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ott 022012
 
ott2012

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 Posted by at 6:35
set 122012
 
cartaintenti

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L’Italia ce la farà se ce la faranno gli italiani. Se il paese che lavora, o che un lavoro lo cerca, che studia, che misura le spese, che dedica del tempo al bene comune, che osserva le regole e ha rispetto di sé, troverà un motivo di fiducia e di speranza.

L’Italia perderà se abbandonerà l’Europa e si rifugerà nel suo spirito corporativo, se prevarrà l’interesse del più ricco o del più arrogante. Se speranza e riscatto non saranno il capitale di un popolo ma scialuppe solo per i furbi e i meno innocenti.

Questa Carta d’Intenti vuole descrivere l’Italia che ce la può fare, che ce la può fare ricostruendo basi etiche e di efficienza economica; che ce la può fare con uno sforzo comune in cui chi ha di più dà di più.

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 Posted by at 6:15
lug 222012
 
spina

La nota di folklore più interessante della politica fidentina delle ultime settimane è stata sicuramente data dal comunicato dei capigruppo Bernazzoli, M.A. Toscani e Cavalli, che si sono cimentati nel descrivere tutte le splendide azioni compiute dalla giunta Cantini in questi 3 anni, “truccando” gran parte dei risultati, e dimenticandosi di tutti gli aumenti dei costi dei servizi alla persona che la loro amministrazione ha deciso, delle tasse aumentate (Tarsu rifiuti 2010 +3%), dei progetti incompiuti, della situazione della scuola materna e dei bimbi senza posto, dello sport reso a pagamento per ragazzini, per non parlare della sopresa IMU che ci riserveranno.
Ormai non si capisce più quali siano le parti in gioco, ma l’unica cosa certa è che in questa situazione ci rimettono solo i fidentini. Cantini, teoricamente alla guida della coalizione, non riesce più a tenere le redini della situazione ed ormai assistiamo quotidianamente a scaramucce da bettola tra lui e membri della propria giunta o del consiglio comunale.
I programmi di sviluppo della città, se mai questi signori ne avessero avuto in testa uno, sono completamente saltati, in quanto ogni singola decisione viene presa in base ai capricci dei singoli, senza alcuna strategia.
Il fatto è che nell’affannosa e disperata ricerca di fare cassa oltre a colpire i fidentini nella tasche, stanno svendendo anche il verde pubblico dei quartieri di Fidenza per far costruire case.

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 Posted by at 14:14
giu 052012
 
rodari

«Secondo i nostri calcoli, ci risulta che ad oggi i bambini esclusi dalla scuola dell’infanzia sarebbero 23 per la scuola statale e altrettanti per la scuola paritaria, una somma vicina ai 50 bambini». Lo affermano i consiglieri comunali del Pd Davide Malvisi e Rita Sartori, che si rivolgono, attraverso un’interrogazione che dovrebbe essere affrontata nel Consiglio di domani, direttamente al sindaco Cantini.
«Già l’8 aprile scorso aggiungono Malvisi e la Sartori segnalavamo all’amministrazione che la lista d’iscrizione per la scuola dell’infanzia presentava, per l’anno 2012-2013, un esubero di circa 80 bambini. Il 13 aprile Cantini comunicava che nei primi giorni di quel mese aveva formalizzato una richiesta all’Ufficio scolastico provinciale per l’istituzione di due nuove sezioni di scuola dell’infanzia statale, a partire dall’anno 2012-2013, all’interno della scuola elementare De Amicis e dell’edificio scolastico di Lodesana.
Infine il sindaco comunicava che il Comune avrebbe sostenuto con un contributo economico l’intervento alla scuola dell’infanzia Don Sagliani a Castione (unica disponibile e unica soluzione praticabile in tempi rapidi) finalizzata all’aumento dei posti». Non tutto, però, secondo i due esponenti democratici, è andato come previsto o come annunciato.

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 Posted by at 19:03
giu 052012
 
torrenovi

Cogliamo e condividiamo con grande soddisfazione l’ iniziativa proposta  da Francesca Gambarini, che ha deciso di devolvere il proprio emolumento (stipendio) mensile da Presidente del Consiglio Comunale, da qui a fine mandato, alle popolazioni coinvolte nel disastroso terremoto che ha colpito l’ Emilia.
E’ infatti fondamentale che in queste occasioni il mondo politico ed amministrativo sia il primo a mettersi in moto con tutti i mezzi a disposizione.
Anche il Partito Democratico di Fidenza aderisce ben volentieri a questa lodevole iniziativa, e dal mese di giugno, i consiglieri del PD  rinunceranno all’emolumento loro riconosciuto. Chiediamo che venga costituito un unico fondo comunale, aperto anche a tutti i cittadini che vi vorranno aderire.
Dando per scontato che il Presidente del Consiglio abbia condiviso tale iniziativa con il Sindaco e con i compagni di Giunta, siamo certi che anche loro aderiranno favorevolmente a questa nobile causa congiuntamente a tutti i Consiglieri.
Pur credendo  che il volontariato e la beneficenza debbano essere atti  compiuti per puro spirito di sensibilità personale,  in modo sobrio e disinteressato, capiamo la necessità della signora Gambarini di voler essere il volto simbolo di questa campagna.
Sarebbe stato  più opportuno condividere l’ iniziativa insieme, maggioranza e minoranza, nel corso del prossimo Consiglio Comunale che si terrà mercoledì 6 giugno, ma è in momenti come questi che  personalismi e polemiche devono essere accantonate per lasciare spazio al bene della collettività.

Partito Democratico di Fidenza
segreteria@pdfidenza.it

 Posted by at 18:49
giu 012012
 

Il PdL di Fidenza, come d’abitudine, non perde occasione per sfoderare tutta la sua ipocrisia; solo dopo i risultati elettorali di Parma, nei quali hanno raccolto una percentuale da interesse bancario (4%), i berlusconiani di Fidenza si sono accorti di dover ascoltare i cittadini.
Pur apprezzando il loro comunicato, infarcito di buoni propositi e fioretti per il futuro, non possiamo far a meno di chiedere al PdL locale il motivo per cui si è svegliato solo ora, dopo 3 anni di amministrazione.
Dal 2009 ad oggi il partito di centrodestra fidentino non ha fatto altro che ostacolare l’opera amministrativa della città, assumendo un atteggiamento autoreferenziale e completamente sordo ai problemi dei cittadini.
Invece di pensare ai temi per lo sviluppo della città come: il sottopasso di via Mascagni per completare l’anello della viabiltà interna della città, la riqualificazione dell’area “Nuovi Terragli” che comprende l’importante riqualificazione del Foro Boario e l’attuazione della nuova sede per la scuola Solari, lo Sportello Unico per le Imprese che favorisce il mondo imprenditoriale a cui hanno votato contro, le sole preoccupazioni degli ex forzisti fidentini sono state le lotte intestine e la spartizione di ruoli dirigenziali e politici.

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 Posted by at 15:19
mag 132012
 
imu

Fermiamoci e riflettiamo.
Partiamo dal presupposto che non possiamo oltrepassare il limite di una corretta tassazione. Non possiamo passare il limite sopportabile per le famiglie che sono già colpite a vario modo dalla stretta economica e dall’imposizione fiscale.
Tutto sarà anche giusto e corretto ma, quando è troppo, occorre che chi ne ha il potere intervenga e si assuma la responsabilità di decidere di dare il proprio sostegno alle famiglie della sua città.
Questo l’appello che ci sentiamo di fare al Sindaco Cantini che nelle prossime settimane/mesi dovrà decidere come comportarsi con l’IMU da applicare alle case dei fidentini. Sappiamo che la possibilità di limitare la tassazione sulla casa a livello locale  è possibile, basta solo volerlo. I fidentini sono già stati colpiti dalla decisione del Sindaco di aumentare le tariffe dei servizi comunali essenziali e dell’Irpef comunale.
Per servizi intendiamo i costi per la scuola, gli asili, i pulmini, le mense, i servizi sociali. Quando diciamo Irpef parliamo della busta paga più leggera. Vale a dire la carne viva delle famiglie. Ora che si deve decidere quanto tassare la casa facciamo la nostra proposta: per la prima casa applicare l’aliquota minima concessa dalla legge.
Seconda casa e tutte le altre attività, applicare un’aliquota che porti a pagare la stessa cifra di oggi. Si può fare, basta volerlo.

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 Posted by at 12:29
mag 072012
 

“La natura s’ingegna a imitare l’arte” Ovidio (simulaverat artem ingegno natura suo. Metamorfosi III. 158-9).

Si deve a Benedetto Croce la prima legge italiana a tutela del paesaggio presentata nel 1920 quando era Ministro della Pubblica Istruzione del governo Nitti (la legge fu poi approvata dopo alcuni anni nel 22 alcuni mesi prima l’avvento del fascismo). Si ebbe poi la legge Bottai nel 1939 durante il fascismo, per giungere poi all’art. 9 della nostra Costituzione che a sua volta si rifà all’art. 150 della Costituzione della Repubblica di Weimar del 1919 (La Pira lo fece tradurre e distribuire ai padri costituenti). La proposta fu presentata all’Assemblea Costituente da Concetto Marchesi (PCI) e Aldo Moro. La tutela del paesaggio è sancita dall’art. 9 della nostra Costituzione in quanto il paesaggio è considerato un bene collettivo (“l’Italia tutela il paesaggio e il patrimonio artistico della Nazione”); Ruskin (fondatore del movimento europeo a difesa del paesaggio-1862 ) lo definiva “il volto amato della patria” e aggiungeva “il mondo non può diventare tutto un’officina…come si andrà imparando l’arte della vita, si troverà alla fine che tutte le cose belle sono anche necessarie”.  In sintonia il Presidente Einaudi nel luglio del 1954 affermava (“In difesa dei monumenti e del paesaggio”):  “Questa del fumo e della polvere intollerabile che esce fuori dalla zona industriale di Pozzuoli e dalle altre…è una prova del disprezzo protervo che troppe imprese industriali private e pubbliche dimostrano verso l’interesse pubblico. Devono certamente esistere dispositivi tecnici grazie ai quali è possibile ridurre al minimo i danni del fumo e della polvere. I dispositivi costano per spese d’impianto e di esercizio, ma non è lecito a coloro che godono i profitti liberarsi da quei costi solo perché essi sono sopportati da altre categorie di cittadini”. E ancora Einaudi (Corriere della Sera 15-12-1951): “La lotta contro la distruzione del suolo italiano sarà dura e lunga, forse secolare. Ma è il massimo compito di oggi se si vuole salvare il suolo in cui vivono gli Italiani”.

Ai giorni nostri così si esprime l’architetto Pietro Zanlari presidente della FAPP (Fondazione Architetti Parma e Piacenza), ente che promuove la tutela del nostro territorio (vedi Gazzetta del 25-1-2012): “Siamo di fronte a malgoverno del territorio, considerato più come risorsa da sfruttare che come elemento chiave dell’identità culturale di una comunità” e ancora “non occorrono nuovi strumenti normativi, la legislazione italiana è coerente con la Convenzione Europea sul Paesaggio del 2000, recepita dalla Legge Regionale 23/2009. Le nuove leggi attribuiscono al paesaggio un ruolo centrale nel processo propositivo, progettuale e partecipato per disegnare luoghi migliori in cui vivere”.

Il 9 gennaio, titola Repubblica: “UE, soldi ai contadini che salvano il paesaggio” (bisogna finanziare in quanto la proprietà privata è il maggior ostacolo alla tutela del paesaggio; lo “ius utendi et abutendi” -diritto di usare e consumare- trova però limitazione nel principio di bene collettivo). Nella bozza della nuova PAC (politica agricola comunitaria) valida dal 2014 al 2020 si incentiva l’agricoltura che recupera metodi tradizionali a scapito di un’agricoltura industriale. Ogni anno 1 miliardo e 200 milioni destinati al cosiddetto greening (400 miliardi in 7 anni). Almeno il 7% di ogni proprietà (art.32) dovrà essere costituito da “aree di interesse ecologico”. Incentivi a chi curerà terrazzamenti, siepi, stagni, fossi, filari di alberi; saranno il corrispettivo della produzione di beni pubblici da parte degli agricoltori creando alleanza tra agricoltura e società. Napolitano nel suo intervento per la XX giornata di primavera FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) il 25-3-12 afferma: “l’Agricoltura è presidio del territorio e del paesaggio e quindi una politica di tutela del paesaggio passa da un maggior impegno di valorizzazione dell’agricoltura”.

L’Europa finanzia quindi chi salvaguarda un mosaico paesaggistico complesso, che nel paesaggio rurale italiano  si va perdendo.

 

Il paesaggio non è solo un monumento naturale (Naturdenkmal) ovvero un bene artistico da tutelare, ma è anche altro. Esiste un nesso inscindibile paesaggio-ambiente-salute. E’ proprio questo legame che vincola il medico a “garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile” (art.5 codice deontologico). “Vaste programme” (utopistico) sospirerebbe De Gaulle: la pianura padana è infatti una delle aree più inquinate d’Europa e l’aspettativa di vita nelle aree inquinate può ridursi di ben 36 mesi. Si riducono anche gli anni vissuti in assenza di malattia (qualità della vita), indice in drammatico calo visto che si passa da 72 aa del 2004 ai 62 aa del 2008, pur in presenza di aumento dell’aspettativa di vita. Ricordo che i servizi sanitari riducono la mortalità complessiva della popolazione solo dell’11% pur assorbendo risorse pari al 90% della spesa sanitaria. La nostra attenzione deve rivolgersi allora all’ambiente: ben il 25% delle malattie degli adulti (un aumento del 10% del PM<2.5micron a lungo induce aumento del Ca polmone del 14%, e un aumento del NO2 di 5p/1 miliardo induce aumento del ca della mammella del 25%; un innalzamento dei PM<2.5 di 10µgr/mc nei 2-5 gg precedenti aumenta la mortalità giornaliera dell’1%) e il 33% dei bambini (drammatico aumento dei tumori infantili: caso del sarcoma embriogenetico divenuto marcatore dell’inquinamento specie da diossina) è evitabile in quanto legate all’influenza dell’ambiente.

La situazione ambientale attuale del Comune di Fidenza  non brilla in quanto presenta:

-aree inquinate tali da far includere il territorio comunale nel D.M 468 del 18 settembre 2001 “programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale” come sito di interesse nazionale da sottoporre a interventi di bonifica.

-diverse aziende a rischio di incidente rilevante (carta rischio ambientale C.4.1 PTCP adottato Provincia di Parma) fra le quali la Solveko S.p.A. che ha raddoppiato la sua produzione;

-una compromessa qualità delle acque superficiali ed in alcuni casi sotterranee.

 

Il Prof. Tomatis già direttore dell’agenzia per la ricerca sul cancro di Lione (IARC), “guru” della prevenzione primaria (si basa sull’attenzione all’ambiente) affermava il principio di responsabilità: 1) dovere di informare, 2) impedire l’occultamento dei possibili rischi.

Informare quindi non crea allarme, ma consapevolezza (ndr: riferimento all’accusa di procurato allarme nei confronti del PD da parte del PdL allorché il dr Ghisoni parlò dei cancerogeni presenti nei materiali lavorati dalla Solveko).

 

Morale: centralità del paesaggio-ambiente-salute nella pianificazione del territorio da parte dei politici.

Luigi Toscani
ltoscani@pdfidenza.it

 Posted by at 11:41
apr 182012
 
corte

Siamo costretti a tornare ancora una volta, sul delicato problema della Corte del Recupero che l’amministrazione vuole costruire a Castione Marchesi. Le modalità di sviluppo del progetto, per il centro di raccolta e recupero di macerie edili, non convincono né i cittadini di Castione, né il Partito Democratico mentre l’organo di controllo della Regione Emilia Romagna ha presentato ben oltre 40 osservazioni/richieste di integrazioni al progetto votato da Mario Cantini, PDL, e Lega.
Riteniamo che questo progetto vada profondamente ripensato e rivisto e qual’ora non vi siano sufficienti garanzie nei termini sia di sicurezza che della sua sostenibilità economica per l’ingente mole di integrazioni richieste dall’organo di controllo regionale, si valuti l’eventuale altra localizzazione. L’amministrazione Cantini ha prodotto e sostiene in modo autarchico e con modalità discutibili una soluzione progettuale superata, molto discutibile e senza curarsi minimamente della cittadinanza e con ogni probabilità lasciandosi pure sfuggire il finanziamento regionale procurato dall’amministrazione precedente.

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 Posted by at 19:36
apr 032012
 

Il Gruppo Consigliare PD di Fidenza,

premesso che

- “La Corte del Recupero”
In data 19 novembre 2009 veniva firmato l’accordo tra Regione e Provincia di Parma per un finanziamento a favore de “La Corte del Recupero” in Castione Marchesi di 520.000 €, a fronte di un costo di 1.350.000 €. Il Comune dichiarava che sarebbero occorsi 86 giorni per l’ultimazione dei lavori dal momento della consegna all’impresa. La Regione vincolava il finanziamento alla consegna dei lavori entro un anno, dunque entro il 19-11-2010. Successivamente la Provincia di Parma, su richiesta del Comune di Fidenza, chiedeva alla Regione una proroga di 60 gg, poi concessa, che spostava tale data al 19-01-2011. In seguito veniva richiesta un’altra proroga di 180 giorni, poi concessa con apposita DGR, che  spostava ancora i termini al 19-7-2011; nessun riferimento a ciò nella delibera di adozione della Variante del 23-3-2011. Il 12-07-2011 il Comune chiedeva un’ulteriore proroga di 180 giorni alla Regione, senza ottenere alcuna risposta scritta. Scaduta l’ennesima proroga, pur sapendo che i lavori avrebbero dovuto concludersi entro 86 gg, dunque entro il 15 ottobre 2011, la Giunta presentava al Consiglio Comunale del 07 novembre 2011 la delibera di approvazione della Variante: non si comunicava ai consiglieri che la proroga era scaduta, che i lavori dovevano essere già conclusi e che il finanziamento regionale era a rischio.
Il 14 novembre 2011 il Comune inviava alla Regione comunicazione di completamento dell’iter urbanistico e dichiarava iniziata la procedura di gara. Gara che ad oggi non è stata ancora indetta. Il 24 novembre 2011 la Regione con raccomandata A/R  (PG 2011 0286651) comunicava la revoca del finanziamento per termini non rispettati.
Nonostante ciò il 18-1-2012 il Comune comunicava agli enti della Conferenza dei Servizi che l’intervento de “La Corte del Recupero” era finanziato e che il costo lievitava da € 1.350.000 a € 2.000.000 (protocollo n.1266).

- Sito di Interesse Nazionale (SIN) “Fidenza”
Il Decreto Ministeriale n.468/2001 ha inserito Fidenza (aree ex Cip e Carbochimica e Podere Loghetto) fra i siti inquinati di interesse nazionale ai fini della bonifica e del ripristino ambientale. La Finanziaria 2003 ha istituito fondi per le aree sottoutilizzate (FAS) che rendono possibile il riuso delle aree inquinate. Con delibere n.166/07 e n. 61/08 il Cipe ha trasferito al Ministero dello Sviluppo economico (Mise) circa 3 miliardi di Euro dei fondi Fas, secondo le modalità e condizioni di cui al Progetto strategico speciale (Pss) denominato “Programma straordinario nazionale per il recupero economico-produttivo di siti industriali inquinati”, nell’ambito del Quadro strategico nazionale (Qsn) 2007-2013, in attuazione dell’art.252 bis del Dlgs 152/06.
Il Mise, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Mattm), ha provveduto a completare la complessa istruttoria delle numerose istanze regionali, individuando fra i 60 siti ammissibili i 26 prioritari e fra questi il SIN “Fidenza”. La Regione Emilia-Romagna ha approvato l’8 aprile 2008 l’Accordo di programma quadro (Apq) quale strumento attuativo per il completamento degli interventi di bonifica e la riqualificazione economico- produttiva del SIN di Fidenza, definendo inoltre le strategie e le priorità di sviluppo. Tale accordo, sottoscritto da Mattm, Mise, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma e Comune di Fidenza, prevedeva lo stanziamento di 14 milioni di euro (fondi attuativi 10 milioni; fondi Fas 4 milioni della programmazione 2007-2013), per il completamento della bonifica delle aree destinate a forno inceneritore (San Nicomede) e a discarica (Vallicella), nonché delle aree a destinazione produttivo/industriale (ex Cip e Carbochimica). L’Apq prevedeva la riqualificazione delle aree di via Marconi (ex Cip e Carbochimica) incluse nel Sin di Fidenza, non solo attraverso il recupero ambientale, ma anche mediante processi di valorizzazione rivolti alla logistica, alle attività industriali e alle produzioni specialistiche con buon know-how tecnologico. La garanzia del raggiungimento degli obiettivi e del perseguimento della visione strategica delineata era data dalla proprietà comunale delle aree e dagli atti di indirizzo e di urbanistica attuativa (PP.Log) che il Comune aveva assunto ancor prima dell’acquisizione al patrimonio comunale (2001). Il riuso produttivo dell’area era previsto secondo le direttive, i criteri e le modalità di Area produttiva ecologica attrezzata (Apea). Con DCC n. 19/2008 il Comune di Fidenza ha individuato come Apea l’area del PP.Log comprendente i siti di ex Cip e Carbochimica del Sin di Fidenza. Per il riuso economico-produttivo delle aree ex Cip-Carbochimica andranno attivati 4 milioni di fondi FAS che il MISE non ha ancora reso disponibili, come ha potuto constatare il Sindaco nel suo viaggio a Roma nell’ottobre 2009.

- Sicurezza urbana
Con la legge 9 maggio 2011 n.3 la Regione E-R si è dotata di uno strumento contro la criminalità organizzata e mafiosa e per la promozione della legalità e della cittadinanza responsabile. L’art.3 prevede contributi alle Pubbliche Amministrazioni per la realizzazione di progetti e iniziative coerenti con le finalità della legge. Nel 2011 quasi 2 milioni di euro sono stati messi a disposizione di 67 progetti per la sicurezza urbana e la lotta all’infiltrazione mafiosa. In provincia di Parma sono stati finanziati 3 progetti per complessivi euro 165.626: 1) “Villa Berceto” con 120.000 euro a favore del Comune di Berceto, 2) “Progetto di qualificazione del territorio dell’Unione attraverso azioni positive di sicurezza urbana e stradale” con 19226 euro a favore dell’Unione Comuni Terre Verdiane, 3) “Sviluppo delle linee guida regionali per la promozione della polizia municipale di Parma” con 26.400 euro a favore del Comune di Parma.

- Centro Commerciale Naturale (CCN)
La Provincia di Parma ha ottenuto dalla Regione E-R un finanziamento di 737.000 euro per sostenere gli Enti Pubblici che investono in infrastrutture per il commercio e per la creazione di Centri Commerciali Naturali. I fondi sono previsti dalla LR n.41/97 e dalla Legge Nazionale n.266/97. Sono pervenute alla Provincia, per i finanziamenti previsti dalla LR 41/97 per progetti inerenti la riqualificazione urbana e i CCN, 4 domande dai Comuni di Salsomaggiore Terme, Traversetolo, Langhirano, Sala Baganza, per complessivi 465.000 euro. Le domande per i finanziamenti previsti dalla Legge 266/97 per sostenere progetti di valorizzazione commerciale dei centri storici, aree urbane centrali e zone a forte vocazione commerciale sono 3, dei Comuni di Parma e Fornovo e di una associazione d’impresa, per complessivi 422.000 euro.

- Bike Sharing (bicicletta condivisa)
Con DGR n.435 del 31 marzo 2008 (BUR n.64 del 17 Aprile 2008) era stato finanziato con 160.000 euro il progetto del Comune di Fidenza “Attivazione di centri di interscambio in corrispondenza di stazioni – ampliamento parcheggio via Marconi” del costo complessivo di euro 800.000. La concessione definitiva del finanziamento da parte della Regione era subordinata sia all’acquisizione del progetto esecutivo approvato dagli organi competenti, sia all’ultimazione dei lavori entro il 30-06-2010.

Interpella

il Sindaco e la Giunta per conoscere le motivazioni della perdita dei finanziamenti o del non essersi attivati per ottenerli.

Con preghiera di risposta scritta.

Gruppo Consiliare PD
segreteria@pdfidenza.it

 

 Posted by at 6:53