set 112009
 

Il governo in carica costituisce un serio problema per le libertà civili e l’ordine democratico nel nostro paese oltre che un serio problema per l’Europa e i fondamenti di libertà da cui è nata e su cui si fonda l’Unione Europea.

Il bilancio di questo governo è pesante:

- Il Paese ha i peggiori indicatori economici dell’Occidente; se confrontiamo i dati del I° trimestre 2008 con quelli analoghi del 2009 assistiamo al crollo delle esportazioni del 24%, l’occupazione già ora in discesa manterrà tale tendenza sino alla primavera 2010 (disoccupazione strutturale e non congiunturale poiché dovuta a distruzione dei posti di lavoro non compensata da una estensione della base produttiva), il PIL è crollato in un anno del 6%, la produzione industriale del 20%, gli introiti fiscali del 30% mentre il  fabbisogno dello Stato é raddoppiato. Il debito pubblico è tornato a livelli record.
- Si è instaurato un regime mediatico con al centro gli interessi di Mediaset e le reti pubbliche subordinate. Sono osteggiate le libertà di informazione e di critica, diritti sanciti dall’art. 21 della Costituzione: “tutti hanno diritto a manifestare liberamente il loro pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”, e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 approvata dalle Nazioni Unite : “è un diritto/dovere del giornalista cercare, ricevere, diffondere con qualsiasi mezzo di espressione, senza considerazione di frontiere, le informazioni e le idee”.
- Viene negata la separazione dei poteri dello Stato, uno dei principi fondamentali dello stato di diritto sin dal XVIII secolo quando Montesquieu scrisse “L’esprit des lois”, con la decretazione d’urgenza e l’abuso del voto di fiducia da cui la mortificazione  del Parlamento (potere legislativo) come già avvenuto nel ventennio; l’assoggettamento del potere giudiziario con la proposta di riformare il Consiglio Superiore della Magistratura suddividendolo in due tronconi, dei quali uno, nominato dal governo, si dovrebbe occupare dei PM.
- E’ in atto altresì il tentativo di ridurre i poteri di controllo della Corte dei Conti sulle amministrazioni pubbliche.
- Il “pacchetto sicurezza” approvato il 2 luglio 2009 prevede il reato di immigrazione clandestina, con il respingimento indiscriminato, anche dei richiedenti asilo quindi, in caso di ingresso irregolare: misura sproporzionata  poiché presuppone che ogni clandestino sia un criminale e poiché abbassa la soglia d’intervento penale, comprendendo fra i delitti le irregolarità amministrative. Rilevanti conseguenze si avranno per il combinato disposto con altre norme del nostro ordinamento, quale l’obbligo di denuncia dello straniero irregolare per i pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblico servizio. L’allungamento del periodo di trattenimento nei CPT fino a 180 giorni configura una forma di detenzione impropria. L’incapacità di matrimonio con effetti civili per lo straniero privo di permesso di soggiorno contraddice l’art. 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e l’art. 29 della Costituzione secondo cui sposarsi e formare una famiglia é un diritto fondamentale e inalienabile della persona, anche per chi si trovi in posizione amministrativa irregolare. L’istituzione delle ronde inoltre va nella direzione della privatizzazione della sicurezza pubblica.
- Conflittuale è il rapporto con l’UE riguardo il respingimento indiscriminato dei migranti, con il tentativo del governo di zittirne i commissari; anche l’alto commissario per i rifugiati dell’ONU Antonio Guterres ha manifestato “grave preoccupazione” per le politiche migratorie del governo italiano ritenendo probabile che fra i respinti vi siano persone bisognose di protezione internazionale.
- Altrettanto conflittuale è il rapporto con il Vaticano sempre riguardo i clandestini. Umberto Bossi giudica «parole con poco senso» quelle che i vescovi hanno usato per commentare l’ennesima tragedia del mare, che ha coinvolto un’ottantina di immigrati eritrei naufragati al largo di Lampedusa. “Avvenire”, il quotidiano della Cei, ha criticato la politica dell’immigrazione che ha impedito il soccorso all’imbarcazione diretta alle coste italiane. «Nessuna politica di controllo dell’immigrazione consente a una comunità internazionale di lasciare una barca carica di naufraghi al suo destino» si legge nell’articolo, che denuncia la «la rassegnata indifferenza sul Mediterraneo» paragonandola alla Shoah.
- E’ in atto un attacco ai fondamenti dell’unità nazionale con le proposte della Lega di cambiare l’inno nazionale, di pluralismo delle bandiere, di test di cultura regionale per gli insegnanti (giudicati favorevolmente dal ministro Gelmini), di gabbie salariali.
- Riassumo le accuse a Berlusconi formulate dal giornalista G. D’Avanzo il 23-8-09, mai smentito: 64 società off-shore (All-Iberian), 1000 miliardi di lire di fondi neri Fininvest, 21 miliardi di lire a Craxi, proprietà abusiva di Tele+ e controllo illegale di Telecinco, corruzione di giudici per il lodo Mondadori, 17 leggi “ad personam”.
- Da ultimo lo scandalo della prostituzione di regime, documentato dalle registrazioni della escort D’Addario e del procacciatore Tarantini. La condotta dell’on. Silvio Berlusconi è stata criticata oltre che dall’opposizione anche da vari prelati e dai giornali cattolici, in quanto l’etica  dei comportamenti del premier è una cosa seria e non riguarda la sfera privata. L’art. 54 della Costituzione rimarca che le funzioni pubbliche sono da adempiere con onore; non è inoltre irrilevante se la condotta di chi governa contraddice i principi sociali e politici che proclama. Esecrabile è come afferma G.Fini “assistere a una dirigenza di partito che fa uso dei bei volti e dei bei corpi di persone che con la politica non hanno molto a che fare”.

Tutto ciò premesso

Il Consiglio comunale di Fidenza, conscio della situazione di emergenza e di rischio per la tenuta democratica del Paese e per riscattare la dignità dei cittadini dal clima imperante di docilità e servizievole sudditanza, revoca la fiducia a Silvio Berlusconi per l’esercizio delle sue funzioni di capo del governo.

Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico
segreteria@pdfidenza.it

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