Un’amministrazione comunale che non trova pace, in continuo divenire, perennemente impegnata a cambiare gli incarichi del personale dipendente. Non si rendono conto che la causa dell’inconcludenza non è da ricercarsi tra i dipendenti ma tra chi da loro direttive politiche.
Dopo aver cambiato ben 6 assessori nel corso di questo mandato, e dopo aver subito un turnover continuo di consiglieri seduti sui banchi della maggioranza, dimissionari o dimissionati, nei giorni scorsi la giunta Cantini ha modificato per l’ennesima volta gli assetti di alcuni settori della macchina amministrativa, dopo averlo già fatto per ben tre volte precedentemente e curiosamente sempre in relazione agli stessi settori.
Una decisione che a primo avviso è inspiegabile. Il cambio di mansione di alcuni dipendenti, non è giustificato da nessun miglioramento organizzativo. Probabilmente perchè la ragione di questa scelta è dovuta all’ennesimo regolamento di conti della politica verso alcuni dipendenti diventati scomodi al grido di “pulizie di primavera”.
Pare una vera e propria vendetta personale a danno non solo dei diretti interessati, ma dell’intera comunità fidentina, che si è addirittura mobilitata manifestando chiaramente il proprio dissenso, chiedendo spiegazioni ad esempio, del cambio di gestione del Punto Giovane. Cambio di gestione attuata senza nessuna idea alternativa di miglioramento del servizio: visto che l’operatore specializzato ed esperto è stato sostituito nemmeno da un dipendente del Comune (come asserito dall’assessore Aiello) ma bensì da tre dipendenti a rotazione, presi e catapultati dalle loro mansioni amministrative a quello di front office informativo in un settore delicato come quello dei giovani.
Un’amministrazione pubblica per essere efficiente nel proprio operare quotidiano deve poter contare su stabilità interna e correttezza da parte della politica, cosa che invece non succede a Fidenza. Se Cantini non lo ha ancora capito glielo proviamo a rispiegare ancora con un modo di dire che a lui è tanto caro: il problema è nel manico. La sicurezza e la forza di un’amministrazione, si manifesta attraverso una politica di gestione del personale volta a valorizzare ed ottimizzare le risorse umane, e non a perpetrare un continuo processo di umiliazione fine a se stesso. In questi anni, questa scellerata gestione, non ha fatto altro che impoverire i servizi offerti al cittadino creando confusione e disagi. Ricordiamo al nostro Sindaco che dare continuità e garantire un alto livello qualitativo dei servizi al cittadino è il principio fondamentale che ogni amministrazione degna di questo nome dovrebbe perseguire. Che dire, il mandato Cantini passerà certamente alla storia per aver raggiunto altissimi livelli in termini di strategie epurative applicate ad assessori, consiglieri e dipendenti: dei veri professionisti nel genere! È ormai evidente l’incapacità di questo sindaco nel guidare la città. Rinchiuso, metaforicamente, all’ultimo piano dell’Albergo Pinguino nella zona delle Farfallette, gioca a scacchi, anziché provare a fare finalmente qualche cosa a favore della collettività.
Partito Democratico di Fidenza
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