set 212009
 

“Più code, più ritardi e più pericoli per tutti”.
Questo poteva essere lo slogan elettorale della coalizione di centro-destra che amministra ora Fidenza, anziché: “rotonde: complicate; traffico: in coda” e “modificare il Piano Urbano del Traffico per rendere più scorrevole la viabilità”, come leggevamo sui manifesti in campagna elettorale. In cento giorni l’unica decisione in proprio dei nostri amministratori è stata questa: aumentare la disponibilità di stalli per la sosta delle auto su entrambi i lati di via Gramsci, strada su cui insiste la più frequentata scuola di Fidenza, la Media Zani. Il risultato è stato di scontentare tutti i cittadini rendendo la via una temibile giungla d’asfalto con code interminabili, ritardi incalcolabili per i genitori che si recano poi al lavoro oltre che per i bambini in aula, e soprattutto seri pericoli per ciclisti e pedoni.
Un grande risultato, ottenuto col minimo sforzo: e la prima pagina è stata voltata!
Nessuna nostalgia del passato da parte nostra, peccato che per quei  pochi posti auto in più, di certo non decisivi, i cittadini abbiano perso quella sicurezza che finora era sempre stata garantita.
Ora tutte le mattine dall’inizio delle scuole, non si contano le code chilometriche, che partono dalla Zani e arrivano fino alla rotonda dell’Avis sulla via Emilia e in via Caduti di Cefalonia, e gli ingorghi inestricabili. Dulcis in fundo si è messa a repentaglio la sicurezza di chi  percorre via Gramsci in bicicletta o la attraversa. Non era meglio creare una semplice pista ciclopedonale favorendo una mobilità leggera e sostenibile? Constatiamo con rammarico che per la nuova giunta comunale tutto ciò che è privo di motore è considerato marginale, vedi anche il diniego opposto alla richiesta del PD di istituire nel cimitero una pista ciclabile, adducendo che il regolamento non la prevede. Summa lex, summa iniuria.

Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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