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ott 202014
 
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di Franco Amigoni e Marco Gallicani

C’è uno spettro che si aggira per l’Europa, anzi per Fidenza. Non quello dell’economista, vivo e vegeto, anzi in splendida forma visto il successo del suo ultimo libro, ma quello della salute del centro storico. Una questione che ha molto a che vedere appunto con il lavoro del francese  Thomas Piketty che ha scritto un libro intitolato “Il Capitale nel XXI secolo”, di fatto il saggio più letto e discusso a livello internazionale del 2014.

Cosa dice Piketty? Il fil rouge del suo lavoro è la dimostrazione (basata su una mostruosa quantità di dati empirici, non su teorie) che in questi ultimi decenni nei paesi occidentali il tasso di rendimento annuo del capitale (nelle sue varie forme) è sistematicamente più elevato della crescita annua del reddito.

Scendendo nel concreto dei centri storici, gli affitti legati alle proprietà immobiliari sono tarati per garantire costantemente ai proprietari un rendimento più alto di quanto non avvenga per l’andamento dei redditi di chi gestisce quegli spazi commerciali dati in locazione: si guadagna di più ad affittare un locale che a lavorarci dentro a quel locale, il primo cittadino si arricchisce e l’altro arranca.
Ma finchè parliamo di differenziale tra due dati positivi, la preoccupazione potrebbe essere relativa (non è vero, ma facciamo finta). Il problema è che oggi i rendimenti degli spazi commerciali sono non di rado negativi. Con l’immediato effetto “collaterale” che il tasso di rendimento annuo del capitale immobiliare diventa rapidamente insopportabile. C’è gente che non si paga lo stipendio per mesi, per provare a stare a galla, poi si vede costretta a rinunciare.

Un meccanismo che genera la famosa “polarizzazione” dei redditi recentemente sottolineata anche dall’Economist, secondo il quale il 94,5% della ricchezza delle famiglie del mondo è posseduto dal 20% della popolazione adulta, ed è distribuita in modo così ineguale che con soli 3,650 $ siete già nella metà più ricca della popolazione mondiale“. Il tutto in una situazione globale di “incredibile” (vista da qui) crescita netta. “La ricchezza globale è passata da 117.000 mld di $ del 2000 a 262.000 mld di $ del 2014. Cioè 56.000 $ per ogni adulto sulla terra”

Fatti due conti, i rendimenti lordi per le proprietà, anche in realtà come Fidenza, possono viaggiare tra il 7% ed il 10%., e raggiungono livelli ancor più elevati in specifiche condizioni. E la caratteristica delle proprietà è che non sono quasi mai flessibili, nel senso che piuttosto di adeguare al ribasso le proprie richieste durante la crisi preferiscono lasciare i locali sfitti, nella speranza di trovare altri interlocutori più solidi. Purtroppo per loro gli interlocutori più solidi hanno anche precise esigenze dimensionali, qualitative, strutturali, che raramente in centro possono essere soddisfatte. Così il numero dei vani sfitti aumenta, e con loro il turn over delle attività che ci provano, bruciano risorse e tornano a chiudere.

Tra l’altro i proprietari degli immobili nei centri storici sono anche coloro che più beneficiano, solitamente, degli investimenti in riqualificazione urbana. Ovvero: il pubblico spende per la città, che ne beneficia nel suo insieme per quanto concerne la qualità della vita (aree ripavimentate, pedonalizzate, arredo urbano ecc.) ma il dividendo economico viene in parte privatizzato e trasferito alle proprietà che affacciano su quelle aree rigenerate, che lo fanno poi pesare sugli affitti. E’ quella che gli economisti chiamano una “esternalità positiva”. Positiva per uno specifico target di cittadini e negativa per altri.

Forse occorre – per esempio – coinvolgere attivamente i proprietari in progetti pubblico privati che aprano un fronte nuovo di strategie urbane. Aprire una forbice tra coloro che sono disposti a essere coinvolti nel progetto (sgravi e facilitazioni?) e coloro che non sono disposti (aggravi?). Ma non solo. Alcuni casi pionieristici in Italia ci sono e stanno iniziando a funzionare. Occorre assolutamente coinvolgere anche i proprietari nei progetti di rigenerazione e valorizzazione urbana, assieme a tutti gli altri portatori di interessi locali che già si impegnano sul tema. Bisogna provarci. Servirà certamente molto di più che lamentarsi dell’ennesima chiusura.

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ott 202014
 
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Le parole a caldo di Andrea Massari, raggiunto “in diretta, di primissima mattina”, dalla tanto attesa telefonata di conferma “di quello che è un nuovo passo avanti per la nostra città e per mettere all’orizzonte la completa bonifica e il riuso di un’area enorme da più di 100mila mq a ridosso del centro. Un’area sulla quale abbiamo un progetto sperimentale di rilancio produttivo, con incubatori di imprese e start-up e attività a basso impatto ambientale sostenute con una no tax area e forme innovative di accesso” le avete lette sulla Gazzetta di sabato mattina.

La sostanza è che la seduta preparatoria del Comitato Interministeriale della Programmazione economica (Cipe) ha dato l’ok allo sblocco e allo stanziamento degli ultimi 4 milioni che serviranno per completare la bonifica della ex Cip-Carbochimica di Fidenza.

Nonostante le affermazioni di molti ex in questi mesi ci sono stati frequentissimi contatti con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti – che del Cipe è il segretario – lo stesso che intervenne durante l’ultima campagna elettorale. A Fidenza avremo il primo Sito di interesse nazionale (Sin) avviato verso una completa soluzione, rimane solo da aspettare l’ultimo ok del Cipe. Non solo Cip ed ex Carbochimica, ma anche l’area dell’ex inceneritore dei rifiuti di San Nicomede e le ex discariche lungo lo Stirone di Fornio (già bonificata) e Vallicella (in fase di completamento).

Sulla base dell’accordo di programma 8 aprile 2008, in questo momento sono attivi a Fidenza i cantieri dello stralcio conclusivo di bonifica di ex Cip per un importo di 2.742.000 euro. Poi il cantiere del primo stralcio di dismissione bonifica di ex Carbochimica, per un importo di 5,5 milioni di euro. A San Nicomede (di proprietà dei Comuni di Fidenza e Salsomaggiore) siamo al primo stralcio di intervento per un importo di 1 milione e 157mila euro, mentre lo stralcio conclusivo degli interventi di messa in sicurezza permanente della discarica di Vallicella vale 600mila euro.
I 4 milioni sbloccati oggi dal Pre Cipe consentiranno di avviare il secondo stralcio di bonifica di ex Carbochimica con interventi già funzionali al riuso produttivo dell’area.

Un lavoro di squadra che speriamo premi l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, spesso trascinati loro malgrado nel tritacarne del sospetto da quella politica locale del “secondo me” e del “mi han detto al bar” che ancora in questi giorni ha riempito i profili dei social network di molti ex amministratori.

Ancora Andrea ha detto alla Gazzetta che “la Bonifica è una delle priorità per la città, sentita da tutti i fidentini e sulla quale ho sempre creduto anche quando tutti dicevano che non ce l’avremmo fatta, aprendo come assessore un percorso che portò l’8 aprile del 2008 allo stanziamento di 14 milioni, proprio per la bonifica e la riqualificazione di un sito inserito dal Governo nelle grandi emergenze ambientali nazionali”.

ott 172014
 
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“Nella scelta degli scrutatori per le elezioni Regionali del 23 novembre, auspico che si tenga conto, in via prioritaria, dei fidentini che si trovano nella situazione di mancanza di lavoro o di assenza di reddito”. E’ l’invito rivolto dal sindaco di Fidenza Andrea Massari alla Commissione elettorale, “perché sono certo che sia sentito come un impegno comune quello di dare ogni forma di supporto e di sostegno a chi si trova in una condizione economica svantaggiata”.

Le scadenze per le Regionali
Per operare ai seggi durante le elezioni Regionali del 23 novembre, occorre essere già iscritti all’Albo degli scrutatori.

I cittadini alle prese con la mancanza di lavoro o l’assenza di reddito potranno far pervenire all’Ufficio elettorale del Comune la loro adesione, compilando l’apposita autocertificazione, scaricabile direttamente dal Sito del Municipio (sezione dedicata alle elezioni) oppure reperibile allo sportello del Punto Amico (sede municipale di piazza Garibaldi, 1).

L’autocertificazione, firmata e accompagnata da una copia di un documento d’identità, va restituita all’Ufficio elettorale (piazza Garibaldi, 1) entro le ore 12 del prossimo 30 ottobre. Lo stesso giorno e alla stessa ora, la Commissione elettorale procederà alla nomina degli scrutatori.

Le scadenze per le elezioni successive alle Regionali
Altro è il percorso per i fidentini che ancora non fanno parte dell’Albo degli scrutatori.
Per esservi inclusi, occorre presentarsi all’Ufficio elettorale con un documento di identità e compilare l’apposito modulo autocertificativo. La prima finestra utile per presentare la domanda di iscrizione va dal 1° novembre al 30 novembre.

Per ulteriori informazioni, è a disposizione il Punto Amico comunale.
Basta scrivere una mail a puntoamico@comune.fidenza.pr.it o telefonare al numero 0524/517317

ott 072014
 
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Un Consiglio Comunale che può durare 2 ore e invece ne è dura 5 mostra tutti i limiti di un sistema di governo locale sostanzialmente da ripensare. I criteri di efficacia ed efficienza che regolano le vite fuori dal Comune devono necessariamente avere un valore anche dentro perchè chi vi siede deve poter anche solo lontanamente rispondere alle reali esigenze dei cittadini.

Tra le tante perle ne segnaliamo alcune che vanno oltre la caricatura;
Si perchè ci sono affermazioni che si possono fare e altre che proprio non si possono fare, specie se si è eletti in un Consiglio Comunale di una Repubblica che nasce dalle ceneri di un periodo come quello del ventennio. Un consigliere comunale non può affermare, tra il serio ed il faceto, che una Legge “è buona perchè è stata approvata sotto il duce”. Non può. Se lo pensa è un problema suo e dei suoi elettori – che prima o poi lo capiranno che il fascismo non ha avuto nessuna conseguenza positiva sulla società italiana – ma se lo dice in pubblico è un problema delle istituzioni che quel periodo hanno combattuto.

Così come non si può affermare in pubblico – a sostegno della richiesta di cittadinanza onoraria (!!!) a favore dei due Marò implicati nella crisi dell’Enrika Lexie del 2014 – che “purtroppo sono capitate che delle persone sono morte”. O affermare che i militari erano li per adempiere ad una “consegna ufficiale” quando invece stavano difendendo i beni e gli interessi di un cargo privato con attrezzatura militare italiana, secondo una disposizione geniale del già ministro La Russa, che l’Italia condivide con colossi della democrazia come Panama Liberia e Isole Marshall.

Qualcuno deve pur prendersi la briga di sottolineare che il ruolo che si esercita in Consiglio Comunale non è stato affidato a quelle 16 persone perchè ci si divertissero, ma perchè rappresentassero tutti i cittadini e perchè lo facessero impegnandosi al massimo sia nello studio (anche della lingua italiana, che è un patrimonio come la bandiera, sino a prova contraria, perchè serve per farsi capire da tutti) che nella partecipazione ad un processo. E non ha senso, non lo farebbe nessuno fuori da quell’Aula, che si spendano 5 ore di una sera per giocare a rimpiattino su argomenti che non si conoscono (perchè ad un certo punto tocca alla maggioranza sottolineare che fra Severino si chiamava Riccardo o che in Italia esiste una Legge che “vieta” di intitolare vie a persone decedute da meno di 10 anni) o dei quali si crede di avere un’affinità solo strumentale, di propaganda.

Perchè altrimenti è come dire: cari cittadini, noi non siamo in grado di pensare al futuro dei nostri figli e nipoti, al lavoro, alla sfida che il mondo ci lancia, ma quanto a toponomastica non ci batte nessuno.

ott 032014
 
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di Franco Amigoni (consigliere comunale indipendente)

Oggi vi vorrei somministrare la mia personalissima definizione di “civico”…
“Civico”, nell’accezione politica del termine in Italia e a Fidenza, è colei/colui che pensa di essere portatore di una verità rivelata e assoluta. Tendenzialmente guarda dall’alto in basso i cosiddetti “politici non civici”, pensando di essere in qualche modo l’evoluzione della specie, tipo homo sapiens che deve ancora perdere tempo con i neanderthal.

E’ classica nel “civico” una forte consapevolezza del proprio ego, unita ad una amnesia pressochè totale per le proprie origini politiche e per gli errori commessi in precedenza da lui o da chi lo ha “prodotto”.

Sentirsi “civici” è anche una forma di ossimoro del terzo millennio: il “civico” tendenzialmente offende, generando appunto l’ossimoro detto del “civico offensivo”. Ci sono comunque delle sfumature importanti: esistono il “civico” fannullone, che vorrebbe essere eletto per poi far fare tutto ai cittadini, e il “civico” imprenditore, che si sente un pò come la quarantamilionesima parte del meridiano terrestre, misurato tra Dunkerque e Barcellona, cui fu dato il nome di metro. Cioè si sente il metro campione, che dal 1799 fu depositato al Conservatoire des Arts et Métiers di Parigi.

Sovente il Civico ha alle spalle una storia politica complessa e articolata, che lo ha visto indossare decine di casacche diverse, sino ad approdare alla perfezione che gli è propria e a sventolare patti di ferro con movimenti impresentabili, purchè siano stranieri e poco noti, oppure con Giovanardi.

Buona giornata, e buon ottobre fidentino a tutti!!! (anche ai “civici”)

set 302014
 
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Stanotte il Consiglio Comunale è terminato alle 2,30 circa, grazie al contributo determinante dell’opposizione che da mezzanotte in poi si è presa minimo 20 minuti per ciascun consigliere (il regolamento dice che 20 minuti dovrebbero essere il massimo, in questo frangente) per poter leggere osservazioni e critiche al Bilancio Preventivo 2014. Bilancio Preventivo del 2014. Ad ottobre.

E si era arrivati a mezzanotte discutendo fra l’altro di come combattere chi getta i mozziconi per terra, di intitolazioni di rotonde e piazze non ancora in costruzione, di alienazioni di scuole già tolte dall’elenco dei beni in vendita, di parcheggi e taxi, sempre grazie alle decisive interrogazioni della minoranza. Il consigliere “civico” Rigoni è poi riuscito, nella stessa serata, nell’impresa non indifferente di prendersela con il Segretario Comunale pro tempore che era per la prima volta presente a Fidenza (ad una sua osservazione, Rigoni gli ha chiesto per esempio se era una barzelletta che non faceva ridere) e con uno dei revisori (che a suo dire lo avrebbe insultato dietro le quinte; ergo gli ha chiesto di chiedere scusa in pubblico). Il nervosismo derivante dalla consapevolezza di avere una squadra scarsina? Il “civico” fra l’altro ha fatto le pulci e ha bocciato un bilancio dovuto al 99% al suo “mentore” Mario Cantini (che ad aprile con i suoi assessori era riuscito a spendere su certe voci di bilancio il 170% delle somme a budget per l’intero anno), dimostrando purtroppo come ha imparato bene le logiche della politica più retriva, proprio quella politica che ci ha portati al punto di non ritorno in cui siamo.

La consigliera Amoruso ha deciso invece che per lei il limite dei 20 minuti di intervento non valeva, e ha continuato ben oltre tale limite nonostante i continui richiami del presidente del consiglio. Il modo migliore per trovare un punto di contatto con la maggioranza. L’atteggiamento di diversi consiglieri di minoranza è in sostanza il seguente: “va portato rispetto al consigliere comunale”. Sembrava a tratti di essere in una scena della Cavalleria Rusticana. Anche Forza Italia si è offesa e non ha votato i provvedimenti, lanciando comunque risolini a destra e a manca come per far intendere quanto recitano bene la loro parte. Un mondo piuttosto allucinante. Comunque, tutto approvato e si va avanti, sperando in futuro in atteggiamenti più utili e costruttivi.

Approvato cosa? Un documento di 3 tomi complessivamente alti 17 cm che può ovviamente essere chiesto in Comune, ma che a sintetizzarlo qui farebbe venire il sangue al naso a chiunque. Che si dice, in sintesi? Che siamo in una situazione di emergenza dovuta a incomprensibili ritardi (che in realtà furono scelte politiche ben precise), erede di una navigazione a vista che la precedente amministrazione aveva eletto a metodo principe.

Il bilancio preventivo del 2015, quello invece lo conosceranno bene tutti quelli che lo vorranno costruire, insieme a noi, in un percorso partecipativo che finalmente darà la misura di quello che vogliamo fare a Fidenza, per Fidenza.

set 232014
 
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Domenica questa (28 Settembre 2014) potrete votare per la scelta del candidato del Partito Democratico alle Elezioni Regionali del 23 Novembre prossimo.

COME E DOVE SI VOTA?
Si vota dalle ore 8.00 alle ore 20.00 di domenica 28 settembre nella sede del Circolo, in via Bacchini 16. Tutte le sezioni votano nello stesso seggio. Al solito dovrete avere con Voi il documento d’identità, registrarVi nell’Albo degli elettori del centrosinistra e versare almeno 2 euro. Ogni elettore riceve una scheda di voto con i nominativi dei candidati a Presidente della Regione Emilia-Romagna. Il voto si esprime apponendo un unico segno in uno dei riquadri che contiene il nome del candidato a Presidente.

CHI SONO I CANDIDATI?
Roberto Balzani – Sono stato sindaco di Forlì e lavoro all’Università. La nostra Regione, una delle prime in Italia, sta affrontando un momento difficile: crisi, disoccupazione, incerto futuro per i giovani. Oggi abbiamo la possibilità di costruire un nuovo modello, capace di recuperare intuizioni che furono all’origine del nostro regionalismo. Per farlo dobbiamo restituire alla Regione la possibilità di progettare, lasciando la gestione vicina ai bisogni di cittadini e aziende. Ci vogliono coraggio e libertà. Studio dei problemi e impegno costante. Sono pronto ad assumermi questa responsabilità. http://www.robertobalzani.it/

Stefano Bonaccini – Dal 2009 sono il segretario regionale del PD dell’Emilia-Romagna. Ho fatto l’amministratore pubblico a Campogalliano e a Modena. Ho coordinato la campagna nazionale delle primarie 2103 per Matteo Renzi. La Regione ha di fronte sfide inedite. Le affronteremo insieme a tutti i cittadini, con una comune idea del futuro che vogliamo, per rendere l’Emilia-Romagna una Regione veloce ed efficiente, che con trasparenza sappia rispondere ai bisogni delle persone e della comunità. Il futuro cambia. Cambiamo il futuro.  http://www.stefanobonaccini.it/

CHI VOTA?
Possono votare cittadine e cittadini italiani e stranieri residenti nel territorio regionale, e i “fuori sede” che studiano o lavorano nel territorio regionale, che abbiano compiuto il 16mo anno di età.

COSA POSSO FARE IO?
Potresti darci una mano nella gestione del Seggio, sono 12 ore di volontariato politico che servono a garantire il diritto al voto a chiunque voglia esercitarlo. Che siano pochi o tanti.

Scrivici rispondendo a questa email se vuoi aiutarci, anche solo per un’ora della tua Domenica
set 112014
 
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Con l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, il PD ha voluto dare un segnale di forte cambiamento al Paese. Abbiamo fatto una scelta verso la sobrietà, la responsabilità e la trasparenza.

Da quest’anno saranno i cittadini a scegliere se e come sostenere la politica. Puoi scegliere di contribuire e partecipare ai progetti del PD anche devolvendo il 2×1000 dell’irpef. Sei ancora in tempo per farlo, anche se hai già consegnato la dichiarazione dei redditi. Compila e consegna alle Poste la scheda in allegato, entro il 30 settembre.

Per qualsiasi informazione potrai consultare il sito http://www.partitodemocratico.it/2×1000.
Grazie per il tuo sostegno.

Per info: raccoltafondi@partitodemocratico.it
Tel. 06.695321

set 112014
 
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Il secondo atto del Consiglio Comunale è ripreso da dove era stato interrotto lunedì 8 a mezzanotte, oltre qualche interrogazione della minoranza. La serata prevedeva di discutere di Linee Programmatiche del Mandato Amministrativo 2014 – 2019, di Gestione associata del servizio di Segreteria Comunale (attivazione convenzione con il Comune di Fiorenzuola d’Arda), della risoluzione della convenzione con SOPRIP spa per l’attuazione e la gestione del progetto APEA (area produttiva ecologicamente attrezzata) MARCONI e dell’indennità di funzione collegata al funzionamento del Consiglio Comunale.

L’esposizione del Sindaco riguardo le linee di mandato amministrativo è stata “completa”, nel senso che salvo qualche comma, ha letto e commentato tutte le 19 pagine che le compongono. Di fatto, una traduzione articolata di tutte le idee emerse anche direttamente dal confronto con i cittadini durante la campagna elettorale, ciascuna delle quali suddivisa in filosofia di fondo e azioni da intraprendere. Un programma molto sostanzioso ed articolato, che già gode di alcune integrazioni dovute all’esperienza maturata nei primi 100 giorni circa di mandato. (qui c’è il pdf completo da scaricare)
Ora il programma sarà condiviso il più possibile con il maggior numero di persone e associazioni possibile per raccogliere proposte d’integrazione e di modifica. Se accettate dal sindaco, che resta titolare del suo compito, queste saranno aggiunte e su queste potrete verificare la coerenza del nostro percorso.

Al punto successivo accade l’inaspettato spettacolino; dopo tutte le dichiarazioni degli ultimi giorni sulla necessità di tagliare costi e risparmiare, anche con esempi obiettivamente infelici (vedi articolo precedente), la minoranza si è poi detta contraria all’ipotesi di condividere i costi del segretario comunale con il Comune di Fiorenzuola d’Arda.
Le ragioni:
1. era meglio mettersi d’accordo con Salsomaggiore (senza considerare che ne era già stata verificata l’infattibilità)
2. il segretario è una figura di “prestigio”, e Fidenza è grande (senza considerare i risparmi, e il fatto che le mansioni del segretario comunale, in passato una sorta di notaio interno del Comune, erano maggiori)
3. è in corso un forte ridimensionamento dei ruoli dirigenziali che mette a repentaglio l’operatività comunale (senza considerare che il segretario per legge non può assumere ruoli dirigenziali operativi veri e proprii, e che la presenza di segretario e direttore generale nella scorsa legislatura non ha impedito alla macchina comunale di deteriorarsi sensibilmente).
Abbiamo votato a favore, ottimisti sulle buonissime possibilità che il prestigio di Fidenza possa essere presto riconosciuto nonostante la presenza dimezzata del Segretario Comunale.

Riguardo la risoluzione del contratto con Soprip, che avrebbe dovuto vedere tutti d’accordo all’unanimità (si trattava di prendere atto che la prima fase dell’incarico tecnico e di marketing svolta dalla società di sviluppo era andato a buon fine con mutua soddisfazione delle parti, e che la seconda fase non poteva più decollare causa l’acuirsi della crisi della stessa Soprip, che ha comunicato al Comune l’impossibilità di adempiere adeguatamente al proprio incarico, e quindi rescindere il contratto consensualmente), ha trovato invece dichiarazioni di voto molto critiche sul progetto complessivo, in particolare da parte del movimento 5 stelle.
Ad avviso del Consigliere Amoruso, è irresponsabile prevedere nuove attività produttive in area in fase di bonifica, perchè è una zona pericolosa e perchè bisogna smetterla di cementificare. Oltre a questo, la centrale di cogenerazione finalizzata a servire l’area sarebbe sovradimensionata.

E qui è il caso di distinguere le questioni, per uscire dalla (tanta) confusione di ierisera; da un lato, la rescissione del contratto, che appunto era logico prevedere sarebbe stata votata all’unanimità per la corretta salvaguardia del Comune di Fidenza. Dall’altro, le valutazioni soggettive sulla qualità del progetto di recupero. Su questo punto mi limito a segnalare che la tendenza ormai universale da una ventina d’anni è quella di contribuire alla riduzione del consumo di suolo tramite il riuso delle aree dismesse, anche e soprattutto a fini produttivi.
A maggior ragione se bonificate, laddove la bonifica, lunga e molto complessa (si è arrivati sino a 5 controlli ARPA alla settimana) è in fase di ultimazione e potrà validamente costituire un caso scuola per tutto il paese.
Che poi si riesca davvero a far “atterrare” una o più aziende produttive di qualità in quegli spazi, con la crisi in atto, è al momento poco più che un auspicio e una idea di progetto, che proprio Soprip avrebbe potuto contribuire a trasformare in realtà con le proprie competenze di qualità sviluppate in oltre trent’anni di benemerita attività a sostegno dello sviluppo locale, e delle aree svantaggiate in modo particolare.
L’Amministrazione comunale ha al suo interno le competenze e le capacità per riorganizzarsi e perseguire con determinazione questo fondamentale obiettivo per la restituzione alla città di un’area storica come la ex Carbochimica.

set 102014
 
Imposte case: Tasi e Imu

L’altroieri sera c’è stato il primo Consiglio Comunale dopo la pausa del mese di agosto. Si è iniziato alle 18 e si sono conclusi i primi sette punti all’ODG verso le 12 e mezza. Si riprende mercoledì sera alle ore 20,30 per svolgere gli altri punti previsti.
Il tema più caldo della serata, già di per sè torrida, è stato quello relativo alle tasse: regolamento dell’Imposta Unica Comunale (IUC), aliquote e detrazioni Imposta Municipale Propria (I.M.U.), aliquote e detrazioni Tributo sui servizi indivisibili (TA.SI.).

La scelta dell’Amministrazione è stata molto semplice e chiara: applicare una TASI in grado di ripristinare l’equilibrio dei conti comunali dopo una stagione piuttosto approssimativa da questo punto di vista. Le sole transazioni con San Donnino Multiservizi, Fidenza Sport e Forma Futuro (della quale, lo ricordo, abbiamo nelle scorse settimane sostituito il CdA), assieme ad alcune altre poste relative a contenziosi o a spese superiori al budget previsto (anche queste fuori bilancio) hanno condotto a maggiori oneri per circa mezzo milione di euro.
In totale, comprese altre voci (mutui, fondo svalutazione crediti, ecc.) e assieme ai circa 3milioni che l’anno passato lo Stato ha girato al Comune di Fidenza in sostituzione dell’IMU e che quest’anno non arriveranno, la “manovra” locale doveva recuperare circa 4.4 milioni di euro, pur tagliando e riordinando nel frattempo le spese.

Ci siamo riusciti fissando una aliquota base di TASI all’1,5 per mille, una aliquota abitazione principale al 2,5 per mille (l’intervallo possibile per quest’anno andava dall’1 per mille al 3,3 per mille) e una aliquota fabbricati rurali ad uso strumentale all’1 per mille.

Diverse tipologie specifiche, ma ne cito soltanto due:
1. fabbricati costruiti e destinati alla vendita dall’impresa costruttrice, ma non ancora venduti o locati: esenzione
2. abitazioni di anziani e disabili ricoverati in strutture protette: esenzione.

Infine, per rendite catastali inferiori a 400 euro, detrazione del tributo di 80 euro.

I due casi citati si spiegano da sè, ma forse vale la pena spendere una parola sul primo: far pagare la TASI a chi non sta ottenendo, o non ha ottenuto ancora alcun ricavo dalla propria attività è come far pagare il bollo ad una macchina ancora in concessionaria. E stiamo parlando del settore più in crisi nel nostro paese, l’edilizia.

La minoranza, dopo avere richiesto maggiore attenzione e sollecitudine nella cura del verde pubblico, ha ritenuto di votare contro a tutti i temi citati, sostenendo genericamente che “un altro mondo è possibile” e proponendo meno tasse per tutti. Non sono state proposte misure di taglio delle spese che potessero garantire tale velleità, oppure sono state proposte le seguenti: 1) illuminare meno la città di notte; 2) tagliare meno frequentemente l’erba (ma la premessa non era quella di tagliarla di più?!?). Per avere una città buia e in disordine. Alla faccia della lungimiranza.

Qui nel pdf allegato c’è qualche simulazione. Dateci un’occhiata