gen 312014
 
europa

Egregio signor sindaco l’articolo presentato mercoledì 22 gennaio, in merito all’argomento dei finanziamenti per la bonifica Ex Cip-Carbochimica racchiude una locuzione che ha attirato la mia attenzione e non può dispensarmi da una dovuta affermazione.

La sua dichiarazione: “sulla centrale di riscaldamento a legna cippata del Quartiere Europa stendiamo un velo pietoso” mi sconcerta perché ritengo che sia un tema sul quale i veli debbano essere scoperti. Il Quartiere Europa, purtroppo, è travolto da molteplici problemi, per ognuno dei quali occorrerebbe scrivere pagine, pertanto mi limito a trattare del problema del teleriscaldamento.

La centrale di riscaldamento a legna cippata rappresentava e rappresenta ancora un’ottima soluzione tanto che, nel territorio nazionale e provinciale abbiamo esempi di tante realtà funzionanti (ad esempio l’ospedale di Borgotaro) e altre in corso di realizzazione. Sicuramente rappresenta un tipo di impianto in linea con le politiche di sviluppo sostenibile e di utilizzo di energia da fonti rinnovabili dettate dalla normativa internazionale e da quella italiana, certamente rappresenta un modo per produrre energia a basso costo.

Nell’anno 2013 lo stato ha attivato un conto termico che comprende un finanziamento per chi installa impianti alimentati a biomasse, anche questo conferma la validità del progetto iniziale. Dal suo insediamento, è stato bocciato il progetto a legna cippata, ma non si è riusciti a proporre nulla per servire adeguatamente il quartiere. In 5 anni si poteva fare molto di più!

Il progetto del Quartiere Europa e le caratteristiche delle opere di urbanizzazione, quali l’impianto di teleriscaldamento, rappresentavano un progetto ambizioso per il quale l’amministrazione comunale non ha fatto e non sta facendo gli sforzi necessari per portarlo a regime. Gli edifici costruiti sono dotati di diagnosi energetica per la quale il consumo e il fabbisogno di calore è ridotto rispetto ad altre abitazioni, tuttavia il consumo degli impianti e i costi a carico degli utenti finali non sono così bassi come dovrebbero. I problemi riscontrati e le risoluzioni opportune appaiono a tutti percorribili ciononostante il quartiere si trova nella stessa situazione da anni. Il dubbio è che non si siano volute trovare soluzioni più per un ragionamento politico che tecnico. E così non va bene. In ogni caso sono disponibile ad un confronto, dati alla mano, davanti agli abitanti del quartiere in modo da chiarire una volta per tutte motivazioni delle scelte, difficoltà e soluzioni possibili.

FacebookTwitterGoogle+Condividi
 Posted by at 10:11

 Leave a Reply

(richiesto)

(richiesta)