ago 092016
 
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“La scelta è stata molto semplice: dire sì o dire no ad un investimento essenziale, utile a completare il quartiere Gigliati e a ordinare lo sviluppo di Fidenza nell’area Sud. Un investimento che non lascia indietro nessuno: difende i negozianti della sede attuale, difende l’ambiente, difende la buona mobilità ciclopedonale. Credo che non sia scritta nel manuale del buon Sindaco l’opzione di dare un calcio a 25 milioni di euro di investimenti, di rifiutare un incremento occupazionale. Nel mio, di manuali, leggo l’impegno a conquistare ogni singolo euro pubblico e privato che possa far crescere Fidenza. Le tantissime pratiche che stiamo gestendo a sostegno delle imprese sono lì a dimostrare quanto Fidenza abbia ripreso a correre”

Così il Sindaco Andrea Massari commenta la delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì scorso, nel corso di una conferenza stampa congiunta con l’assessore all’Urbanistica, Giancarlo Castellani in cui è stato presentato un dettagliato fact-checking sull’intera operazione del trasferimento della Coop ai Gigliati. Proprio Castellani pone l’accento su un altro elemento importante: “La Giunta poteva benissimo votare la delibera e andare avanti. Invece, abbiamo voluto che tutto il Consiglio avesse un’occasione di confronto vero sul tema e altri ce ne saranno nei prossimi mesi – spiega l’assessore –. Con la delibera di lunedì scorso abbiamo portato a compimento un comparto che era rimasto in sospeso, votando una proposta conforme al Piano regolatore vigente e al Piano urbanistico adottato da chi è venuto prima di noi. Elemento che da solo risponde a chi oggi ha assunto un atteggiamento strumentale su questa vicenda”.

#Fatto1: oltre 2 milioni di euro per i fidentini
I soggetti attuatori hanno fino ad ora pagato e realizzato la riqualificazione di via Gramsci da via Malpeli all’incrocio con via Dei Mille (868.000 euro), opere di urbanizzazione di suolo e sopra suolo per 2.234.532,50 euro, ha investito 770.000 euro per la realizzazione del super parcheggio di via Marconi, ha ceduto gratuitamente 121.084 mq di aree per opere di urbanizzazione, realizzato almeno 75 alloggi di edilizia residenziale convenzionata, portato a termine gli interventi di sicurezza idraulica sul Rovacchia e il tombinamento del Rio “La Bionda”. L’accordo aggiornato tra il Comune e Panama Blu (la società controllata da Coop che realizza l’intervento ai Gigliati), votato lunedì, prevede inoltre: il grande parco urbano di via Kennedy da 70.000 mq con ponte sul Rovacchia e integrazione al circuito ciclo pedonale urbano, 250.000 euro per il completamento della tangenziale sud, 100.000 euro per la promozione delle attività commerciali del centro storico, 192.500 euro per il restauro dello scalone monumentale delle Orsoline, 115.000 euro per la riqualificazione dell’area archeologica nei pressi della Cattedrale.
Totale: 2.180.500 euro a beneficio diretto dei fidentini, senza contare 2,2 milioni di opere di urbanizzazione.

#Fatto2: nessun consumo di suolo
Parliamo di un’operazione in corso di attuazione, perché c’è un privato che ha acquisito il diritto ad edificare avendo eseguito le opere previste. A parte il fatto che Coop ha ridotto la superficie richiesta da 35.000 mq a 11.000 mq, il terreno è classificato da 20 anni (era nel Piano regolatore del 1996), è stato collocato nella zona del centro urbano grazie ad una precisa mozione di Forza Italia (votata all’unanimità nel 2007). Non è quindi la cementificazione di un’area vergine, su cui fino ad oggi non si era discusso. Ovviamente, approvando il Psc (il nuovo piano urbanistico) il Comune valuterà con grande attenzione le aree in cui latita un forte interesse pubblico o in cui i privati volessero chiedere un passo indietro. Questo perché il principio del consumo di suolo a saldo zero resta un caposaldo delle politiche urbanistiche dell’Amministrazione.

#Fatto3: nessuna speculazione sulla vecchia sede Coop
Il Comune detiene parte di quell’area (parcheggi e verde) e il Comune con la delibera di lunedì e con l’accordo sottoscritto ha aperto un percorso di riuso e riqualificazione, che coinvolgerà anche i proprietari dei singoli negozi.

#Fatto4: cambia in meglio la vita dei cittadini dei Gigliati.
L’investimento di Coop consente di collegare in modo nuovo tutta l’area di Coduro (via Kennedy, via Faraboli e tutti gli insediamenti oltre il Rovacchia, fino al centro storico). Come? All’interno del grande parco da 70.000 mq verrà realizzato il ponte ciclopedonale sul Rovacchia, connesso alla rete urbana. E si completa il sistema dei Giardini pubblici disegnati a Sud della Città.

#Fatto5: un iter trasparente
L’Amministrazione Massari ha portato avanti nella massima trasparenza la proposta depositata sul tavolo, prima discutendone in campagna elettorale con i cittadini, poi incontrandoli subito dopo il voto direttamente nel quartiere e poi realizzando il suo programma: a giugno 2014 viene depositata domanda di variante per la modifica del piano particolareggiato del 2005, lo si pubblica all’inizio del 2015, nella primavera dello stesso anno il progetto è on line sul sito del Comune con gli esiti della conferenza dei servizi e non arriva una osservazione che una. Il 24 settembre la Giunta delibera sulla conclusione della fase di studio sull’impatto ambientale. Da quel momento con Panama Blu si apre per 10 mesi il confronto per aggiornare l’accordo di tutti gli adempimenti posti in capo a Coop.

#Fatto6: coinvolti i negozianti della vecchia sede Coop
Aperto il confronto con Panama Blu per l’aggiornamento dell’accordo, ci sono stati incontri con i rappresentanti dei galleristi attivi nel centro commerciale esistente di via Giavazzoli, poi tradotte nell’accordo con Panama Blu. Lì si prevede il diritto di prelazione per i galleristi (con prezzi di acquisto dei nuovi spazi ridotti al solo costo di realizzazione) e di permuta per gli esercenti che si vorranno trasferire nella nuova sede ai Gigliati. Nello stesso accordo Coop si vincola al sostegno del commercio in centro storico. Aspettando il trasferimento, Coop promuoverà nella sede attuale interventi di restyling e manutenzione, per mantenere la sua attrattività.

#Fatto 7: la nuova Coop sostiene il commercio in centro storico
Occorrono due dati, premette l’assessore al Commercio Fabio Bonatti: “1) Coop investirà 100.000 euro per promuovere le attività del Centro commerciale naturale 2) Coop si è impegnata a sostenere la rete degli esercenti del Centro storico con azioni di promozione integrata delle offerte commerciali”.
Ciò detto, la vera guerra del commercio si poteva scatenare ampliando le superfici di vendita del settore non alimentare. “Bene: erano 2.300 mq nel vecchio spazio, saranno 2.500 nel nuovo complesso ai Gigliati, con priorità per il trasferimento dei 2.300 mq presenti in via Giavazzoli – prosegue Bonatti –. E sul segmento della licenza alimentare, Coop bussa ad una clientela che non viene sottratta a chi già oggi si rivolge alle attività del centro. Infine, bisogna sempre ricordare che la nuova Coop non andrà nella zona del casello autostradale, ma sarà a soli 1.700 metri da Piazza Garibaldi, con l’intenzione di portare clienti pescati in un’area che va da Parma a Piacenza. Significa che avremo non meno ma più possibilità di far fluire gente in centro storico e più strumenti per tutelare i consumatori, perché in genere gli Ipermercati attuano politiche di prezzo più favorevoli e provocano un atteggiamento di imitazione delle altre reti. La concorrenza che ci sarà, quindi, non sarà tra Coop e centro storico ma all’interno delle strutture della Grande distribuzione organizzata”.

#Fatto8: un progetto moderno contro la crisi
Si è detto che il trasferimento Coop ai Gigliati va rivisto in funzione del perdurare della crisi. Vero. Così come è vero il fatto che la delibera votata lunedì scorso parla di un progetto aggiornato, che ha ridotto di ⅓ la sua dimensione (da 35.000 mq a 11.000 mq).

#Fatto9: sostenere più occupazione, sostenere buona occupazione
La nuova Coop dovrà raddoppiare la sua forza lavoro. Il Comune farà di tutto per sensibilizzare Coop ad una forte attenzione verso le situazioni più significative del territorio e, comunque, Coop ha messo nero su bianco che si rivolgerà al Centro per l’Impiego di Fidenza per assumere la manodopera nelle strutture commerciali, produttive e di servizio del nuovo insediamento, applicando correttamente i contratti di lavoro nazionali e territoriali, oltre alla formazione permanente per l’aggiornamento professionale, affidata in via prioritaria alle realtà fidentine.

#Fatto10: tutti hanno sostenuto il trasferimento Coop.
Due Sindaci (Giuseppe Cerri e Mario Cantini) e due Giunte prima di quella in carica hanno sostenuto il progetto di completamento del quartiere Gigliati. Chiaro il pensiero di Cerri, chiarissimo quello di Cantini, che il 30 luglio 2012 scriveva: “Grandi sfide ci attendono: il nuovo Psc, la definizione del Foro Boario e della nuova scuola Solari, il piano di completamento del quartiere Gigliati …)”.

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mar 032015
 
FRANCE-ECONOMY-FINANCE-CRISIS-EUROS-HOLYDAYS-FEATURE
Il gruppo del Partito Democratico di Fidenza, maggioranza in Consiglio Comunale, ha presentato una mozione per chiedere la rinuncia ai compensi spettanti ai consiglieri per tutte le sedute del parlamentino non deliberative o comunque definite straordinarie.
“Siamo stati eletti per portare dentro le aule del Comune passione civile e democratica. Per questo auspichiamo che sempre più spesso il Consiglio possa trovarsi per discutere di temi che vanno oltre l’immediato quotidiano su fatti, ricorrenze e situazioni che con il confronto generano comunità – spiegano i consiglieri dem -. Lo abbiamo fatto per stigmatizzare le violenze di genere contro le donne, per ricordare la Shoa e il dramma delle foibe e dell’esodo dalmata. Presto il Consiglio si riunirà per celebrare il nostro dialetto. Appuntamenti importanti che hanno reso il Consiglio un’Istituzione che va oltre il normale lavoro amministrativo e si occupa di situazioni che toccano la nostra comunità e sulle quali Fidenza discute, in piazza, nelle scuole, nelle associazioni,sulla rete, ecc.
Proprio per questo, sentiamo la necessità di dare un messaggio importante ai cittadini, dimostrando loro che il Consiglio che hanno eletto non si riunisce per accumulare gettoni di presenza, ma perché mosso da spirito civico e di servizio, proprio come una delle tantissime associazioni che sono protagoniste dell’impegno civile a Fidenza.
E lo facciamo rinunciando ad un gettone che non è irrilevante per le casse comunali, pesando 20,39 euro lordi per ogni consigliere, per cui una seduta di Consiglio costa ai contribuenti 305,85 euro. Un costo che moltiplicato per tutta l’attività programmabile in un anno assume una certa dimensione.
Se con la nostra mozione, che speriamo possa sancire un principio condiviso nella forma più larga possibile in Consiglio, eliminiamo il gettone di presenza, con la stessa chiarezza abbiamo chiesto agli uffici competenti anche di verificare la fattibilità di cancellare anche gli oneri per i permessi retribuiti rimborsati dal Comune ai datori di lavoro privati dei consiglieri”.
mar 032015
 
albergo fidenza

di Franco Amigoni

La gente forse non si è resa ancora conto del tutto del rischio enorme che abbiamo corso a maggio 2014. Se avesse vinto Gabriele Rigoni, e fosse diventato sindaco si sarebbe trovato per esempio nella scomodissima posizione di dire di no ad un albergo (quello ormai famoso dietro il Dea Luna) perchè non gli piaceva. Motivazione ineccepibile, direi …

Qualche giorno fa il Dottor Rigoni Gabriele, sempre pronto a perdere il suo tempo prezioso sulla fuffa, ha postato il seguente messaggio: “‪#‎Fidenza‬ riparte dabon…venerdì il consiglio comunale ha autorizzato un hotel 3 stelle posizionato nella zona artigianale dietro il Dea Luna giudizio estetico personale…ecco direi che non potrà essere candidato ad essere patrimonio dell UNESCO. In variante al vecchio prg e prima di autorizzare il nuovo psc. La fondamentale giustificazione addotta dai colleghi pd in maggioranza è che la possibilità di farlo era già prevista dal prg vecchio e resterebbe anche nel nuovo psc e che non si può frenare lo sviluppo economico… (3/4 posti di lavoro 4, forse, meno quelli che perdono gli alberghi in centro però. .). Che ne pensano gli amici albergatori e gli amanti delle belle cose? Vedete voi una strategia ben studiata, un disegno che io non vedo, sotto a queste varianti edilizie? Se non si possono fare scelte politiche strategiche di indirizzo sui piani presentati dai tecnici perché ci si fa votare per andare in consiglio comunale?”. Rigoni ha poi sentito il dovere etico sinfonico di aggiungere: “ma vorrei che in molti sapessero che cosa viene autorizzato e quale sia la capacità strategica di questi amministratori…guardatevi il consiglio…è illuminante dovrebbero trasmetterlo nelle scuole…”

Mi duole perdere il mio tempo molto meno prezioso del suo, ma mi tocca, perchè alcune precisazioni sono doverose, per facilitare Gabriele Rigoni a parlare di fatti, ogni tanto, e non solo di fuffa:

1. La previsione di comparto tecnico distributivo era già contenuta nel PRG del 1995, ed è stata riconfermata nel Piano Strutturale di Cantini.
2. già nel 2012, in vigenza del PRG 1995, poichè la previsione di comparto tecnico distributivo era generica e non specifica per il comparto alberghiero, e poichè mancavano 87 metri quadrati su 914 di superficie lorda ammissibile, la società ha richiesto come da normativa la convocazione di una Conferenza di Servizi per valutare comunque la compatibilità dell’insediamento in relazione agli aspetti igienico sanitari ed ambientali della zona. Dopo alcuni approfondimenti, il 10 dicembre 2013 la Conferenza di Servizi ha esaminato le integrazioni richieste alla società, non ha rilevato motivi ostativi alla realizzazione dell’intervento.
3 La richiesta di modifica delle norme tecniche del Piano regolatore 1995 per poter specificare “comparto ricettivo alberghiero” e per poter aggiungere 87 metri e giungere ai 914 necessari è stata depositata tra il 9 luglio 2014 ed il 7 settembre 2014. Durante questo periodo di deposito e possibile spazio per osservazioni pubbliche, nessuna osservazione è arrivata al Comune, nè da semplici cittadini nè tantomeno dal Signor Rigoni.
4. Qualora, dopo tutti questi passaggi regolari e normativamente corretti, il Consiglio avesse bocciato e rifiutato il progetto, avrebbe prestato il fianco ad ogni genere di ricorso e richiesta di rimborso, cosa che avrebbe determinato molto probabilmente una spesa non prevista sia di carattere legale che per avere impedito senza motivo ad un privato lo svolgimento della sua attività
5. i motivi ostativi non possono essere, come qualcuno sembra credere dalla lettura degli interventi, di carattere legato alla struttura economica e alla distorsione della concorrenza. Siamo in un paese libero. Se uno vuole aprire un Albergo, e sussistono tutte le condizioni urbanistiche, igienico sanitarie e ambientali, deve poterlo fare senza aggravi burocratici. Si chiama appunto libera concorrenza, e democrazia. Non si può dire, insomma, “non ti lascio aprire un albergo a fidenza perchè a mio avviso ce ne sono già troppi a salso. Non è questo il compito della pubblica amministrazione, a meno di trovarsi in Bulgaria negli anni 70. 6. il fatto che il progetto sia “bello” o “brutto”, poi, è talmente personale e soggettivo che non entro nel merito.

gen 272015
 
consigliodivittorio

[La frase non è nostra, ma del fondatore di Twitter Jack Dorsey, che una qualche opinione allarmata sulla deriva dell’immediatezza dei social network può autorevolmente esprimerla.]

Mercoledì 21 c’è stato il Consiglio Comunale straordinario sul fallimento della Coop DiVittorio. Il Partito Democratico ha sostenuto una posizione molto netta che proviamo a riassumere nonostante molti di voi abbiano magari già visto l’intero Consiglio in streaming (se no qui trovate i video) o comunque ne abbiano letto in millemila posti.

Abbiamo presentato un Ordine del Giorno (lo scaricate a questo link) che chiedeva alla minoranza di unirsi in una dichiarazione d’intenti capace di coordinare gli sforzi per il futuro dei soci e dei coinvolti nel fallimento. Inutilmente, perchè all’opposizione – che ha vissuto il Consiglio come una straordinaria opportunità per coprirci di fango – non interessava altro che rivendicare vicinanza e collateralismi del passato. L’ordine del giorno è stato approvato.

Negli interventi abbiamo preso tre definite posizioni, tutte molto legate alla sostanza del problema, che è gravissimo, molto tecnico e non certo relegabile al breve periodo di un comunicato stampa e non meriterebbe questo snervante teatrino:

- la cooperazione di abitazione ha una storia nobilissima e quando ci “accusano” di esserne stati fiancheggiatori noi rispondiamo che l’abbiamo fatto con orgoglio e che lo rifaremmo. E’ stato un movimento sociale e politico che ha gestito in moltissime regioni e positivamente il problema della casa per le fasce deboli di questo paese e lo ha fatto dando loro la dignità dei soci. Vale lo stesso per la cooperazione e i suoi strumenti che ogni giorno, in uno stillicidio veramente nauseante subiscono attacchi ignoranti (non sanno di cosa parlano, non l’hanno mai frequentata) da parte dei principali esponenti dell’opposizione cittadina. Chi sarà chiamato a rispondere di eventuali atteggiamenti legati a quel che dice la sentenza ne risponderà anche di fronte a questa storia. Noi faremo tutto il possibile perchè chi ha sbagliato paghi il suo, senza cercare capri espiatori o imbastire tribunali paralleli, ne tantomeno intervenendo nel lavoro della magistratura [ne ha parlato soprattutto Marco nel pezzo che potete scaricare cliccando qui]

 - il partito (e quindi l’amministrazione che ne è espressione) ha provato in tutti i modi a dare un contributo affinchè le due emergenze più gravi – il diritto alla casa e il risparmio dei soci prestatori – fossero messe in sicurezza. Sul primo abbiamo avuto ottime e positive risposte grazie al lavoro dei Sindaci (e della Legge che li sostiene), mentre sul secondo lavoreremo con tutte le nostre forze, lo abbiamo scritto pure sulla stampa. Non esiste alcuna maggiore vicinanza degli assegnatari della indivisa rispetto ai prestatori. [l’intervento di Davide Rastelli lo trovate cliccando qui]

- continuare ad insultare chiunque provi a dare un contributo come membro del centrosinistra in maggioranza a Fidenza è sbagliato e inutile. Sbagliato perchè vale per il dibattito pubblico quel che nella teoria sociale viene definita “teoria della finestra rotta” per cui un singolo – magari non espertissimo di leggi e codici – che vede che i principali esponenti dell’opposizione politica cittadina insultano quotidianamente il segretario del Pd o il consigliere delegato alla tal cosa, si sentirà in potere di fare altrettanto e con tutti quelli che faranno lo stesso avremo un imbarbarimento del dialogo politico che nuocerà a tutti e che offenderà Fidenza e i fidentini.  Inutile perchè in Consiglio abbiamo la maggioranza e questa è una cosa che la minoranza dovrebbe prima o poi accettare, perchè presentare OdG alternativi che sfiduciano il Sindaco “senza se e senza ma” non è una buona via per la collaborazione [l’intervento di Franco Amigoni sul tema è scaricabile qui].

Sono tempi bui: il complottismo da sbarco, il gossip morboso, la malafede, la superficialità e, nel migliore dei casi, il nichilismo, sono segnali della disperazione che ne deriva. Forse bisognerebbe provare a migliorare il clima anzichè giocare a peggiorarlo.

dic 012014
 
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E’ stato uno dei momenti più intensi degli ultimi Consigli Comunali. Quando la consigliera comunale Angela Amoruso, già candidata alla carica di Sindaco di Fidenza ha letto una (e)mozione del Movimento 5 Stelle che chiedeva l’introduzione di una rievocazione storica a Fidenza riguardante San Donnino a partire dal 2015.

Nel presentarla (è tutto qui, cliccate e leggete) si è sentita libera di riscrivere la storia di Fidenza e quando la consigliera Alessandra Narseti glielo ha sommessamente fatto notare ha risposto – fiera come una petizione online – che: “la storia come la insegnano non è detto che sia la verità, perchè noi abbiamo confrontato diversi e noti blog, wikipedia, per cui sinceramente ci sarebbero da fare dei controlli per vedere quale sia la vera storia.” (il video del consiglio è qui, a 1h e 4minuti)

E quindi sappiate che quel che sapevate non era vero. Costantino non morì nel 337, perchè nel V secolo distrusse Fidentiola, Fidenza nel 923 non esisteva e fu ricostruita solo nel 1923 e il corpo di san Donnino venne ritrovato da Carlo Magno, quasi 500 anni dopo la data che noi leggiamo nei libri di storia, non dai fedeli pochi decenni dopo. E sappiate che Donnino noi in verità non sappiamo cosa faceva veramente alla corte di Massimiano e che quando vi dicono che faceva il cubiculario è perchè in quel momento passava una scia chimica…

ott 072014
 
Alberto_Manzi_-_Non_è_mai_troppo_tardi

Un Consiglio Comunale che può durare 2 ore e invece ne è dura 5 mostra tutti i limiti di un sistema di governo locale sostanzialmente da ripensare. I criteri di efficacia ed efficienza che regolano le vite fuori dal Comune devono necessariamente avere un valore anche dentro perchè chi vi siede deve poter anche solo lontanamente rispondere alle reali esigenze dei cittadini.

Tra le tante perle ne segnaliamo alcune che vanno oltre la caricatura;
Si perchè ci sono affermazioni che si possono fare e altre che proprio non si possono fare, specie se si è eletti in un Consiglio Comunale di una Repubblica che nasce dalle ceneri di un periodo come quello del ventennio. Un consigliere comunale non può affermare, tra il serio ed il faceto, che una Legge “è buona perchè è stata approvata sotto il duce”. Non può. Se lo pensa è un problema suo e dei suoi elettori – che prima o poi lo capiranno che il fascismo non ha avuto nessuna conseguenza positiva sulla società italiana – ma se lo dice in pubblico è un problema delle istituzioni che quel periodo hanno combattuto.

Così come non si può affermare in pubblico – a sostegno della richiesta di cittadinanza onoraria (!!!) a favore dei due Marò implicati nella crisi dell’Enrika Lexie del 2014 – che “purtroppo sono capitate che delle persone sono morte”. O affermare che i militari erano li per adempiere ad una “consegna ufficiale” quando invece stavano difendendo i beni e gli interessi di un cargo privato con attrezzatura militare italiana, secondo una disposizione geniale del già ministro La Russa, che l’Italia condivide con colossi della democrazia come Panama Liberia e Isole Marshall.

Qualcuno deve pur prendersi la briga di sottolineare che il ruolo che si esercita in Consiglio Comunale non è stato affidato a quelle 16 persone perchè ci si divertissero, ma perchè rappresentassero tutti i cittadini e perchè lo facessero impegnandosi al massimo sia nello studio (anche della lingua italiana, che è un patrimonio come la bandiera, sino a prova contraria, perchè serve per farsi capire da tutti) che nella partecipazione ad un processo. E non ha senso, non lo farebbe nessuno fuori da quell’Aula, che si spendano 5 ore di una sera per giocare a rimpiattino su argomenti che non si conoscono (perchè ad un certo punto tocca alla maggioranza sottolineare che fra Severino si chiamava Riccardo o che in Italia esiste una Legge che “vieta” di intitolare vie a persone decedute da meno di 10 anni) o dei quali si crede di avere un’affinità solo strumentale, di propaganda.

Perchè altrimenti è come dire: cari cittadini, noi non siamo in grado di pensare al futuro dei nostri figli e nipoti, al lavoro, alla sfida che il mondo ci lancia, ma quanto a toponomastica non ci batte nessuno.

mag 292014
 

Con il Ballottaggio dell’8 giugno puoi decidere il nuovo Sindaco di Fidenza. A questo giro è molto più facile, nessuna preferenza doppia o voto disgiunto, solo una X sul tuo candidato sindaco.

Amministrative Fidenza. Come votare al ballottaggio dell'8 giugno

Quando si vota?

Si vota Domenica 8 giugno dalle 7.00 alle ore 23.00. Per scoprire in quale seggio voti basta consultare la Tessera elettorale.

Chi può votare alle Elezioni Amministrative di Fidenza

Al Ballottaggio dell’8 giugno possono votare tutti i residenti nel Comune di Fidenza che hanno compiuto 18 anni entro il 25 maggio 2014.

IMPORTANTE: al Ballottaggio può votare anche chi non ha votato alle elezioni amministrative del 25 maggio.

Scheda ballottaggio Fidenza

Che documenti mi servono?

Per votare è necessario essere muniti di regolare documento di identità e della Tessera elettorale. Se non possiedi la tessera o l’hai smarrita puoi richiederla al Punto Amico del Comune di Fidenza 0524.517237-238-239.

Come si vota al Ballottaggio dell’8 giugno

Al Ballottaggio dell’8 giugno puoi esprimere il tuo voto per uno dei due candidati sindaco di Fidenza: Andrea Massari o Francesca Gambarini.

IMPORTANTE al ballottaggio NON si esprimono preferenze per il consiglio comunale, si vota esclusivamente per decidere il nuovo sindaco di Fidenza.

 

 

 Posted by at 10:08
mag 212014
 
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Qui sotto trovi le idee guida del Programma Elettorale del PD Fidenza per le elezioni amministrative del 25 maggio 2014. Sono un estratto delle proposte nate nei nostri gruppi di lavoro sulla “buona politica”. Un impegno durato circa sei mesi.

mag 142014
 
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Vota Antonia, vota Antonio, campagna Pd per il voto di genere elezioni amministrative 2014.Alle Elezioni Amministrative di Fidenza del 25 maggio 2014 si possono esprimere due voti di preferenza per il Consiglio Comunale, uno per una donna e uno per un uomo. Il voto si esprime scrivendo nome e cognome nella riga accanto al simbolo della lista.

IMPORTANTE se le due preferenze riguardano due candidati dello stesso sesso, la seconda verrà ritenuta non valida. Con la doppia preferenza hai un’opportunità in più. Usala!

Campagna promossa dalla Conferenza delle Donne del Partito Democratico (committente responsabile Massimo Gnudi) www.pder.it

mag 132014
 
fidenza comune

Elezioni Amministrative Fidenza come si votaDomenica 25 maggio si vota per eleggere il nuovo Sindaco di Fidenza e il nuovo Consiglio Comunale alle Elezioni Amministrative 2014. Ecco come votare alle elezioni Amministrative di Fidenza.

Quando si vota

Si vota Domenica 25 maggio. I seggi resteranno aperti dalle ore 7.00 alle ore 23.00.

Chi può votare alle Elezioni Amministrative di Fidenza

Possono votare tutti i residenti nel Comune di Fidenza che hanno compiuto 18 anni entro il 25 maggio 2014. Per votare è necessario essere muniti di regolare documento di identità e della Tessera elettorale. Se non possiedi la tessera o l’hai smarrita puoi richiederla all’Ufficio elettorale del Comune di Fidenza.elezioni amministrative di Fidenza. Come votare

Come si vota

La scheda delle Elezioni Amministrative è di colore AZZURRO. Puoi esprimere il tuo voto in 3 modi:

  • tracciare un segno su un candidato sindaco (in questo modo il voto viene attribuito solo al candidato sindaco)
  • tracciare un segno solo su una delle liste collegate a un candidato sindaco e anche sul candidato sindaco stesso (in questo modo il voto sarà attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco)
  • VOTO DISGIUNTO tracciare un segno su un candidato sindaco e un altro segno su una lista non collegata (in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco, che alla lista di candidati non collegata).

IMPORTANTE non è possibile scegliere in modo disgiunto una lista e un candidato appartenente ad un’altra lista.

Preferenze

Puoi esprimere la tua preferenza scrivendo il cognome negli appositi spazi. In caso di omonimia tra due candidati scrivi nome e cognome.

Si possono esprimere due preferenze che devono essere di genere diverso (per una donna e per un uomo o viceversa) in caso contrario la seconda preferenza è annullata e resta valida solo la prima.

In caso di ballottaggio per l’elezione dei sindaci si voterà domenica 8 giugno dalle ore 7.00 alle ore 23.00.