mag 062010
 

Le politiche per la sicurezza adottate finora dal Comune di Fidenza non ci soddisfano, e non a causa di un pregiudizio di parte. A dirci che la situazione  peggiora giorno dopo giorno sono le continue notizie di rapine, furti, aggressioni e quant’altro che ci arrivano solamente sfogliando le pagine dei quotidiani locali. Lo scenario descritto da questi fatti ci preoccupa fortemente e ormai non è più con la futile demagogia di ordinanze estese ai 10 metri quadrati di una piccola area verde ai bordi del centro storico che si possono risolvere i gravi problemi che ci troviamo di fronte.
Questi episodi vanno contrastati con una risposta seria che deve vedere l’Amministrazione comunale in prima linea. È per questo che vogliamo confermare la nostra disponibilità a discutere con molta attenzione di questo argomento, in tutte le sedi opportune, per fare in modo che le forze dell’ordine e tutti quei soggetti che operano per la sicurezza a Fidenza trovino da parte della politica un sostegno deciso e un impegno concreto nella giusta direzione. Durante l’ultimo Consiglio comunale abbiamo ottenuto dall’assessore Giovanni Carancini delle rassicurazioni in merito all’implementazione del servizio di pubblica sicurezza da parte degli agenti della Polizia delle Terre Verdiane. Crediamo che questo possa essere un buon punto di partenza, a patto che le promesse vengano mantenute. Certamente ci tranquillizza sapere che l’assessore intende puntare sulle Terre Verdine come una risorsa da valorizzare e sfruttare, prendendo così le distanze da autorevoli esponenti di partiti che fanno parte della sua maggioranza che sembrano invece avere come unico obiettivo quello di indebolire e destabilizzare l’Unione la quale, volenti o nolenti, gestisce oggi il servizio di pubblica sicurezza per conto del nostro Comune.
In ogni caso non possono bastare le promesse, per quanto buone. Occorrono progetti complessivi di ampio respiro per tenere sotto controllo un problema che tende sempre più a presentarsi come la priorità per i cittadini, anche a Fidenza. Non siamo più, ormai, di fronte a sporadici episodi di microcriminalità: reati di un certo tipo non possono essere opera di disperati, ma sono più probabilmente la conferma che esistono anche sul nostro territorio forme di “professionismo del crimine”. È giunta l’ora di prendere provvedimenti adeguati.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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mag 062010
 

Se i festeggiamenti per il 65esimo anniversario della Liberazione ci erano parsi a dir poco sotto tono a Fidenza, quando è arrivato il Primo Maggio, la Festa dei Lavoratori, dobbiamo confessare che abbiamo addirittura fatto fatica ad accorgercene.
Ciò è avvenuto in modo inevitabile a causa della sciagurata decisione adottata alcuni mesi fa dalla Giunta comunale in merito alle aperture degli esercizi commerciali, secondo cui esse sono totalmente libere, ovvero a discrezione dei titolari, mentre le chiusure stabilite per legge sono rimaste solo due all’anno. Purtroppo, tra questi due giorni di festa obbligatoria non compare il Primo Maggio e, come abbiamo già denunciato a suo tempo, a molti lavoratori non è stati concesso in questo modo la libertà di partecipare ad una festa che è stata istituita anche in loro onore e che ricopre un altissimo valore simbolico.
La nostra opposizione alle aperture selvagge non è affatto dettata dalla cecità nei confronti della situazione attuale del commercio e del turismo, entrambi settori molto toccati dalla crisi economiche. Al contrario ci rendiamo perfettamente conto delle esigenze degli operatori commerciali, ma crediamo altresì che il rispetto per i lavoratori venga prima di tutto il resto, soprattutto quando esso esige, per un giorno all’anno, che una festa nazionale di assoluta importanza venga riconosciuta come diritto irrinunciabile.
Tutto ciò è mancato. La cosa che ci pare più vergognosa, però, è che questo sia avvenuto per colpa dell’Amministrazione comunale la quale non ha trovato di meglio per confermare il suo disinteresse per la Festa dei Lavoratori che fissare per quella data la prima notte bianca dell’anno. Con tutti i sabati sera che c’erano a disposizione, bisognava scegliere proprio il primo maggio, quando i lavoratori di tutto il mondo dovrebbero godersi un po’ di riposo insieme alle rispettive famiglie?

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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apr 172010
 

Il Popolo della Libertà di Fidenza si sta sgretolando sotto gli occhi attoniti dei cittadini che non si spiegano come un partito che aspira a governare una comunità ricca e complessa come la nostra possa essere tanto incapace di governare prima di tutto se stesso.
In meno di un anno ne abbiamo viste tante, ma pare che le sorprese non si esauriscano mai.
Neanche il tempo di prendere atto della cacciata su due piedi dell’assessore Parizzi per volere dei suoi stessi colleghi di partito, circa un mese fa, ed ecco che ieri sono arrivate le dimissioni del vice-coordinatore comunale del partito Massimo Leonardi.
Non potevamo avere migliore conferma dell’impressione che avevamo avuto, quella di un partito allo sbando: da osservatori esterni assistiamo da tempo alle convulsioni di un partito completamente incapace di mettere ordine e dare forma alla propria struttura locale nonostante, o forse a causa dell’intervento di padri padroni direttamente da Parma.
Sono stati tanti i silenzi pesanti in questi giorni, dentro e fuori dalla Giunta, nel tentativo di far passare sotto traccia la lotta durissima che si sta combattendo al suo interno, ma nessuno può negare l’evidenza.
La guerra interna sta mietendo vittime ed è tanto povera di contenuti politici, ma governata solo da logiche clientelari e da autoritarismi da retrobottega, che non vorremmo neppure occuparcene.
Purtroppo però a noi spetta, come minoranza, il compito di vigilare e siamo costretti a denunciare come da questa situazione ne sta uscendo penalizzata seriamente tutta la città.
Il Popolo della Libertà, a cui molti fidentini hanno accordato il proprio voto, sta fallendo miseramente la propria missione di partito-guida della Giunta comunale rendendo così un pessimo servizio a Fidenza in quanto l’operatività e la capacità di compiere scelte importanti di questa Amministrazione viene quotidianamente messa in secondo piano dalle lotte interne.
La stessa Gambarini pare più impegnata a sparare contro i suoi colleghi di partito che a gestire in modo corretto il Consiglio Comunale. Ricordiamo ancora una volta che questa amministrazione sta esautorando il Consiglio da ogni decisione importante.
Tocca alla Presidente, se le resta un po’ di tempo, tutelare il ruolo del Consiglio.
Noi abbiamo molti dubbi che riesca a farlo.

Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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apr 162010
 
solveko2

Per la prima volta, lunedì sera a Fornio durante l’atteso incontro con i cittadini per spiegare le strategie dell’Amministrazione sul futuro della Solveko, abbiamo sentito ammettere dal vice Sindaco Stefano Tanzi che la scelta di concedere l’aumento dei solventi lavorati all’interno degli impianti di tale azienda fino a 30 mila tonnellate all’anno è stata dettata da motivazioni di tipo politico.
Apriti cielo!
Dopo sette mesi passati a nascondersi dietro poco credibili giustificazioni di atti dovuti e di pareri tecnici favorevoli, finalmente qualcuno del centrodestra che dice le cose come stanno: l’ampliamento della Solveko è un atto politico, tra l’altro uno dei primi e dei pochi veramente rilevanti, purtroppo per Fidenza, che la Giunta in carica ha adottato.
Ma, se questa ammissione ci libera da quella insopportabile cappa di ipocrisia che inquinava la vicenda, ora siamo ancora più preoccupati perché riusciamo a valutare pienamente quanto la delibera del settembre scorso che autorizza l’ampliamento alla ditta Solveko segni una pericolosa soluzione di continuità rispetto alle politiche di netto rifiuto a qualsiasi tipo di ritorno sulla strada dell’industria chimica che le Amministrazioni precedenti avevano risolutamente portato avanti.
Noi del Partito Democratico di Fidenza siamo convinti che la nostra città abbia già dato, con le tragiche vicende di Cip e Carbochimica, e abbia già pagato un prezzo fin troppo alto, sia in termini sociali che in termini economici.
Per questo la nostra posizione, anche dopo l’incontro di lunedì, rimane totalmente contraria a qualsiasi tipo di aumento di produzione o di ampliamento per la ditta Solveko e per ogni altra azienda che comporti un rischio ambientale per la salute dei cittadini e dei lavoratori.
Noi vogliamo la garanzia che a Fidenza non si stia aprendo un nuovo capitolo di sviluppo dell’industria chimica con tutti gli annessi e connessi del caso.
Pretendiamo dai nostri amministratori maggiore trasparenza su questi temi; pertanto chiediamo il più ampio coinvolgimento della cittadinanza anche attraverso una costruttiva e serena discussione in Consiglio comunale mai concessa dall’attuale amministrazione.

Il Partito Democratico di Fidenza

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apr 092010
 

La chiamata in Giunta di Antonia Donetti è la più nitida conferma che a Fidenza comanda solo il ras parmigiano del Pdl e niente accade senza il suo assenso. Il voto di scambio da me denunciato in tempi non sospetti è stato confermato in questi giorni: la vergognosa vicenda del mercimonio di preferenze elettorali non era una mia fantasia, ma un dato di fatto reale che ha fruttato all’ingordo ras nocetano la rielezione in Regione, mentre agli altrettanto voraci esponenti di Comunione e Liberazione ha reso ben due posti all’interno dell’Amministrazione comunale.
E di fronte a tutto questo Cantini cosa fa? E il suo “civismo”? E la sua “fidentinità”? Probabilmente avrà già mandato tutto a farsi benedire e se ne sarà lavato le mani. Ma se il sindaco tradisce così platealmente i suoi proclami nel giro di un anno è libero di farlo, saranno i cittadini a giudicarlo al termine del suo mandato. Quello che ci preoccupa invece è la scarsissima correttezza dimostrata dal presidente del Consiglio comunale Francesca Gambarini. Eletta nelle file del Pdl, è stata nominata presidente dell’assemblea civica all’unanimità, ossia anche grazie ai voti del Partito Democratico, per svolgere un ruolo istituzionale di garanzia nei rapporti tra maggioranza e opposizione. La presidente Gambarini, invece, in questa vicenda del valzer di assessori che l’ha vista protagonista in prima persona, di super partes non ha avuto nulla. Credo che il Consiglio comunale di Fidenza meriti ben altro rispetto, soprattutto da parte di chi è in maggioranza: per questo ho chiesto e continuo a chiedere che Francesca Gambarini compia una scelta chiara e definitiva. Tenere un piede in due scarpe non è dignitoso, prima di tutto per lei.
Per quanto riguarda la neonata Agenzia per la famiglia, sono contento che l’Amministrazione abbia deciso di accogliere la nostra proposta di creare un soggetto che affronti in modo specifico le tematiche della famiglia in un momento di crisi economica come questo. Non ho per nulla apprezzato invece i metodi con cui la persona chiamata a ricoprire tale incarico è stata selezionata. A parte che su questa scelta non c’è stato alcun confronto con la minoranza, il problema è che non è stato neppure rispettato il regolamento approvato da questa stessa Amministrazione in merito ai criteri di selezione per i titolari di incarichi pubblici. Mi pare che in questo caso abbia prevalso, ancora una volta, la logica del clientelismo. Il sindaco, o chi ha scelto per lui, ha tenuto d’occhio esclusivamente l’interesse dei partiti o delle lobby interne alla maggioranza di sistemare un proprio uomo di fiducia. Dal mio punto di vista per dare all’Agenzia una reale autorevolezza sarebbe stato indispensabile agire in ben altro modo. 

Enrico Montanari
emontanari@pdfidenza.it

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apr 082010
 
solveko1

Abbiamo dovuto attendere sette lunghi mesi per vedere i rappresentanti della Giunta comunale degnarsi di provare a spiegare le ragioni che li hanno spinti, nel settembre scorso, ad autorizzare la ditta Solveko ad aumentare la sua produzione di solventi industriali. Finalmente, dopo aver richiesto decine di volte un incontro pubblico sull’argomento, lunedì prossimo i residenti delle frazioni di Fornio e di Rimale, e con loro tutti i cittadini di Fidenza, potranno guardare negli occhi chi li governa e ascoltare direttamente dallo loro voce quali giustificazioni saranno in grado di dare a proposito di una loro scelta che consideriamo molto grave e del tutto sbagliata.
Ad essa il Partito Democratico e il centrosinistra di Fidenza si sono sempre opposti e continueranno a farlo. Le Amministrazioni guidate dai sindaci Tedeschi e Cerri hanno detto di no più volte ad ogni proposta di aumento dei liquami tossici ed altamente inquinanti che vengono trattati negli impianti della Solveko. Su questa stessa linea, il PD sta proseguendo oggi la propria dura battaglia dai banchi dell’opposizione in un Consiglio comunale che anche in questo caso, però, è stato svuotato delle sue più alte prerogative. La delibera in questione è stata una delle prime adottate dalla Giunta in carica e non è mai passata in Consiglio comunale. È ora che i cittadini abbiano le risposte che attendono e pretendono da troppo tempo: speriamo che non accada come qualche mese fa quando, al primo appuntamento fissato con grandi aspettative da parte della cittadinanza, né il sindaco Cantini né l’assessore competente si presentarono.
Sulla nostra presenza all’incontro di Fornio invece non ci sono dubbi. Ci saremo per esprimere la nostra totale e incondizionata contrarietà a qualsiasi tipo di aumento o ampliamento che riguardi la ditta Solveko e qualunque altra azienda del settore chimico-industriale. La questione è politicamente rilevante e non può essere demandata ai tecnici. Lo stesso Sindaco Cantini su questa delibera ha subito il primo dissenso interno alla sua maggioranza. Nei giorni scorsi ha cacciato un assessore della sua giunta giustificando il suo atto proprio con la non condivisione di questo argomento. Proveranno a dire che la decisione non spetta al Comune di Fidenza, che si tratta di una questione tecnica, che perciò non potevano farci nulla in quanto si è trattato di un atto dovuto. Noi siamo convinti invece che alle delibere si possa anche votare contro, che si possa ancora dire di no alle cose ingiuste. La politica di sviluppo del nostro territorio la vogliamo decidere noi fidentini e non vogliamo certo farcela imporre da nessun altro.
Questo sarà il nostro impegno e questa sarà la nostra battaglia che vorremo combattere al fianco di chi condivide questi obiettivi. Fidenza non può sprecare così i grandi risultati ottenuti negli ultimi anni nel campo della tutela dell’ambiente proprio grazie al progetto di bonifica dell’area ex Cip-Carbochimica, una bomba ambientale che ha messo per anni sotto assedio la nostra città. È di questi giorni poi il riconoscimento che il nostro Comune è stato uno dei più “ricicloni” a livello nazionale: il tutto grazie ai record stabiliti nella raccolta differenziata dell’anno 2008, quando governava la passata Amministrazione di centrosinistra. Questa, a nostro parere, è l’unica strada giusta e sicura per tutti.

Segreteria del Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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mar 252010
 

I falsi e ingannevoli miti creati dal centrodestra fidentino nel giugno scorso si sono sgonfiati clamorosamente in meno di nove mesi. L’operazione elettorale fatta di slogan inneggianti alla fidentinità e al civismo, si è rivelata in men che non si dica una tigre di carta che ha avuto l’unica funzione di mascherare, per quanto possibile, una classe politica locale inadeguata a governare Fidenza.
Oggi quei proclami non sono altro che rimasugli di un passato remoto, mentre le conseguenze gravano ancora sulle spalle di tutti i fidentini, che si sono ritrovati vittime innocenti di un’Amministrazione allo sbando e senza un’identità.
La coalizione che governa Fidenza non poteva scegliere un modo peggiore per perdere credibilità: proprio loro che si proclamavano orgogliosamente liberi dai condizionamenti di Parma e dei partiti tradizionali, non hanno fatto altro che chinare la testa e obbedire al ras parmigiano.
Non hanno fatto altro che arrendersi in cambio di una convenienza politica che da qui a tre giorni dimostrerà tutta la sua vacuità, ma che nel frattempo consegna le chiavi della città in mano a persone che non potranno fare altro che il male di Fidenza. Non hanno fatto nient’altro, dell’amministrazione della città non se ne sono mai occupati seriamente.
Da oggi si è capito chi comanda davvero, è palese che la Giunta è solo formalmente guidata da Mario Cantini. Il vero sindaco di Fidenza è qualcun altro che vive al di fuori della nostra città e che non conosce i problemi che veramente l’affliggono.
Gli altri esponenti del PdL che non si sono ribellati, non contano più nulla, se mai hanno contato qualcosa. Anche gli alleati, come la Lega Nord, non hanno alcun peso nelle decisioni che contano tanto che hanno preferito rimanere in un silenzio imbarazzante.
In teoria potremmo come opposizione anche gioire di questa confusione più totale. Eppure, vedendo Fidenza e un sindaco sfruttati in questo modo non riusciamo a festeggiare.
Il nostro pensiero va alla “bella politica” all’autorevolezza, alla capacità di guidare una città che oggi non esiste. Eppure Fidenza avrebbe tanto bisogno di tutte queste cose. Potremmo oggi usare noi lo slogan “Fidenza ai fidentini” ma preferiamo restare in silenzio e riflettere su come in pochissimi mesi si sia potuto gettare al vento un patrimonio, una storia, una cultura che vedeva da sempre Fidenza combattere, competere, a volte vincere a volte perdere ma sempre a testa alta. Oggi questa vicenda umilia tutti i fidentini e la loro fidentinità.
La frana si è messa in moto: il castello di sabbia costruito in campagna elettorale si sta disfacendo penosamente sotto gli occhi di tutti. Per il bene della città non vorremmo assistere ad un’agonia politica.
Essa sarebbe il male assoluto, visto il momento economico e sociale molto complesso che la città sta vivendo.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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mar 232010
 
bormioli1

Il Partito Democratico è al fianco dei lavoratori della Bormioli Rocco, e non in modo metaforico.
Ieri, lunedì 22 marzo, c’eravamo anche noi al picchetto organizzato dagli operai della maggiore industria di Fidenza per manifestare il proprio sostegno  nei confronti dei 75 colleghi che sono stati messi in cassa integrazione o in mobilità. Noi del Partito Democratico di Fidenza c’eravamo e non solo per esprimere una solidarietà di circostanza o di convenienza, ma per testimoniare concretamente il nostro impegno costante e deciso a dare un contributo per risolvere la drammatica situazione in cui si trovano decine di  dipendenti dell’azienda più importante della nostra città.
Purtroppo la crisi dell’industria del vetro è generale, ma la provincia di Parma, dove questo settore ha un peso notevole sull’economia locale, sarà tra le zone più colpite se non verranno attuate subito adeguate politiche di sostegno alle imprese e ai lavoratori. I dati di cui disponiamo non ci permettono di sottovalutare la gravità dell’attuale momento: considerando solo le quattro imprese maggiori (Cerve, Vetro Paini, Bormioli Luigi e Bormioli Rocco) su 2140 lavoratori complessivi sono stati finora ben 170 quelli messi in cassa integrazione e 215 quelli interessati dalla mobilità e dai licenziamenti. Tra questi ci sono purtroppo anche i 75 della vetraria fidentina.
Pertanto crediamo sia ormai improcrastinabile un intervento concertato da parte di tutti gli enti e le istituzioni coinvolti che risollevi finalmente le sorti di uno dei settori strategici del nostro territorio. Tutti dovranno fare la loro parte,  a partire dal Comune fino al Governo nazionale, che purtroppo finora ha dimostrato soltanto disinteresse. Senza dimenticare che anche la proprietà aziendale è chiamata, in un momento difficile per l’economia, a non subire la crisi ma a rilanciare con obiettivi chiari e capacità imprenditoriale, e a ridare un futuro certo a questa storica azienda. Non possiamo non richiamare la proprietà ad una responsabilità sociale che, in momenti di difficoltà generale, deve andare al di là della semplice valutazione economica. Da parte nostra, possiamo garantire che il Partito Democratico di Fidenza non lascerà nulla di intentato affinché questo problema, che tocca da vicino tanti nostri concittadini, possa essere portato in tempi brevi ad una soluzione definitiva e non penalizzante per i già martoriati lavoratori di questo territorio.

Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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mar 162010
 
expo

Se quattro anni possono sembrare lunghi, gli impressionanti numeri calcolati sull’indotto dell’Expo che si terrà a Milano nel 2015 dovrebbe convincere tutti dell’importanza di arrivare preparati a questo evento: anche Fidenza può fare la sua parte e raccogliere grandi benefici. Non è un caso che altri Comuni del nostro territorio, da Salsomaggiore a Zibello, oltre ovviamente a Parma, si stiano già muovendo per ritagliarsi uno spazio ed un ruolo all’interno di una manifestazione di livello mondiale. Riteniamo che Fidenza dovrebbe fare altrettanto.
Rispetto agli altri Comuni delle provincia di Parma, escluso il capoluogo, Fidenza è certamente quello che può offrire di più, soprattutto dal punto di vista della logistica e delle infrastrutture. La distanza non eccessiva da Milano, ma soprattutto l’importanza decisiva del nostro scalo ferroviario, se si riuscirà ad ottenere che qualche treno veloce fermi nella nostra stazione, potrebbero essere un punto di forza per la nostra città. Crediamo che con queste credenziali di tutto rispetto, il sindaco Mario Cantini abbia il diritto e il dovere di proporsi immediatamente agli interlocutori più autorevoli: l’Amministrazione comunale di Milano e gli organizzatori dell’Expo.
Non abbiamo ancora avuto notizie in merito ad un eventuale interessamento della città di Fidenza a collaborare con Milano. Gradiremmo che Cantini ci tenesse informati, e con noi tutti i fidentini, delle sue azioni in questo senso. Ci sono contatti avviati? Quali progetti potrebbero essere sviluppati su Fidenza in occasione dell’Expo?
Nel caso invece il sindaco si fosse distratto gli ricordiamo che a 100 km da Fidenza si sta preparando un evento per il quale sono previste le seguenti ricadute: oltre 20 miliardi di euro di investimenti solo nelle infrastrutture; solo nel 2010 verranno creati 70.000 posti di lavoro; nei 6 mesi dell’Expo arriveranno 29 milioni di turisti, per una media giornaliera di 160.000 visitatori; i paesi espositori saranno circa 175; verranno organizzati circa 7.ooo eventi che richiederanno investimenti per 892 milioni di euro. Mica male: Fidenza non vuole restare a guardare e per questo chiediamo un impegno straordinario prima di tutto di informazione alla città e successivamente nel lavorare affinchè anche Fidenza possa avere il suo piccolo ruolo in un evento veramente mondiale.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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mar 112010
 
davide1

Il consigliere comunale del Partito Democratico Davide Malvisi risponde al sindaco Mario Cantini sul tema della viabilità. 

Il sindaco Cantini mi ha definito un extraterrestre? Lo ringrazio per la fiducia, ma sono solo una persona che ha buona memoria e si ricorda perfettamente quello che lui prometteva in campagna elettorale ai fidentini. Se il mio essere extraterrestre non mi permette di ricordare cosa succedeva due o dieci anni fa – quando invece l’attuale sindaco di Fidenza c’era eccome e già tentava di fare politica –, è anche vero che mi consente di ricordare in modo limpido tutte le parole vuote che sono state spese per parlare di viabilità dal centrodestra e di quanto, una volta eletto sindaco, Cantini non abbia neppure provato a mantenere una sola di quelle promesse.
In questi nove mesi tutto è rimasto fermo, compresi gli automobilisti in coda ad ogni svincolo. Le code sempre più lunghe, le rotonde sempre più provvisorie, il traffico regolarmente in tilt: mi dispiace di essere stato preso per uno che vive chissà dove quando non ho fatto altro che constatare la realtà. Siamo sicuri che sia io l’extraterreste?
A quanto mi risulta ci sarebbero dei progetti che Cantini ha ereditato: mi chiedo se li sta portando avanti? Oppure magari non gli piacevano, ma allora ne sta facendo di nuovi lui insieme alla sua équipe di esperti? Mi hanno detto che c’era un piano urbano del traffico PUT che era stato tanto contestato dai colleghi di Giunta del sindaco: che fine ha fatto?
Facciamo che sono un extraterrestre che vorrebbe anche mezza risposta a queste domande? Spero che esista, perché a Fidenza il traffico peggiora di giorno in giorno grazie agli ultimi astuti interventi. L’extraterrestre vorrebbe anche sapere come mai quando nevica non chiudiamo le scuole ma le chiudiamo il giorno dopo quando tutto è tornato alla normalità.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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