nov 152010
 
gorbacev

Chi si ricorda di Gorbačëv?
Prendiamola alla larga, due Senatori Pd, Della Seta e Ferrante, nel loro comunicato stampa del 10 Novembre 2010, hanno scritto:
“Il Veneto paga il prezzo di essere stato negli ultimi decenni il teatro principale di uno sviluppo urbanistico e degli insediamenti produttivi formalmente legale, ma che ha disseminato di capannoni e altri manufatti le aree golenali di fiumi e torrenti.
Oggi, alla doverosa richiesta di solidarietà e agli innegabili aiuti dello Stato, sarebbe bene che si accompagnasse una riflessione autocritica degli amministratori locali che dello scempio del territorio sono stati, nel migliore dei casi, spettatori silenziosi”.
Pane al pane, vino al vino; i problemi relativi al degrado ed al dissesto del territorio e delle città sono diretta conseguenza dell’operato degli amministratori che hanno gestito la cosa pubblica negli ultimi decenni. 
La cosa non ci riguarda?
Non direi proprio, anzi! La risposta a tutto ciò appare semplice ed immediata: per porre rimedio ai guasti urbanistici e territoriali arrecati è necessario, soprattutto per un partito riformatore che ha gestito per decenni il territorio, un grande sforzo di rinnovamento politico.
Michail Gorbačëv, ( chi si ricorda di lui?), par l’appunto, parlò di: Glasnost (“trasparenza”), e Perestrojka (“ristrutturazione”).

Parole chiave, ancora attuali per Fidenza, la città del “quasi“:
- della via Emilia lasciata “quasi“ delle stesse dimensioni e non ristretta per costruire nuovi palazzi;
- dei quartieri artigianali ed abitativi ”quasi” completi
- della viabilità ”quasi” perfetta;
- dell’ex forno e palazzo Arzaghi ”quasi” al centro dell’azione politica e culturale della città;
- dei nuovi terragli con il piazzale antistante la stazione “quasi” terminato;
- del rinnovamento politco ”quasi” terminato.

E’ vero, dobbiamo arrenderci all’evidenza, non siamo quel che vorremmo essere.
Poi per non cambiare, cosa per converso cercò di fare Gorbačëv,  la trasparenza da noi ha a che fare con l’obliquità di un pensiero politico scaltro ma ignorante (melma mediatica) e la ristrutturazione, rischia di diventare ”de-strutturazione”.
Lo scenario, col quale ci rapportiamo, va rapidamente mutando e gli obiettivi non sono affatto definiti e scontati. Non è adottando l’andatura del gambero od il comportamento dello struzzo, che si riuscirà a relazionarci pro-attivamente con i cambiamenti della società.
L’agire quotidiano stesso e la cosiddetta ”testimonianza”, devono essere coerenti con la trasparenza e ristrutturazione del partito, altrimenti potremmo vedere lo svolgersi di un film già visto.
L’Urss è diventata Russia ed a Gorbačëv, è subentrato l’amico Putin.

Il Pcus ed il PDL semplicemente non esistono più, perché non avevano nel loro DNA i concetti culturali di: democrazia, trasparenza e partecipazione.
Nessun partito od associazione volontaria che sia può esistere senza questi tre pilastri.
Ancora oggi, Gorbačëv, lo si ricorda per il cambiamento epocale apportato, la nomenclatura, però, ha vinto e la Russia non è proprio un fulgido esempio di vivere partecipato.

Francesco Ricco
fricco@pdfidenza.it

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 Posted by at 19:40

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