Come ampiamente prevedibile, Cantini ha annunciato che revocherà le deleghe a Giuseppe Comerci, ed al suo posto inserirà Giuseppe Pantano, ex Consigliere Comunale di Parma, protagonista della disastrosa amministrazione Vignali, nonché braccio destro di Luigi Giuseppe Villani.
La cosa che più fa male a Fidenza e alle sue tradizioni politiche è che, appena uscito il comunicato in cui il PdL parmense chiedeva l’immediata sostituzione di Comerci ed un rimpasto di deleghe fra gli assessori, Cantini ha per l’ennesima volta eseguito senza fiatare, dimostrandosi sempre più asservito al PdL di Parma, incapace di intraprendere decisioni autonome.
E’ triste, umiliante e preoccupante vedere come gli ordini da Parma oltre che perentori sono anche dettagliati e circostanziati al punto di definire chi entra, chi esce ma anche come e perchè si devono distribuire le deleghe all’interno della giunta.
Di questo passo ci spediranno direttamente le delibere già fatte e votate? La storia del suo civismo è durata un attimo, schiacciata dalla scarsa propensione al governo e da un eccessivo attaccamento alla poltrona che lo porta ad eseguire qualsiasi ordine pur di restare al suo posto.
Nel mentre il Popolo delle Libertà fidentino tace, dimostrando anch’esso una completa dipendenza dai vertici provinciali, la totale mancanza di iniziativa locale, limitandosi, come il sindaco Cantini, ad annuire ed eseguire le direttive provenienti dai livelli superiori. La Lega Nord è invisibile ed impalpabile, pur essendo evidentemente turbata dai giochi di potere organici al resto della maggioranza si limita ad osservare. In tutto ciò chi ci rimette sono sicuramente i cittadini di Fidenza, sempre meno rappresentati all’interno della Giunta e sempre più trascurati da un’amministrazione che guarda solo ai propri comodi e che non pensa minimamente ai problemi dei cittadini. Fidenza è stanca di questa amministrazione telecomandata da Parma, non vuole che la nostra città sia governata dalla stessa gente che ha mandato Parma sull’orlo della rovina e davanti ai giudici, lavandosene poi le mani e dichiarando la sua estraneità ai fatti, trasformando il nome di Parma in esempio di cattiva amministrazione.
Partito Democratico di Fidenza
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