamo mai smesso di crederci e di provarci e questa volta è accaduto che il rispetto per i diritti umani ci ha spinto a manifestare, a formalizzare richieste, a parlare con gli amici e le parenti di quanto accadeva e ha funzionato. E questo ci ha reso persone migliori.
Patrick Zaky è stato arrestato il 7 febbraio 2020 al Cairo dai servizi segreti egiziani dopo una breve vacanza dagli studi bolognesi. Patrick è stato sequestrato per 24 ore (le peggiori dirà) e poi interrogato, minacciato, picchiato e torturato, sottoposto ad elettroshock e poi trasferito in un carcere riservato ai prigionieri politici e detenuto fino all’8 dicembre 2021 con l’accusa di “aver pubblicato su Facebook false voci e false notizie che mirano a turbare la pace”. Così, se vi chiedete quante volte avreste potuto essere fermati per cose simili…
La scrittrice e attivista americana Alice Walker disse un tempo che «il motivo principale che spinge le persone a rinunciare al proprio potere è pensare di non averne alcuno». Aver parlato di Zaky averne chiesto la liberazione, aver manifestato a suo favore pur se in periodo ancora pandemico, aver chiesto la libertà per lui e per i tanti e le tante che come lui subiscono la violazione del cuore stesso del rapporto con lo Stato, la difesa dei diritti umani, persino l’aver temuto che a lui accadesse quanto accadde a Giulio Regeni, ecco tutto questo ha dimostrato che il peggior incubo che possa capitarci come cittadini di un paese libero è quello di diventare silenziosi sulle cose che contano.