mar 052010
 

“Stai facendo la coda? Tra poco si vota. Ricordatelo…”. Purtroppo per gli autori di questo slogan con cui il centrodestra aveva tappezzato la città l’estate scorsa, la memoria dei cittadini di Fidenza è molto buona. Oltre ad essersi ricordati delle code nella cabina elettorale, essi hanno continuato ad avere ben presente il problema per tutti questi mesi. In tutto questo tempo, infatti, non hanno mai dimenticato le tante promesse che non sono state ancora mantenute dalla nuova Giunta. E sulla viabilità sono state proprio le code a rammentarci quotidianamente che le cose sarebbero dovute cambiare dopo le elezioni: si sperava in meglio, non in peggio.
I mesi sono passati, nove per la precisione, dalla fine della campagna elettorale. Quello slogan è ora un boomerang per chi l’aveva furbescamente ideato perché quando è arrivato il momento di provare a risolvere davvero i problemi nulla si è mosso e sono solo rimasti sul tavoli quei ridicoli slogan.
Oggi la viabilità di Fidenza è la più sciagurata e palpabile prova del vuoto amministrativo in cui si trova da mesi la città. Le code sono rimaste al loro posto, anzi si sono pure allungate rispetto ad un anno fa. Le rotonde, raffigurate sotto le elezioni come opere infernali, sono rimaste tutte dov’erano. Ci aspettavamo, almeno, che quelle “cattive” venissero rimosse o modificate in poche settimane invece sono ancora lì; per quelle “buone”, cioè che non erano poi così diaboliche, speravamo di vedere al più presto la presentazione di un progetto definitivo e finalmente il passaggio da temporanee a permanenti. Niente di tutto ciò.
Lo stato dell’arte della viabilità a Fidenza è questo: dove non è cambiato nulla, le cose sono peggiorate. E oltre al danno che tutto ciò arreca ai cittadini, come se non bastasse, abbiamo subito in queste settimane la beffa della gestione totalmente inadeguata del cantiere per la realizzazione della rotonda di Cabriolo. Siamo l’unico paese d’Italia che per fare una rotonda, per di più in mezzo ad un prato, deve interrompere chiudere per mesi importanti strade di scorrimento. Il prolungato blocco della strada per Santa Margherita non è spiegabile se non con l’incompetenza di chi si occupa del traffico e delle strade di Fidenza.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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feb 172010
 

Davide Malvisi ed Enrico Montanari, rispettivamente segretario e capogruppo del Partito Democratico di Fidenza, replicano alle dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente Giovanni Carancini comparse sul quotidiano “Gazzetta di Parma” di oggi.

 “Le nostre critiche sugli aspetti finanziari dell’opera di bonifica e di reindustrializzazione dell’area ex Cip-Carbochimica, purtroppo per Fidenza, non possono essere bollate come “accuse infondate” e neppure come “sciocchezze”. In assoluta buona fede, facciamo presente all’assessore Carancini che tutti i fidentini – ma magari non i salsesi come lui – sanno molto bene quanto siano stati importanti la firma dell’accordo di programma dell’8 aprile 2008 e i 14 milioni che grazie ad esso erano stati affidati alla nostra città. Fondi che, con l’attuale Governo, sono calati a 10 milioni.
È inutile che Carancini tenti di minimizzare la portata di quell’accordo blaterando a sproposito parole come “programmato”, “spendibile”, “cantierabile”. Il dato di fatto resta: i 4 milioni di euro che il Ministero per lo Sviluppo Economico aveva messo a disposizione ora non ci sono più. È troppo facile cercare di rispondere alla nostra richiesta di maggiore trasparenza e onestà da parte dell’assessore leghista insinuando che nutriamo rancore per il risultato elettorale, dal quale ci separano otto lunghi mesi di non-governo del centrodestra. Ne siamo certi, i cittadini di Fidenza, con il loro voto, non hanno deciso di cancellare i numerosi e importanti risultati raggiunti dall’Amministrazione uscente e da quelle precedenti. E dato che questi sono innegabili, tanto più dovrebbero esserlo per un amministratore che grazie ad essi può tentare di mascherare il proprio assoluto immobilismo.
Invece Carancini insiste nel fare propaganda dimostrando soltanto scarsa conoscenza di molti aspetti della vicenda di cui dovrebbe occuparsi in prima persona. Forse l’assessore non sa che il progetto che ha ottenuto i finanziamenti dal Governo di centrosinistra nel 2008 è partito ben sette anni prima e ha seguito un lungo e complesso iter tecnico-amministrativo in cui Fidenza si è distinta per la bontà del piano di recupero dell’ex polo chimico. Di sicuro, lo sappia l’assessore che si dovrebbe occupare anche di viabilità, ci vuole molto meno a preparare il progetto definitivo di una rotonda.
È ovvio che i soldi non vengano erogati se non al termine di tale iter, ma meno di due anni fa erano 14 milioni, tutti per Fidenza. Come mai, oggi, al momento dell’approvazione dei progetti definitivi, di cui Carancini ci dà notizia esultando, ne sono rimasti, spendibili o meno, soltanto 10? Sarà merito degli amici onorevoli del centrodestra? A questi interrogativi non è stata data risposta”.
“Crediamo sia meglio per Fidenza che l’assessore Carancini si metta seriamente al lavoro. Sul tema della bonifica sia pronti a collaborare, per il bene della nostra città, in modo serio e costruttivo. Per il resto lo invitiamo a ricordarsi che oltre alla delega all’Ambiente gli è stata attribuita dal Sindaco anche quella alla Sicurezza. Purtroppo per i cittadini di Fidenza però anche qui siamo rimasti fermi ai proclami della campagna elettorale. Ma si è accorto Carancini che non passa giorno ormai in cui la cronaca cittadina non fornisca notizie su rapine, furti, aggressioni e stupri?”.

Davide Malvisi e Enrico Montanari
dmalvisi@pdfidenza.it
emontanari@pdfidenza.it

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feb 152010
 
anziani

L’azione di questa nuova giunta fidentina si è finora caratterizzata per l’inerzia, la mancanza di progettualità e i malriusciti tentativi di far passare per suoi i risultati della passata amministrazione. La prima volta che si è mossa di sua iniziativa, ha coperto Fidenza di ridicolo a livello nazionale, trasformando un parchetto in una zona rossa teorica, credendo ingenuamente di fermare per questo solo fatto le intemperanze di qualche maleducato.
Forse memore dell’indignazione (e qualche volta dell’ilarità) suscitata nella precedente occasione, la Giunta ha deciso questa volta di agire sottobanco, perché stavolta sapeva di averla combinata davvero grossa. Nei giorni scorsi, infatti, l’amministrazione ha deciso di privare i nostri anziani di Carta Sicura, la polizza assicurativa gratuita che il Comune dal 2005 offriva agli ultrasessantenni per indennizzarli da furti, scippi, truffe ed eventi minori. Questa iniziativa, a mio parere, denotava l’attenzione dell’amministrazione del centrosinistra per la sicurezza delle fasce più deboli della popolazione fidentina, offrendo loro un aiuto concreto, molto più utile degli slogan vuoti della destra. La sua abolizione non può che farci pensare che quest’attenzione sia diminuita, se non assente, nella dirigenza di destra.
Non è chiaro nemmeno cosa giustifichi questa scelta. Finora, le decisioni più paradossali sono state motivate con le ristrettezze di bilancio, tra l’altro imposte dal governo nazionale della stessa parte politica della Giunta. Ma in questo caso, nemmeno a questa facile scusa potranno ricorrere i nostri amministratori per difendere l’eliminazione di uno strumento che, a fronte di una spesa modesta, offriva sicurezza a circa 7500 fidentini. Vorrei ricordare, poi, che questo tipo d’iniziativa, attivata a Fidenza nel 2005 (uno dei primi esempi in Italia), era stata seguita da molte amministrazioni, sia di destra che di sinistra, ad ulteriore prova della sua bontà. Solo a titolo d’esempio, segnalo che ultimamente anche lo stesso Comune di Parma, esempio e guida della Giunta di destra, aveva attivato questo tipo di assicurazione nell’ambito del progetto Parma Sicura.
Detto questo, non potrò che chiedere conto, con un’interrogazione alla Giunta, della scelta di rinunciare a uno strumento tanto utile, quanto poco oneroso per le casse del Comune. Visto poi che nessun progetto alternativo è stato presentato, sarò a richiedere non solo l’immediata riattivazione di Carta Sicura, ma anche la sua estensione a tutta la popolazione. Da ciò che è successo è comunque confermato il parere più che negativo sulla presente Giunta, che dimostra ancora una volta che la sua non-idea di sicurezza è costituita solo da una serie di vuote promesse elettorali.
Infine mi si permetta una nota amara: si prometteva di voltar pagina, ma nella tutela dei più deboli si è tornati indietro di un intero capitolo.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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feb 122010
 

Sono ormai passati diversi mesi dalla vittoria elettorale di Mario Cantini.
Una vittoria risicata ma che abbiamo riconosciuto senza problemi. Dall’altra parte almeno a parole il Sindaco ha sempre dichiarato che la città è divisa a metà e che ne voleva tenere conto. In più ha aggiunto che su diversi temi sperava di trovare soluzioni bipartisan. Ad oggi di tutto questo non si è visto praticamente nulla.
L’amministrazione sta portando avanti progetti e sta spendendo risorse che provengono in gran parte dal passato. Questo ci fa piacere perché siamo dell’idea che si governi per la città e non per noi stessi. Il fatto è che si tenta sempre di nascondere parte della verità soprattutto nel modo in cui questa amministrazione comunica con la città.
Gia diverse volte siamo dovuti intervenire per correggere o integrare comunicati che, annunciando opere pubbliche o finanziamenti, non tenevano assolutamente conto del passato che pure è stato importante. Tutto questo non ci piace, ci fa perdere del tempo e non aiuta nei rapporti istituzionali tra maggioranza ed opposizione. In un confronto corretto e alla luce del sole siamo certamente disponibili a rivedere anche progetti gia in essere pensati dalle amministrazioni di centrosinistra.
Così come siamo disponibili a dare il nostro contributo per il futuro della nostra città, per farle riprendere il suo ruolo nel territorio, per trovare soluzioni che aiutino oggi il sistema produttivo e domani sostengano la ripresa. Riteniamo di avere la capacità, la volontà e le conoscenze per fare un’opposizione dura e tenace. Vorremmo però spendere le nostre energie per costruire qualche cosa e non per demolire.
Siamo abituati così da sempre. Crediamo che oggi Fidenza non abbia  bisogno di guerre politiche ma di unità di intenti per rimettersi a correre. La responsabilità di tutto questo è però nelle mani del Sindaco perché i fidentini hanno dato fiducia a lui.
Al Sindaco la scelta di quale strada intraprendere, di quale atteggiamento tenere. Se quello tenuto sino ad ora, fatto solo di parole e non di fatti, oppure quello che gli proponiamo noi fatto di confronto, di dialogo e di decisioni prese con conoscenza e dove possibile con condivisione.

Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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feb 102010
 
cip1

Visto l’articolo intitolato “Ex Cip e Carbochimica: in arrivo 10 milioni di euro per la bonifica” comparso sulla Gazzetta di Parma di oggi, il Partito Democratico, per voce del Segretario Davide Malvisi e del capogruppo in Consiglio comunale Enrico Montanari, intende precisare quanto segue:
L’assenza di progettualità, anche solo di uno straccio di idea che favorisca lo sviluppo di Fidenza è stato da noi evidenziata ormai più volte, già a partire dalla presentazione delle linee programmatiche del sindaco Cantini.
Inoltre, abbiamo già denunciato la tendenza di questa Amministrazione a vivere di rendita portando avanti i numerosi progetti cominciati da quella che la ha preceduta.
Oggi però stiamo assistendo da parte della Giunta di centrodestra che governa la città ad uno spettacolo miserevole: l’appropriazione indebita dei meriti altrui con annesso carosello di ringraziamenti ai presunti autori del finanziamento di 10 milioni per la bonifica dell’area ex Cip-Carbochimica.
Quando non si ha nulla da dire e forse anche da fare bisogna mettercela tutta per far credere di averci messo del proprio in operazioni che in realtà sono solo frutto del lavoro svolto per anni da altri. Agire in questo modo non è serio, ma se in più lo si fa in malafede allora il millantato credito si trasforma in una gigantesca truffa ai danni dei cittadini.
E’ quello che succede all’assessore all’Ambiente Giovanni Carancini quando se ne esce sulla stampa affermando che grazie a lui e agli Onorevoli del centrodestra sono in arrivo 10 milioni di euro per la bonifica dei siti inquinati di Fidenza.
Vogliamo dire la verità? Tutti i fidentini sanno che quei milioni di euro erano 14 alla data della firma dell’accordo l’8 aprile del 2008. A quell’accordo era stato dato ampio risalto dalla stampa e dagli enti che contribuivano al finanziamento: i Ministeri dello Sviluppo economico (4 milioni di euro) e dell’Ambiente (7 milioni di euro), la Provincia (1 milione) e la Regione (1 milione).
Oggi Carancini ci “ricomunica” una notizia vecchia, sfruttando un passaggio tecnico svoltosi a Roma, cioè una conferenza dei servizi nella quale è materialmente impossibile, e sarebbe anche scorretto, che i politici mettessero il becco.
Piuttosto Carancini farebbe bene a spiegare come mai dopo soli due anni scarsi i 14 milioni sono diventati 10. Non vorremmo che a non rispettare i patti sia stato proprio il Governo attuale di cui i citati e tanto degni di ossequi Onorevoli fanno parte.
Dobbiamo ringraziare costoro per avere tolto all’opera di bonifica dell’ex polo chimico di Fidenza quasi un quarto dei finanziamenti già ottenuti? Tra l’altro quei 4 milioni sono proprio quelli del Ministero dello Sviluppo Economico: Mario Cantini era andato a Roma per riportarli dove dovevano essere, cioè nella città di cui è sindaco, ma a quanto pare sono stati persi per strada.
Anziché cercare di buttare fumo negli occhi ai fidentini con il riciclaggio di notizie ormai vecchie e risapute, si impegnino Carancini e i suoi colleghi di Giunta per vedere di ritrovare questi 4 milioni di euro che oggi mancano e che due anni fa erano stati assegnati alla nostra città grazie al lavoro politico della precedente Amministrazione.
Caro assessore, sfrutti le sue notevoli amicizie politiche per garantire a Fidenza ciò che le spetta e le è dovuto. A quel punto potremo anche ringraziare tutti insieme i cari Onorevoli.

Il Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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ott 262009
 
camposanto1

A Fidenza, dopo aver voltato pagina, “cimitero: un disastro”.
Nel luglio scorso il danneggiamento di alcune lapidi ad opera di ignoti vandali, ora un’altra grana per la giunta di centro-destra: un dipendente con funzioni di custode della nuova ditta cui il comune ha appaltato i servizi di gestione cimiteriale ha chiuso anzitempo il portone imprigionando i visitatori all’interno del camposanto e in preda ai fumi dell’alcool ha improvvisato una gara lungo i viali danneggiando numerose lapidi e schiantandosi alla fine contro la chiesa.
Il centro-destra a Fidenza ha meschinamente strumentalizzato durante la passata campagna elettorale la vicenda cimitero addossando agli amministratori le responsabilità della ditta Euroservizi Srl, sino a indire platealmente la prima riunione di giunta al camposanto “per verificare lo stato della struttura e della gestione”. Ciononostante non ha saputo evitare questi tristi episodi  che oltraggiano i nostri defunti e rendono insicuro il luogo di culto.
Nel silenzio più totale dell’Amministrazione, pur dotata di un Assessore alla comunicazione, si è conclusa ad agosto l’indagine giudiziaria di Massa senza che nessun appartenente alla vecchia giunta o agli uffici comunali preposti sia stato citato in giudizio.
Per coerenza attendiamo ora le dimissioni dell’assessore Comerci e che vengano pubblicamente formalizzate le scuse ai vecchi amministratori.

Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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set 212009
 

“Più code, più ritardi e più pericoli per tutti”.
Questo poteva essere lo slogan elettorale della coalizione di centro-destra che amministra ora Fidenza, anziché: “rotonde: complicate; traffico: in coda” e “modificare il Piano Urbano del Traffico per rendere più scorrevole la viabilità”, come leggevamo sui manifesti in campagna elettorale. In cento giorni l’unica decisione in proprio dei nostri amministratori è stata questa: aumentare la disponibilità di stalli per la sosta delle auto su entrambi i lati di via Gramsci, strada su cui insiste la più frequentata scuola di Fidenza, la Media Zani. Il risultato è stato di scontentare tutti i cittadini rendendo la via una temibile giungla d’asfalto con code interminabili, ritardi incalcolabili per i genitori che si recano poi al lavoro oltre che per i bambini in aula, e soprattutto seri pericoli per ciclisti e pedoni.
Un grande risultato, ottenuto col minimo sforzo: e la prima pagina è stata voltata!
Nessuna nostalgia del passato da parte nostra, peccato che per quei  pochi posti auto in più, di certo non decisivi, i cittadini abbiano perso quella sicurezza che finora era sempre stata garantita.
Ora tutte le mattine dall’inizio delle scuole, non si contano le code chilometriche, che partono dalla Zani e arrivano fino alla rotonda dell’Avis sulla via Emilia e in via Caduti di Cefalonia, e gli ingorghi inestricabili. Dulcis in fundo si è messa a repentaglio la sicurezza di chi  percorre via Gramsci in bicicletta o la attraversa. Non era meglio creare una semplice pista ciclopedonale favorendo una mobilità leggera e sostenibile? Constatiamo con rammarico che per la nuova giunta comunale tutto ciò che è privo di motore è considerato marginale, vedi anche il diniego opposto alla richiesta del PD di istituire nel cimitero una pista ciclabile, adducendo che il regolamento non la prevede. Summa lex, summa iniuria.

Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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set 162009
 
viagramsci1

Più code, più ritardi e più pericoli per tutti. Ci sembravano diverse le promesse elettorali che leggevamo sugli enormi manifesti pro-Cantini sparsi per Fidenza, ma se avevamo interpretato male allora, come accade spesso a chi sta all’opposizione, gli amministratori oggi in carica si meriterebbero un caloroso applauso perché hanno già raggiunto un grande obiettivo. Quello di scontentare tutti i loro concittadini rendendo via Gramsci una temibile giungla d’asfalto fatta di code interminabili, ritardi incalcolabili per i genitori sul posto di lavoro e per i bambini in aula e seri pericoli per ciclisti e pedoni.
Un grande risultato, lo riconosciamo, ottenuto pure con il minimo sforzo: è bastato cercare di aumentare di qualche unità i posti auto su entrambi i lati di una strada a senso unico dove si trova la più frequentata scuola di Fidenza, e la prima pagina è stata voltata.
Nessuna nostalgia del passato da parte nostra, peccato solo che per quei  pochi posti auto in più, di certo non decisivi, i cittadini hanno perso quella sicurezza che finora era sempre stata garantita. Ora, tutte le mattine, dall’inizio delle scuole, non si contano le code chilometriche che partono dal piazzale della Zani e arrivano fino alla rotonda dell’Avis sulla via Emilia o in via Caduti di Cefalonia, gli ingorghi inestricabili e, dulcis in fundo, la costante messa a repentaglio della sicurezza di chi passa per via Gramsci a piedi o su una bicicletta. Non era meglio creare una semplice pista ciclopedonale?
Se è questa la politica viabilistica della nuova Giunta comunale, allora è davvero meglio per tutta la città che i nostri amministratori si occupino solo e soltanto di riempire qualche buca e spostare qualche new-jersey ogni tanto. Che non tocchino altro, per pietà dei fidentini!

Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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