lug 102010
 

Fidenza è divisa tra due schieramenti politici dai pesi praticamente equivalenti. Pertanto, di fronte alla gravissima crisi economica internazionale che stiamo attraversando, dovrebbe prevalere in entrambi uno spirito di collaborazione pieno e responsabile per il bene della città. Così, come minoranza, intendiamo contribuire alla nascita della Fidenza del futuro: sulle scelte strategiche vogliamo essere presenti in prima linea e concretamente attivi, al di là delle contrapposizioni di parte.
Seppure non siamo stati coinvolti in nessun modo finora, apprendiamo con favore la decisione della Giunta di riprendere l’iter del nuovo Piano Strutturale. Anche la modalità ci vede favorevoli in quanto si è deciso di ripartire dal vecchio bando. Così facendo l’Amministrazione comunale si è finalmente messa sulla pista di decollo per prendere politicamente il volo e far sì che Fidenza possa togliersi da un immobilismo che ormai dura da troppo tempo. Come Partito Democratico saluteremmo con grande favore un primo passo di questa Amministrazione che desse il segnale di un volo alto e distaccato dai piccoli interessi locali, ma se sarà effettivamente così lo vedremo non appena verrà nominato il soggetto che dovrà redigere il nuovo Psc.  Parliamo evidentemente di figure di primo livello nel panorama almeno nazionale. Nell’ultimo decennio la città è molto cresciuta in termini di aziende insediate, di capacità di essere punto di riferimento di un territorio ampio e di essere in questo un vero polo ordinatore di una parte ampia della Provincia, di qualità della vita e dei servizi offerti al cittadino. Partendo da queste premesse, vorremmo un piano che facendo tesoro di quanto già impostato sappia legare in modo strutturale le nuove opportunità insediative ad una riqualificazione profonda della città esistente. Un piano che, pur in un momento difficile, abbia l’obiettivo di progettare una città bella ed ancora più vivibile, una città che parla ad una popolazione in costante crescita. Un piano che attivi laboratori di creatività e si confronti in questi con la cultura giovanile facendogli sentire la città anche loro, luogo delle loro espressioni che loro stessi contribuiscano a costruire. Queste sono alcune idee che mettiamo sul tavolo. Tramite esse vogliamo dire al Sindaco che noi ci siamo e siamo pronti a lavorare seriamente per la costruzione della Fidenza di domani. Ad oggi ci pare che il dibattito sul futuro di Fidenza sia stato più incentrato su vaghi obiettivi e mai su come raggiungerli. E’ evidente che il confronto, nell’interesse della città, potrà avvenire in maniera più distesa e costruttiva se le basi dalle quali si parte hanno almeno un minimo di condivisione. Questo primo passo che dovrà fare l’amministrazione sarà decisivo per il futuro del dialogo e per la qualità del risultato finale.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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