lug 232009
 

Premesso che

- la Legge Regionale “Bastico” n.12/2003 attribuisce agli enti locali la competenza in materia di rete scolastica e offerta formativa territoriale;
- la Regione esercita tale competenza di concerto con gli Enti Locali, come confermato dalla recente sentenza della Corte Costituzionale n. 200 del 24.06.2009;
- la citata L.R. (art. 45, comma 11) attribuisce alle Province la funzione di coordinamento, attraverso l’istituzione della Conferenza di Coordinamento Provinciale;
- la Conferenza suddetta, durante la trascorsa Amministrazione, ha ritenuto l’area geografica del Distretto socio-sanitario l’ambito ottimale di suddivisione del territorio provinciale, ai fini dell’individuazione dei bisogni scolastici territoriali;
- il Comune di Fidenza è capofila di Distretto;
- la Legge n. 133/2008 modifica l’ordinamento scolastico relativamente al I° ciclo già a partire dal prossimo anno 2009-2010, mentre si rinvia all’anno successivo 2010-2011 l’attuazione della riforma del secondo ciclo (comunicato del Ministero dell’Istruzione 11-12-2008);
- essendo già stati determinati i regolamenti relativi agli indirizzi di licei, istituti tecnici e professionali, in tempi brevi gli Enti Locali saranno chiamati a ridefinire le situazioni territoriali al riguardo.

Considerato che 

a) la popolazione scolastica del Distretto è in aumento;
b) da più parti si ritiene opportuno decongestionare le scuole di Parma, migliorando l’offerta degli altri poli scolastici provinciali ed incrementandone l’accessibilità mediante il trasporto pubblico;
c) la riforma in atto avrà ricadute sugli Enti Locali chiamati a colmare i vuoti lasciati dallo Stato (ad esempio in materia di integrazione scolastica);
d) in Provincia di Parma saranno tagliati 132 posti di insegnante e 76 di personale Ata.

Il Consiglio Comunale impegna l’Amministrazione a 

- mantenere l’attuale numero di dirigenze e potenziare il ruolo di Fidenza secondo polo scolastico provinciale, mediante rapporti sinergici con Provincia, Istituzioni Scolastiche, enti formativi, organizzazioni imprenditoriali e del terzo settore;
- adeguare l’offerta formativa ai bisogni del territorio in relazione al suo sviluppo socio-produttivo, avendo come obiettivi fondamentali il diritto allo studio per tutti, l’integrazione degli alunni disabili, la lotta alla dispersione, la prevenzione del disagio, l’educazione alla cittadinanza attiva;
- riguardo l’integrazione degli alunni con disabilità, salvaguardare i diritti soggettivi dei minori sanciti dalla L.104/1992, confermando gli insegnanti di sostegno e ottimizzando la distribuzione della spesa per il personale educativo assistenziale di competenza comunale;

relativamente al primo ciclo: 

- procedere anche a livello comunale per rendere possibile la naturale evoluzione verso gli Istituti Comprensivi, predisponendo anche un piano di edilizia scolastica che la renda fattibile;
- proseguire la politica dell’accordo tra tutte le Scuole dell’Infanzia del territorio comunale riguardo all’Iscrizione unica;
- proseguire nell’attenzione al coordinamento pedagogico; 

relativamente al secondo ciclo: 

- valutare l’opportunità di istituire nuovi indirizzi scolastici e, se del caso, modificare gli attuali, nell’ambito di quanto consentito dai regolamenti recentemente emanati dal MIUR;
- mantenere a Fidenza, per le sue caratteristiche centrali rispetto ad un bacino anche interprovinciale, la massima differenziazione dell’offerta formativa, al fine di dare risposta alle esigenze dell’utenza, alla richiesta occupazionale del territorio e garantire ai giovani le migliori opportunità formative;
- in particolare, mantenere a Fidenza indirizzi di Istruzione professionale per incontrare una fascia di utenza già oggi esistente, e costretta ora a rivolgersi agli Istituti di Parma o a collocarsi con difficoltà in altri indirizzi scolastici;
- operare, in tale direzione,affinché sia riconosciuto il ruolo di Fidenza nel Polo agro-alimentare;
- mantenere l’indirizzo di Liceo Scientifico Tecnologico salvaguardando le peculiarità di questo modello didattico, basato su una forte accentuazione della cultura scientifica e della pratica di laboratorio;
- mantenere il corso di Liceo classico, sollecitando ognuna delle Istituzioni coinvolte a fare quanto di propria competenza per rendere meno precaria la continuità dell’esperienza.
- affrontare, in sinergia con la Provincia, relativamente alla scuola secondaria, il tema dell’edilizia scolastica che deve essere adeguata alle attuali e future esigenze, pur in una logica di gestione ottimale delle risorse esistenti;
- sempre in sinergia con la Provincia di Parma, che ne ha la competenza, intervenire sul sistema dei trasporti pubblici, affinché tutti i servizi pubblici del Distretto di Fidenza, quelli scolastici del secondo ciclo come quelli socio-sanitari, siano meglio raggiungibili senza dover ricorrere a corse ‘speciali’ a parziale carico dei Comuni.

Gruppo Consigliare PD
segreteria@pdfidenza.it

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lug 202009
 

Premesso

- Che in data 15-07-2009 è apparsa la notizia sul quotidiano “La Stampa” che nel territorio a Nord di Fidenza potrebbe essere realizzata nel prossimo futuro una centrale nucleare;

- Che il Ministro Scajola ha dichiarato che il governo sarebbe disposto a procedere anche contro il parere degli Enti Locali e delle popolazioni coinvolte;

preso atto

- Delle dichiarazioni al riguardo del Presidente della Provincia di Parma dr. Vincenzo Bernazzoli e dell’interrogazione parlamentare dei senatori Soliani, Della Seta, Pignedoli e Mercatali al Ministro dello Sviluppo Economico e al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

considerato

- Che la nostra zona vanta produzioni agroalimentari di eccellenza, gravemente danneggiate nel caso suddetto;
- Che il nostro territorio ospita già a Caorso una centrale nucleare dismessa dove sono stoccate le scorie radioattive ancora da smaltire;

considerato inoltre

- che i principi del federalismo sanciti dal titolo V° della Costituzione Italiana postulano il pieno rispetto dell’autonomia degli enti locali e il principio di sussidiarietà;
- l’art. 42 (Attribuzioni dei consigli) del D.L. 18-8-2000 n.267 (TUEL) sancisce: al comma 1 che “il Consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo”, al comma 2 che “il Consiglio ha competenza… riguardo piani territoriali e urbanistici”, al comma 3 che “il Consiglio, nei modi disciplinati dallo Statuto, partecipa altresì alla definizione, all’adeguamento e alla verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco o del Presidente della Provincia e dei singoli assessori”
- gli art. 1 (il Comune)-2 (fini politici generali) -3 (cooperazione con altri ordinamenti) -4 (metodo di amministrazione) -8 (funzioni del Consiglio Comunale) dello Statuto Comunale;
- l’art. 34 (Mozioni e ordini del giorno) comma 1 e art. 9 (Deposito e consultazione dei documenti) comma 1 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;

si propone al Consiglio Comunale

di deliberare che in tutti gli atti di sua competenza, di programmazione o presa d’atto, si esprimerà contro l’accoglimento di una centrale nucleare nel territorio di Fidenza, pur consapevole del non vincolo essendo la materia di competenza dello Stato.

Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico
segreteria@pdfidenza.it

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lug 202009
 

Il sottoscritto Enrico Montanari, capogruppo del PD

Premesso

-che in data 17-7-2009 ignoti vandali hanno danneggiato col fuoco alcune lapidi, come già avvenuto nel 2007;
-che simili fatti hanno riguardato nel passato i chioschi antistanti l’ingresso del cimitero;

considerato

-che tali atti offendono il sentimento comune violando la sacralità del luogo, per gli affetti che ci legano ai nostri morti;
-che l’amministrazione non può essere incolpata di mancata vigilanza ed è anzi parte lesa, trattandosi di reati veri e propri e non di malfunzionamento della macchina comunale, come già avvenuto per le note vicende riguardanti la precedente società appaltatrice dei servizi cimiteriali;

interpella

l’assessore delegato riguardo le misure che intende intraprendere per contrastare i fatti in oggetto, in particolare se non ritenga indispensabile predisporre un sistema di videosorveglianza.

E’ richiesta cortesemente risposta scritta.

Enrico Montanari
emontanari@pdfidenza.it

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lug 202009
 

Il sottoscritto Enrico Montanari, capogruppo consiliare PD

Premesso

- Che la G.C. con delibera n.111 del 12 giugno 2008 “servizio di assistenza domiciliare e centro diurno. Approvazione fasce ISEE” stabiliva i criteri per la contribuzione a carico degli utenti del SAD e Centro Diurno Assistenziale nella modalità definita “soglie ISEE” e “tabella dei servizi e relative quote di contribuzione”;
- Che le fasce di reddito contemplate sono sei;
- Che “il percepimento dell’assegno di accompagnamento comporta il passaggio automatico dell’utente del servizio alla fascia superiore”, sebbene detto assegno non sia una prestazione collegabile all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) ai sensi del D.L. n. 109 del 31-3-98;
- Che ciò causa un aggravio di spesa in famiglie con situazioni di grave disagio, che spesso devono ricorrere a prestazioni assistenziali non documentabili;
- Che il Decreto Legge 21-05-2008 del governo Berlusconi abolendo l’ICI sulla prima casa ha costretto i comuni a reperire urgentemente risorse per tamponare i mancati introiti, come ha fatto la G.C. di Fidenza con la delibera 111/2008;

Interpella la Giunta

- riguardo il numero di utenti coinvolti nonché l’ammontare del gettito così ottenuto;
- se non sia opportuno reperire questi fondi con altre modalità, sopprimendo  contestualmente la disposizione per cui chi gode di assegno di accompagnamento passa alla fascia ISEE superiore.

Ringraziando per l’attenzione, porgo ossequi.

Si richiede cortesemente risposta scritta.

Enrico Montanari
emontanari@pdfidenza.it

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