nov 292011
 
ici

Dopo la verifica delle superfici per gli adeguamenti della Tarsu, l’amministrazione ora vuole vessare i cittadini con gli accertamenti sull’Ici. Non discuto il fatto che la lotta all’evasione sia importante ed è giusto fare tutto il possibile per contrastarla anche a livello locale, ma contesto il metodo che viene usato. C’è, infatti, la possibilità prevista dalla legge, da parte delle amministrazioni locali di fare controlli in modo incrociato, tramite l’ufficio entrate ed altri enti,  verificando,  l’uso delle utenze per constatare se esistono casi di elusione dell’ici.
Se si constata che, rispetto agli anni precedenti, i consumi sono calati, un’amministrazione può decidere che l’abitazione in questione è diventata una seconda casa e inviare cartelle esattoriali retroattive per l’Ici non pagato. Alcuni fidentini mi hanno segnalato situazioni di questo tipo e mi chiedo perchè, una volta riscontrate certe problematiche, l’amministrazione non abbia invitato il cittadino a chiarire. Ora questi cittadini, per rendere chiara la loro posizione dovranno fare ricorso e iniziare una lunga trafila burocratica con costi notevoli a loro carico.
Il metodo usato è ingiusto e iniquo nei riguardi dei cittadini onesti: ci sono tanti modi per contrastare l’evasione e questo non è sicuramente il migliore. Per verificare se un’abitazione è una seconda casa si potevano fare dei controlli tramite la Polizia municipale, come avviene di solito per rilasciare l’abitabilità. I cittadini sono stanchi di essere tartassati da un’amministrazione che, non sapendo dove trovare i soldi, vuole far cassa mettendo le mani nelle  loro tasche.
La lotta all’evasione non c’entra: il problema è la mancanza di uno straccio di progetto per la città.
Questa amministrazione conosce solo due metodi per fare cassa: vendere gli immobili comunali e mettere le mani in tasca dei cittadini. E il vicesindaco e assessore al bilancio, in questo modo, ha scoperto uno dei metodi più sicuri per un’amministrazione senza idee per il futuro, che pensa solo a trovare un modo per chiudere i bilanci senza far fallire il Comune.
A causa dei tagli agli enti locali dell’ex governo Berlusconi, l’amministrazione comunale deve recuperare risorse. Così, senza neanche troppa fantasia, si è rivolta alle tasche dei cittadini di Fidenza, peraltro usando metodi discutibili.
Questa spedizione punitiva è, quindi, il frutto di un precisa scelta politica dell’assessore al Bilancio Tanzi. A nessuno, poi, è dato sapere quale sia il programma di tali operazioni, dato che non è stato reso pubblico. Forse a Tanzi basterebbe ammettere che questa operazione è stata portata avanti per fare cassa, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini.

Il Consigliere Comunale
Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

FacebookTwitterGoogle+Condividi
 Posted by at 13:32

 Leave a Reply

(richiesto)

(richiesta)