lug 102010
 

Fidenza è divisa tra due schieramenti politici dai pesi praticamente equivalenti. Pertanto, di fronte alla gravissima crisi economica internazionale che stiamo attraversando, dovrebbe prevalere in entrambi uno spirito di collaborazione pieno e responsabile per il bene della città. Così, come minoranza, intendiamo contribuire alla nascita della Fidenza del futuro: sulle scelte strategiche vogliamo essere presenti in prima linea e concretamente attivi, al di là delle contrapposizioni di parte.
Seppure non siamo stati coinvolti in nessun modo finora, apprendiamo con favore la decisione della Giunta di riprendere l’iter del nuovo Piano Strutturale. Anche la modalità ci vede favorevoli in quanto si è deciso di ripartire dal vecchio bando. Così facendo l’Amministrazione comunale si è finalmente messa sulla pista di decollo per prendere politicamente il volo e far sì che Fidenza possa togliersi da un immobilismo che ormai dura da troppo tempo. Come Partito Democratico saluteremmo con grande favore un primo passo di questa Amministrazione che desse il segnale di un volo alto e distaccato dai piccoli interessi locali, ma se sarà effettivamente così lo vedremo non appena verrà nominato il soggetto che dovrà redigere il nuovo Psc.  Parliamo evidentemente di figure di primo livello nel panorama almeno nazionale. Nell’ultimo decennio la città è molto cresciuta in termini di aziende insediate, di capacità di essere punto di riferimento di un territorio ampio e di essere in questo un vero polo ordinatore di una parte ampia della Provincia, di qualità della vita e dei servizi offerti al cittadino. Partendo da queste premesse, vorremmo un piano che facendo tesoro di quanto già impostato sappia legare in modo strutturale le nuove opportunità insediative ad una riqualificazione profonda della città esistente. Un piano che, pur in un momento difficile, abbia l’obiettivo di progettare una città bella ed ancora più vivibile, una città che parla ad una popolazione in costante crescita. Un piano che attivi laboratori di creatività e si confronti in questi con la cultura giovanile facendogli sentire la città anche loro, luogo delle loro espressioni che loro stessi contribuiscano a costruire. Queste sono alcune idee che mettiamo sul tavolo. Tramite esse vogliamo dire al Sindaco che noi ci siamo e siamo pronti a lavorare seriamente per la costruzione della Fidenza di domani. Ad oggi ci pare che il dibattito sul futuro di Fidenza sia stato più incentrato su vaghi obiettivi e mai su come raggiungerli. E’ evidente che il confronto, nell’interesse della città, potrà avvenire in maniera più distesa e costruttiva se le basi dalle quali si parte hanno almeno un minimo di condivisione. Questo primo passo che dovrà fare l’amministrazione sarà decisivo per il futuro del dialogo e per la qualità del risultato finale.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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lug 022010
 
ghisoni

Con grande rammarico  siamo costretti ad intervenire in merito al deprecabile episodio verificatosi nella serata di martedì 29 giugno, durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale.
Il nostro consigliere Francesco Ghisoni é stato interrotto nel suo intervento dal signor Giovanni Capece, che dalla sua postazione tra il pubblico ha inveito contro i rappresentanti del PD, rei di aver presentato in settembre 2009 una interpellanza che stigmatizzava la sua presenza in locali del Municipio interdetti al pubblico, ma soprattutto il suo continuo interloquire durante i lavori del consiglio con gli eletti della sua parte politica, nonostante il Regolamento (art. 20) lo vieti espressamente.
Capece non è nuovo a questi comportamenti provocatori, come dimostra la vicenda del pizzino per “buggerare il consigliere Castellani e il suo partito” come riportava Polis Quotidiano il 4 ottobre 2009.
Sempre a settembre lo stesso Capece gesticolando dal pubblico chiese e ottenne  dal Presidente Gambarini l’interruzione di un intervento di Castellani che aveva sforato il tempo previsto dal Regolamento.
Questo è il tema che Ghisoni ha voluto porre all’attenzione dell’Amministrazione in modo del tutto legittimo e con il pieno appoggio del Partito Democratico.
Ribadiamo che i comportamenti del coordinatore del movimento civico che fa capo al Sindaco di Fidenza non sono consoni alla dignità e al decoro del Consiglio Comunale. Lamentiamo che il Sindaco Cantini non abbia stigmatizzato l’episodio, abdicando così al suo ruolo “super partes”, ovvero di Sindaco di tutti i cittadini, anche della metà che non lo ha votato.
Rimaniamo sconcertati e increduli di fronte alla sfacciataggine di chi intende querelare Ghisoni che semplicemente ha richiamato in Consiglio il contenuto e i motivi dell’interpellanza presentata a suo tempo dal PD che rimangono evidentemente attuali.
Il Municipio è la sede degli organi istituzionali, Sindaco, Consiglio e Giunta Comunale, e non é stato ancora eletto a domicilio della famiglia Capece-Callegari.
Chi infrange i regolamenti, oltre che il buon gusto, qui è solo Capece. Se vorrà chiedere un parere ad un giudice faccia pure. Il Partito Democratico non  si lascia certo intimorire da queste minacce.

Il Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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giu 292010
 
sandonnino1

Nel denunciare i mancati pagamenti da parte del Comune nei confronti della San Donnino Multiservizi per il servizio di raccolta dei rifiuti degli ultimi sei mesi sono sicuro di essermi rivolto solo ed esclusivamente a Stefano Tanzi, vicesindaco ed assessore alle Società Partecipate. Quest’ultimo è stata l’unica persona che ho chiamato in causa, in quanto credevo fosse l’interlocutore designato per questa preoccupante vicenda. Ma forse mi sbagliavo.
È passato qualche giorno, infatti, e ora mi fanno sapere che mi ha risposto un tale sig. Giovanni Capece, il quale – fino a prova contraria – non è collega di Tanzi in Giunta, non è mio collega in Consiglio comunale e non appartiene neppure allo stesso partito del vicesindaco. A quanto ne so è attualmente il portavoce di un movimento civico del quale sono certo di non essermi mai occupato, tanto meno in questa ultima occasione. Se vi è stata una sostituzione di Tanzi con il suddetto Capece, mi scuso ma non ne ero stato informato da nessuno e sarebbe ora che il sindaco Cantini ne desse notizia alla cittadinanza. Ma se non fosse così, ci tengo a far presente all’attuale vicesindaco che se si sente assediato, non sono io il suo nemico: pertanto potrebbe tranquillamente rispondermi da persona ben educata quale so essere. In fondo, da parte mia non c’è nessuna intenzione di accanirmi contro di lui. Al contrario, forse, di chi lo circonda il quale comincia a rispondere al suo posto una prima volta, una seconda volta, e poi arriverà togliergli la sedia da sotto le terga. Capisco quanto sia impegnato in questa sfida a restare seduto alla destra del Sindaco, ma Tanzi non può sottrarsi al suo dovere di farsi portavoce dell’Amministrazione comunale agli occhi dei cittadini che hanno votato lui, non altri.
A proposito di sedie e scranni, comunque, il sig. Capece potrebbe accontentarsi della presidenza di Forma Futuro che presto gli verrà assegnata dall’attuale Amministrazione per i suoi ottimi servigi resi nel campo degli ascensori, visto che è ufficialmente per tale occupazione che egli continua imperterrito ad bivaccare negli uffici comunali come se fosse un assessore, e non solo il marito di un assessore. Una volta sfamata in quel modo la sua voracità per gli incarichi pubblici, mi auguro che il consorte dell’assessore Callegari lascerà che dei problemi seri che riguardano la vita della città si occupino solo coloro che dai fidentini sono stati chiamati a risolverli. Che poi questi non siano in grado di farlo ce ne siamo già resi ampiamente conto, ma che ora non riescano più neanche a dare risposte ad un consigliere comunale senza l’aiuto di suggeritori mi pare assurdo e inaccettabile.
Resterò in attesa della vera risposta alla mia interrogazione dal vicesindaco Stefano Tanzi, fino a che il sindaco Cantini non gli toglierà le deleghe. Eventualmente poi le attenderò dal suo sostituto.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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giu 182010
 
orsoline2

Buio in sala, ma non è “Esterno notte”. È solo l’inevitabile effetto dei tagli scriteriati di cui è stata fatta oggetto negli ultimi tempi la cultura a Fidenza.
È così che il sipario calato come un drappo funebre sull’ormai tradizionale rassegna cinematografica estiva sta diventando l’immagine più evocativa per descrivere lo stato di salute attuale della cultura a Fidenza: un coma profondo, ormai irreversibile.
Dopo la lirica e il teatro, la terza vittima a capitolare sotto i colpi di mannaia sferzati da questa Amministrazione comunale di centrodestra è la settima arte.
A farne le spese è stata soprattutto un’iniziativa, “Esterno notte” appunto, molto apprezzata dai tanti fidentini che per 14 edizioni consecutive hanno affollato, nelle sere estive, le sale allestite nel cortile della scuola “De Amicis” oppure presso l’Of, all’interno del Palazzo delle Orsoline.
Era stato l’assessorato alla Cultura di un quindicennio fa, quando al governo della città c’era il centrosinistra, ad investire convintamente sull’idea del cinema all’aperto. Essa si rivelò un grande successo tra il pubblico fidentino: non a caso venne riproposta di anno in anno senza soluzioni di continuità.
Ora, non può essere certamente una coincidenza che una rassegna seguita e apprezzata da molti cittadini non possa proseguire dopo la vittoria del centrodestra.
Siamo quindi costretti a pensare che l’assessore Lina Callegari e i suoi colleghi di Giunta non siano appassionati di cinema. Il problema è che, a quanto abbiamo visto, essi non sembrano avere a cuore neppire le sorti di musica, danza e teatro. Insomma l’arte e la cultura, in generale, non trovano molti estimatori presso gli attuali amministratori di Fidenza.
Tale atteggiamento ci indigna e ci preoccupa luogo perché contrasta con la lunga storia e la profonda dignità culturale rappresentate dalla nostra città.
Per questo ci auguriamo che l’attuale Amministrazione sappia giustificare i tagli che sta apportando al settore cultura del Comune in modo miope ed irresponsabile per mere esigenze di bilancio e che sia in grado, molto presto, di invertire la rotta e di tornare ad investire su di esso come è sempre stato fatto nella nostra città.
Purtroppo, però, le lodevoli iniziative andrebbero valorizzate quando le si ha a disposizione: speriamo che a ciò che si sta togliendo oggi, il centrodestra possa contrapporre domani alternative all’altezza.

Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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giu 152010
 

Come se non bastassero le sciagurate previsioni di bilancio adottate dall’attuale Amministrazione comunale di centrodestra, ora ci si è messo pure il Governo nazionale, anch’esso di centrodestra, a tentare di affossare il Comune di Fidenza.
Ne avremmo avuto abbastanza dell’aumento della pressione fiscale locale, vedi la Tarsu nelle frazioni, e della generale inadeguatezza delle scelte compiute dalla Giunta Cantini nel sostenere le fasce più deboli della cittadinanza di fronte alla grave crisi economica che stiamo attraversando. Invece ora siamo costretti ad assistere anche ai tagli indiscriminati decisi dal Governo Berlusconi nella manovra correttiva approvata di recente, la quale avrà ricadute molto negative sulla vita quotidiana dei cittadini di Fidenza. Agli enti locali, ma in particolare ai Comuni, verranno sottratti nei prossimi due anni ben 4 miliardi di euro. Avviene così che proprio nel momento in cui i cittadini cercheranno sostegno presso il primo ente pubblico a cui viene naturale rivolgersi in casi di difficoltà, ecco che i Comuni avranno scarsissime risorse per aiutare il tessuto sociale ed economico del proprio territorio a risollevarsi, se non a sopravvivere. Ogni categoria, ogni professione, ogni settore soffrirà di questi tagli che consideriamo assolutamente arbitrari: la pagheranno sulla loro pelle i lavoratori come gli studenti, i pensionati come le imprese; mancheranno inoltre i soldi per garantire la sicurezza, per migliorare le infrastrutture, per incrementare i servizi sociali e per salvaguardare le scuole e l’istruzione pubblica. Il Comune avrà le casse vuote, se non si farà qualcosa per correre ai ripari.
Noi del Partito Democratico, in tempi non sospetti, abbiamo chiesto la revisione del patto di stabilità interno affinché gli enti locali potessero sbloccare le risorse che hanno a disposizione per incrementare gli investimenti e mantenere il livello dei servizi erogati. Non siamo stati ascoltati. È così che il Governo centrale ha cancellato i grandi sforzi compiuti negli anni scorsi dalle Amministrazioni virtuose di centrosinistra che hanno rispettato i patti  e hanno mantenuto in ordine i propri bilanci. Oggi tutto ciò non conta più nulla, a tutti i Comuni viene chiesto indistintamente di tirare la cinghia. Anche l’ottimo lavoro nel reperire e convogliare risorse verso la nostra città svolto negli ultimi anni dagli enti sovraordinati, la Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Parma nella persona del presidente Vincenzo Bernazzoli a cui va la nostra riconoscenza, è stato mandato in fumo dalla furia taglieggiatrice del Governo Berlusconi.
Nutriamo però ancora la speranza che la Giunta del sindaco Cantini voglia aprire gli occhi e andare al di là delle divisioni politiche. A nostro parere, questo non è il momento di far prevalere gli interessi della propria fazione e di difendere a spada tratta delle scelte sbagliate anche se decise da un Governo “amico”. Questo è il momento di limitare i danni rispetto a tali scelte fatte, che vanno contro gli interessi della nostra città.
Siamo disponibili a rimboccarci le maniche e a dare il nostro contributo con proposte serie che contribuiscano a sviluppare nuove politiche sociali per andare incontro alle esigenze più concrete dei cittadini. Aspettiamo che questa nostra apertura venga accolta dalla maggioranza di centrodestra come un’ottima occasione di confronto e di dibattito nelle sedi istituzionali dove sono rappresentati tutti i fidentini: il Consiglio comunale e le sue commissioni.

Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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giu 042010
 

La giunta capeggiata da Mario Cantini, composta da sette assessori impauriti e da un fantomatico Agente per la Famiglia si è arroccata nel palazzo comunale e da lì si difende strenuamente sparando a vista su chi tenta di dare un’occhiata o addirittura di fare domande. Non sanno più cosa inventarsi pur di non ammettere che i cittadini sono stanchi della loro incapacità e della loro inconsistenza.
Loro, che si presentavano come diversi, lontani dai giochi di potere, ai loro amici, danno delle Agenzie inutili per 10 mila euro all’anno, poi alzano le tasse sui rifiuti ai cittadini delle frazioni, non danno la scuola a tutti i bambini, tagliano la spesa sociale, aumentano le tariffe di molti servizi. Che bella politica!
Per fortuna noi del Partito Democratico non viviamo nel palazzo giorno e notte. Ci ritroviamo spesso a riflettere su come costruire un futuro più sereno e più prospero per la nostra città, e lo facciamo nel migliore dei modi parlando e ascoltando la gente. L’onore e l’onere di governare lo lasciamo a chi si è sempre ritenuto il migliore perché non ha mai dovuto dimostrare nulla a nessuno.
Nel frattempo osserviamo, commentiamo e leggiamo con particolare gusto le risposte che ci forniscono ogni qual volta abbiamo qualcosa da dire e da criticare. Le risposte sono sempre le stesse, come ascoltare un disco rotto: è sempre soltanto colpa degli altri, dell’eredità della sinistra e di chissà chi altro.
È troppo facile intimare di tacere a chi è all’opposizione solo perché dice cose scomode. Per l’ennesima volta non sono in grado di citare un’idea, un progetto, una visione della città. Rimandano sempre il momento del rendiconto alla città del lavoro svolto perchè sanno bene che sarà molto vicino allo zero. Risparmiare è importante, ma questa Amministrazione sta tagliando prima di tutto il futuro di Fidenza: scuola, cultura, sociale, sport, investimenti: tutti settori con il segno meno.
Che Fidenza non venga governata, ma sia stata lasciata andare alla deriva per dodici lunghi mesi, è evidente a tutti. I problemi che c’erano si sono acuiti e ad essi se ne sono aggiunti di nuovi.
Nessun investimento, nessuna innovazione, nessun progetto importante per rilanciare l’economia e il commercio. Solo nove persone spaesate, lontane dalla realtà fidentina, spesso teleguidate, asserragliate nel palazzo municipale. E’ vero, un anno fa abbiamo perso le elezioni amministrative.
Se andiamo avanti così quelle elezioni non le avrà perse solo il centrosinistra ma tutta la città di Fidenza.
E i fidentini non se lo meritano.

Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

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mag 262010
 

“Dopo un anno non ho visto alcun segnale di discontinuità con il passato da parte dell’attuale Amministrazione”. Stavolta non è stata colpa nostra, noi del Partito Democratico non c’entriamo: queste parole le ha scritte in una lettera Antonio Belforti, le abbiamo lette sul maggiore quotidiano locale e nessuno dell’opposizione ci ha messo lo zampino.
Belforti ha fatto tutto da solo, dimostrando di avere buon senso e onestà intellettuale, dato che per la sua storia politica non è certamente uno che dovrebbe avere qualche rimpianto delle passate Amministrazioni di centrosinistra.
Anzi, proprio lui, oggi militante del Pdl, ma fin dal 1995 uomo di spicco di Forza Italia di cui fu anche coordinatore e candidato sindaco, dovrebbe essere il primo a credere negli slogan del “voltare pagina” tanto cari al centrodestra.
E invece, come per tanti altri, anche per Belforti l’illusione dopo neanche dodici mesi è svanita: anche i più convinti sostenitori del centrodestra vedono ormai quello che vediamo noi, insieme alla stragrande maggioranza dei fidentini.
Perciò, una volta per tutte, facciamo notare al sindaco Cantini che non è il PD a lamentarsi a priori e per partito preso, non è solo l’opposizione a lamentarsi a causa della comprovata inefficienza e inadeguatezza di chi governa Fidenza: ma tutti i fidentini si sentono spaesati.
La lettera aperta che Belforti ha inviato alla stampa locale non fa che confermare ciò che andiamo denunciando da un anno a questa parte: l’assenza totale di una visione complessiva che inquadri i vari progetti in uno sviluppo coerente della città, l’immobilismo su questioni strategiche da tempo sul tavolo e lontane dall’essere affrontate con serietà, l’incapacità di proporre iniziative nuove almeno all’altezza con quanto fatto negli anni precedenti, il ricorso a soluzioni che gravano pesantemente sui cittadini per risolvere problemi di entrate insufficienti nei bilanci comunali.
Sono proprio quelle mani messe nelle tasche dei cittadini attraverso l’aumento sconsiderato della Tarsu, la tassa sui rifiuti, che scandalizzano buona parte dei sostenitori del centrodestra che si sentono giustamente traditi.
Noi abbiamo denunciato per tempo questo sopruso e, per non istigare il vice-sindaco Tanzi a riempire la stampa locale di altre cifre che solo lui è in grado di interpretare, lasciamo ai cittadini, in particolare quelli delle frazioni, il responso definitivo una volta che avranno ricevuto le bollette e saranno costretti a pagarle se non vorranno trovarsi gli esattori comunali, o forse Tanzi in persona, che bussano alla loro porta.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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mag 202010
 
rifiuti1

Che a Stefano Tanzi piacesse dare i numeri lo avevo intuito, ma che per giustificare la decisione della Giunta di innalzare la tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu) arrivasse a rivalutare la figura del ministro del centrosinistra Visco non me lo sarei mai aspettato.
Al di là di questa piccola soddisfazione personale, che comunque non è poca cosa in ricordo delle lunghe ore che da consigliere di minoranza Tanzi ha passato sui banchi del nostro Consiglio comunale per denunciare proprio le politiche fiscali di Visco che oggi elegge a suo mentore, la risposta del Professore al Bilancio non mi soddisfa e mi amareggia.
Non è per nulla soddisfacente la sua arrogante valutazione delle mie capacità di tributarista, che poco importano ai cittadini, né la sua filosofia confuciana del fisco, che è ancora meno intrigante.
Ritengo che questi siano soltanto noiosi espedienti per aggirare la questione: la tassa sui rifiuti, dopo che per anni non è stata toccata dal centrosinistra e anzi è stata anche ridotta nel 2008, improvvisamente con la nuova Giunta subisce rialzi fino al 40%.
E questo colpisce eccome le famiglie, per quanto Tanzi si affatichi invano a cercare di dimostrare il contrario.
Ciò che è tutto da dimostrare, invece, è che tale aumento serva a finanziare realmente un miglioramento dei servizi piuttosto che essere una copertura per dei mancati ricavi di bilancio.
Mi amareggia, infine, che il quasi-sindaco Tanzi si permetta di trattare tutti i cittadini di Fidenza, senza distinzione, come disonesti truffatori del fisco da educare a suon di ispezioni a campione.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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mag 192010
 
viaberenini1

L’attuale Amministrazione ha già dimostrato ampiamente, in questo primo anno di governo, di non capirci molto di viabilità: nel migliore dei casi ha deciso di lasciare tutto come prima, senza toccare nulla, rimangiandosi in fretta i proclami sulla rivoluzione del traffico cittadino, previa eliminazione delle rotonde, che abbiamo sentito pronunciare in campagna elettorale.
Certe volte però gli amministratori del Comune di Fidenza sono stati costretti a fare qualcosa, e qui è cascato l’asino. Esempio perfetto è via Berenini, strada centrale e importantissima soprattutto per la massiccia presenza di esercizi commerciali. Dopo la riqualificazione eseguita nei mesi scorsi ne era stata annunciata la pedonalizzazione, in un secondo tempo si era parlato di includerla nella zona a traffico limitato come buona parte del centro storico. Ufficialmente, però, nessuna delibera in merito è ancora stata adottata e i cittadini che abitano o operano nella zona sono ormai spazientiti dall’attesa di avere qualche informazione più chiara dal Comune. Essi hanno cercato qualche risposta dal sindaco e dagli assessori competenti, ma nessuno di loro ha mai risposto né si è mai degnato di riceverli.
Nel frattempo gli automobilisti continuano a transitare sul tratto di via Berenini che va dall’ex Cinema Corso al palazzo delle Orsoline senza curarsi dei cartelli esposti, d’altronde anche questi sono decisamente poco chiari. Temiamo che a monte di tutta questa vicenda, ad essere poco chiare siano soprattutto le idee degli amministratori del centrodestra su come gestire la viabilità di una delle vie più importanti di Fidenza. Pedonalizzazione, zona a traffico limitato o altre soluzioni, non è questo il punto: ciò che chiediamo è che l’Amministrazione faccia chiarezza una volta per tutte e lo comunichi al più presto ai residenti e ai commercianti della zona.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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mag 182010
 
rifiuti2

Con grande rammarico siamo oggi costretti a constatare che quanto da noi denunciato nel dicembre scorso in occasione della discussione del primo bilancio licenziato dall’attuale Amministrazione di destra fosse perfettamente corrispondente alla realtà. Dopo aver costruito un bilancio “lungimirante” su entrate fantasmagoriche legate a ipotetiche cessioni di immobili, una delle prime operazioni concrete effettuate dagli attuali amministratori è stata quella di mettere le mani in tasca ai fidentini senza troppi scrupoli, aumentando la tassa rifiuti ed eliminando alcune esenzioni e riduzioni da cui i cittadini avrebbero certamente potuto trarre notevoli benefici.
In particolare, l’aumento della tassa sui rifiuti andrà a colpire tutti i cittadini indistintamente e in modo pesante, attraverso un’operazione disperata allo scopo di fare cassa che non trova alcuna giustificazione o supporto in eventuali benefici reali o miglioramenti del servizio. Tale aumento appare spropositato soprattutto per gli abitanti delle nostre campagne, i quali vedranno salire il loro contributo alla Tarsu anche del 40%. Che dire? Non un bell’aiuto alle famiglie in questo tempo di crisi economica. Il danno per i cittadini delle frazioni sarà molto più alto rispetto a chi abita in città, visto che le famiglie in questione risiedono principalmente in zone naturalmente svantaggiate e meno servite dai servizi comunali. Oltre a ciò esse costituiscono una tipologia di utenza per la quale proprio alcuni rifiuti (ad esempio, l’organico) vengono prodotti in minima parte, alleggerendo notevolmente i costi del relativo smaltimento. Ma nonostante tutto ciò, che il buon senso dovrebbe spingere a considerare buone ragioni per diminuire la Tarsu almeno alle famiglie delle frazioni, la tassa è stata aumentata di punto in bianco per tutti, e non di poco.
Come se non bastasse, questi cittadini già vessati dalla nuova super-Tarsu hanno ricevuto lettere dal Comune con cui, in modo non troppo cortese e con scadenze perentorie, veniva loro intimato di presentarsi presso gli uffici competenti con la planimetria delle loro proprietà affinché fosse effettuata una verifica della superficie da loro dichiarata ai fini della tassa sullo smaltimento dei rifiuti. Ci pare un modo poco corretto di rivolgersi ai cittadini sia nella forma che nella sostanza.
Anni di governo di centrosinistra avevano fatto sì che la tassa rifiuti fosse tra le più basse della provincia di Parma in presenza di uno dei primi servizi di raccolta differenziati della Regione per qualità, sicuramente tra i più innovativi e efficaci. Tanto efficace che spesso l’amministrazione precedente di Fidenza è stata premiata a livello nazionale – anche recentemente – nel più totale silenzio di questa Amministrazione. E’ bene ricordarlo che tali servizi hanno portato nel 2008 addirittura alla riduzione del 3% della tassa rifiuti per tutte le famiglie di Fidenza e nel 2009 tale tassa era rimasta invariata anche in previsione della imminente crisi economica. Poi Fidenza ha voltato pagina.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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