Quanti di noi sono passati per la scuola di Santa Margherita a vedere la splendida mostra di oggetti contadini che il maestro Gainotti ha con pazienza e passione accumulato negli anni. Quanti di noi hanno sentito il maestro illustrare modi d’uso e sopratutto i nomi degli attrezzi, prima in dialetto borghigiano e poi in italiano.
Quanti fidentini e abitanti della frazione di Santa Margherita ancora oggi possono dire: io ho frequentato quelle scuole.
Quanti fidentini ricordano che una volta nella scuola c’era il seggio per votare.
Quanti ricordano che proprio sopra Santa Margherita e sopra quella scuola i bombardieri che hanno ferito Fidenza durante la guerra iniziavano a virare per tornare indietro e colpire ancora la nosta città.
Tantissimi ed ognuno ha tenuto nel cuore un ricordo, un’esperienza,un pezzo di storia della nostra città e delle sue frazioni. Un pezzo importante della fidentinità che ognuno di noi ha dentro e che vorrebbe raccontare e trasmettere ai propri figli ma non solo. Anche a coloro che non conoscono queste storie, anche a coloro che a Fidenza sono arrivati da poco. Insomma farne un patrimonio comune anche di tradizioni, che possa ricordare, unire e far crescere.
Credo che a nessun fidentino, ancora meno se abitante a Santa Margherita o Pieve Cusignano, sia mai balenato per la testa il pensiero di poter abbattere quella scuola, venderla