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ott 012015
 
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I consiglieri del gruppo del PD e la segreteria locale del partito si uniscono al sentimento di vergogna espresso dal Sindaco per l’uscita della Lega sulla questione della mafia al nord. Ci sentiamo coinvolti sia come amministratori che come cittadini: la Lega Nord ha insultato la città di Fidenza e deve chiedere pubblicamente scusa per l’irresponsabile modalità con la quale procura allarmi per conquistar qualche voto, un po’ come fa da tempo sulla questione dei migranti.

Molti di noi hanno condotto una campagna elettorale densa ed impegnativa sui temi della legalità e della trasparenza e le tantissime iniziative del sindaco sul versante della prevenzione del fenomeno mafioso ci trovano partner concordi e solidali.

Sappiamo bene che la mafia al nord prospera da anni, lo abbiamo denunciato per anni nel più assordante silenzio, così come sappiamo bene che il clima preferito dalle mafie al nord è proprio la confusione che generano queste falsate polemiche, quel clima per cui chiunque può dire qualsiasi cosa a chiunque perché tanto nulla deve essere giustificato ne provato.

E lo sanno bene i nostri tantissimi amici del sud Italia che la mafia la vedono dal vivo tutti i giorni, e a cui abbiamo raccontato quello che stiamo facendo da quando siamo al governo di Fidenza. E che in molti casi sono venuti a supportarci, come accadde l’inverno scorso con Simmaco Perillo e i ragazzi di don Peppe Diana che vennero a presentare il “pacco alla camorra” in città.

Avanti così quindi Sindaco, avanti con la linea della prevenzione e del controllo, avanti con le iniziative di contrasto economico come il progetto di abbassare le tasse agli esercizi pubblici che rinunciano alle slot machine, avanti con le conferenze nelle scuole, con i corsi di formazione per la pubblica amministrazione, avanti con la riqualificazione e l’utilizzo intensivo dei beni confiscati e avanti con il sostegno alla partecipazione alle giornate antimafia e ai campi di formazione al sud.

L’amministrazione pubblica può (e deve) tornare ad essere un modello per tutti, il sindaco e la sua giunta possono indicare lo stile virtuoso di una città.

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ott 012015
 
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Il sistema di raccolta differenziata di Fidenza ha raggiunto nuovi e importanti traguardi, che tutelano l’ambiente e permettono di contenere i costi: dopo l’introduzione della nuova modalità di raccolta, Fidenza sfiora l’80% di differenziata, 7 punti in percentuale in più rispetto alla media del 2014 (73,4%).

E’ un risultato eccezionale che premia le scelte coraggiose dell’Amministrazione il lavoro svolto dall’assessore Giancarlo Castellani, dal servizio Ambiente e da San Donnino Multiservizi. Ringrazio i cittadini per la loro collaborazione: sono i fidentini i veri protagonisti di questo successo. Fidenza si conferma ancora una volta un modello d’eccellenza e di fronte a risultati di questa portata non mi resta che dire: avanti tutta!”, ha commentato il sindaco Andrea Massari.

Dall’introduzione, a maggio, del nuovo sistema di raccolta differenziata – che ha ridotto a un solo ritiro settimanale l’indifferenziato, raddoppiando invece il ritiro di plastica, vetro e lattine – Fidenza ha raggiunto traguardi eccezionali: ha ridotto del 25% la produzione pro capite di indifferenziato con l’incredibile risultato di 103 chilogrammi a persona, contro i 114 chilogrammi che l’avevano collocata sul podio come Comune Riciclone, e ha aumentato del 10% la raccolta della plastica.

Questi risultati derivano dal monitoraggio dei primi 4 mesi della nuova raccolta e sono dati eccezionali, che ci permetteranno di raggiungere l’obiettivo di fine mandato con due anni d’anticipo. Fidenza si conferma prima in regione per percentuale di differenziata e per minor produzione pro capite di indifferenziata, basti pensare che abbiamo superato di gran lunga i valori che ci hanno fatto vincere anche nel 2014. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione dei cittadini che hanno sempre dimostrato una grande sensibilità ai temi ambientali. Questi comportamenti virtuosi ci permettono di contenere i costi e garantire ai fidentini delle condizioni economiche vantaggiose. Voglio sottolineare che Fidenza ha la Tari più bassa di tutta la provincia per il servizio di raccolta differenziata a domicilio più articolato e completo della provincia”, ha spiegato l’assessore alla Sostenibilità ambientale, Giancarlo Castellani.

Il servizio “S.O.S. Rifiuti”, pensato per rispondere alle esigenze particolari di alcuni cittadini, ha registrato 40 richieste, di cui 33 sono state soddisfatte con la consegna di un bidoncino dedicato.

La nuova modalità di raccolta differenziata è stata ben accolta dai cittadini e questo ci ha permesso di raggiungere risultati eccellenti. Abbiamo un utenza che dimostra una grande attenzione al tema rifiuti e questo è senz’altro uno degli aspetti vincenti della raccolta. Tutto questo si traduce in un vantaggio non solo ambientale ma anche economico per i fidentini”, ha detto Andrea Garofalo, direttore di San Donnino Multiservizi.

set 272015
 
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La fiera di San Donnino 2015 sarà dedicata al piacere del gusto, alla cultura del cibo e alla nostra ricca tradizione agroalimentare.

Non avrete mai visto una fiera così grande, che abbiamo voluto connotare con un nuovo brand: Fidenza #BorgoFood, hashtag ufficiale di una campagna social dedicata che inizierà nei prossimi giorni. Sarà una kermesse nuova: vivace, interattiva, hi-tech e sensoriale che spazierà per tutta la città. Saremo inondati di profumi, sapori, suoni e immagini, con 150 eventi ripresi in diretta con droni, telecamere a timelapse, foto a 360° e trasmessi in tempo reale su tutti i canali social, a cominciare dalla pagina Facebook Fidenza al centro. Nell’anno di Expo questa è la scommessa che abbiamo voluto fare per valorizzare la città e rafforzare la sua presenza in un presidio d’eccellenza come quello del Parmigiano-Reggiano e dell’agroalimentare”, ha spiegato il sindaco Andrea Massari.

L’evento sarà organizzato in tutte le piazze cittadine, ovvero 6 piazze fisiche e 4 piazze virtuali, ognuna delle quali associata ad un tema: il Gusto in piazza Garibaldi, l’Anolino è Festa in piazza Grandi, Naturalmente Benessere in piazza Verdi, i 50 prodotti della Bisaccia del Pellegrino e della Via Francigena nella piazzetta Micheli (Sambot), Sport e Motori in Piazza della Repubblica.

Tanta l’attenzione anche ai bimbi e alle loro famiglie, con piazza Pontida dedicata a loro.

Le piazze virtuali sono costituite da più contenitori di eventi legati al Cibo: I luoghi della Cultura, il Foyer della Gran Fiera nel cortile del Municipio, la Tradizione agricola al foro Boario col mercato del bestiame e l’esposizione dei mezzi agricoli. La piazza virtuale Tra Storia e Fede raggruppa eventi nel Duomo, l’Oratorio della Zappella (in cui la leggenda vuole sia transitato San Francesco 800 anni fa), la Chiesa di San Pietro, la Chiesa di San Giorgio.

Dal 2 all’11 ottobre degustazioni, laboratori del gusto, cucina, ricette, street food con gli studenti dell’Istituto Magnaghi di Salsomaggiore, cottura di una forma di Parmigiano-Reggiano, pane fresco in strada sono gli ingredienti della nuova ricetta fidentina della fiera, che si concentra sull’agroalimentare ma valorizza anche gli aspetti più tradizionali della festa patronale, da quello religioso a quello ludico, da quello commerciale a quello culturale.

D’eccellenza sono anche i partner di questa avventura: il Consorzio del Parmigiano-Reggiano e Slow Food - come ha spiegato l’assessore alle Attività produttive, Fabio Bonatti - che saranno protagonisti della manifestazione insiemea tante aziende di qualità del settore, che porteranno a Fidenza i loro prodotti e la loro esperienza. La fiera quest’anno mette a valore i nostri bellissimi spazi cittadini, che si connoteranno per temi nelle 6 piazze fisiche e nelle 4 virtuali e rafforzeranno il legame con gli eventi nel quartiere artigianale La Bionda con ‘A riva la machina’, le vie del centro animate da mercati e salotti di prossimità, il luna park (zona via Emanuelli-via Caduti di Cefalonia”.

Presenti, oltre al sindaco Massari, tutti i membri della Giunta che hanno illustrato le proposte programmatiche realizzate per la fiera.

Abbiamo aderito con convinzione all’invito dell’Amministrazione comunale di Fidenza relativo alla rinnovata impostazione della Gran Fiera di San Donnino perché questo territorio rappresenta un punto di eccellenza per il Parmigiano-Reggiano. Siamo convinti che la rappresentazione della qualità agroalimentare regionale che lo slogan dell’evento riassume – La vera Emilia è qui – sarà pienamente espressa. In questa sorta di anno zero in cui la manifestazione riparte dalle sue origini storiche, sono certo che verranno poste le basi per creare un appuntamento di riferimento per le eccellenze di questa regione da record”, ha detto Riccardo Deserti, Direttore Consorzio del Parmigiano-Reggiano.

“Per ridare al cibo di cui ormai tutti parlano il suo valore reale, che è prima di tutto culturale, è essenziale compiere un primo fondamentale passo: far incontrare chi il cibo lo consuma con chi lo produce. Questo può accadere anche attraverso una festa popolare intelligente. Perciò come Slow Food Emilia-Romagna abbiamo accolto con entusiasmo la possibilità di portare il nostro contributo a questa edizione della Gran Fiera di San Donnino che ha deciso di rinnovarsi. Se la convivialità e dunque il cibo sono parte essenziale della fiera, quale occasione migliore per innescare questo contatto fra agricoltori e coproduttori? Alla Gran Fiera porteremo dunque alcuni dei nostri Presìdi Slow Food, prodotti di elevata qualità identitari di precisi territori e salvati dall’estinzione, contadini e artigiani del cibo che producono secondo la logica del buono, pulito e giusto e che saranno disponibili a raccontarsi. Ci concentreremo poi sull’educazione al gusto, attraverso laboratori per grandi e piccoli, presentazioni di libri sul tema del cibo insieme agli autori, momenti di racconto e condivisione di esperienze“, ha spiegato Raffaela Donati, Presidente Slow Food Emilia-Romagna.

La posizione di Slow Food e del Consorzio del Parmigiano-Reggiano sono stati ripresi da Michele Berini del Consorzio Parmigiano-Reggiano e Antonella Reggiani di Slow Food Parma, presenti alla conferenza stampa.

set 222015
 
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Fidenza celebra la Giornata Internazionale della Pace indetta dall’Onu con una notizia importante: la Giunta comunale e la Regione hanno approvato un accordo di programma che finanzia per la prima volta a Fidenza un importante progetto per la promozione della cultura antimafia nel pubblico impiego, nelle scuole e nella società civile”.

Lo annuncia il Sindaco Andrea Massari, rendendo noto un percorso innovativo che “da forza e sostanza all’impegno straordinario che il nostro Comune sta portando avanti contro tutte le mafie e che, passo dopo passo, ci vede sempre più in prima linea, insieme alle esperienze più dinamiche e virtuose del territorio. L’accordo, che firmerò insieme all’assessore regionale alla Legalità Massimo Mezzetti, prevede anche un consistente impegno finanziario, pari a 21.000 euro, metà dei quali pagati direttamente dalla Regione, decisa a scommettere sulla bontà del nostro progetto”.

Massari spiega che “abbiamo scelto non a caso questa giornata così speciale per dare la notizia. La lotta senza quartiere alle mafie è la grande battaglia che l’Italia, dal Governo centrale al più piccolo dei Comuni, deve condurre con impegno assoluto. Sradicare le mafie è la condizione necessaria per fare ripartire il Paese attraverso una nuova pace sociale e civile capace di liberare il meglio del talento di ognuno, senza più paure, minacce. Senza più quella sottocultura assassina che è la vera palla al piede dell’Italia. Liberare il Paese dalle minacce contro gli amministratori onesti, liberare le imprese dalla violenza e dal ricatto, educare le nuove generazioni nel nome del diritto alla legalità, liberare i servitori dello Stato dalla paura di dover pagare il loro impegno con la vita. Questi sono i nostri obiettivi”.

L’accordo di programma prevede tre azioni, che si realizzeranno tutte entro la fine dell’anno:

Nuovi strumenti contro la corruzione e per i buoni appalti
Saranno organizzati quattro incontri formativi per dipendenti pubblici e amministratori di tutti i Comuni interessati, per inquadrare in maniera organica la presenza mafiosa sul territorio e per pianificare tutti gli strumenti di lotta contro la corruzione, a cominciare da quelli sul sistema degli appalti.

Legalità e Giustizia: se ne parla a scuola
Per ognuna delle oltre 10 classi aderenti al progetto sono previste tre giornate di focus sulla Costituzione, la Giustizia sociale, la Dignità, la Partecipazione democratica e la Cittadinanza attiva. Il tutto con l’obiettivo di costruire insieme agli studenti un sistema di regole per una convivenza civile e di contrasto al sistema mafioso.

Tra i cittadini, per una nuova coscienza civile
Per tutta la cittadinanza sono previsti incontri pubblici nel corso dei quali saranno in primo piano le testimonianze e gli approfondimenti condotti con i protagonisti di storie e vicende di lotta alle mafie.

set 162015
 
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di Franco Amigoni

Uno dei punti all’ordine del giorno l’altra sera in Consiglio Comunale riguardava la modifica ed integrazione delle destinazioni d’uso ammesse nel comparto per attività produttive artigianali/industriali denominato “Il Pinocchietto” in loc. Coduro, presso la grande rotatoria della Via Emilia.

Si tratta di un iter già avviato da lungo tempo e confermato dal Piano strutturale Comunale (PSC) adottato l’anno scorso. Con propria deliberazione n.65 del 20 novembre 2012, il Consiglio Comunale ha, infatti, adottato la variante richiesta dalla proprietà, con l’intento di rendere possibile la realizzazione del piano particolareggiato di iniziativa privata da loro presentato il 28 dicembre 2010 (stiamo quindi parlando dell’Amministrazione Cantini, i cui nipotini sono oggi in Rete Civica).

Si prevede una molteplicità di destinazioni tra le quali, oltre a quella artigianale/industriale anche quella per attività di carattere commerciale/direzionale alla luce anche della significativa diminuzione dell’area d’intervento che, per una quota rilevante, ha costituito area di cessione per la realizzazione della nuova viabilità sud nel tratto compreso tra lo svincolo della tangenziale nord sulla via Emilia e la strada per Santa Margherita (nuova rotatoria di Cabriolo).

La variante normativa e il piano sono stati, da ultimo, depositati dal 19 dicembre 2012 al 17 febbraio 2013 senza che siano pervenute osservazioni.

In sintesi e fuori dal burocratese:
1. la proprietà e il Comune di Fidenza, a partire dal 2010, hanno negoziato la possibilità che il Comune ottenesse a titolo gratuito una parte della superficie del privato per poter realizzare la rotatoria;
2. Il Comune, tenuto conto della significativa riduzione dell’area in capo al privato, ha concesso, oltre alla destinazione artigianale, anche quella commerciale direzionale;
3. il Comune ha poi mosso osservazioni sulle caratteristiche morfologiche del progetto del privato: quest’ultimo ha integrato il progetto stesso, che poi ha ottenuto i regolari pareri favorevoli di Emiliaambiente, ARPA e AUSL;
4. si sono previste negli ultimi mesi rilevanti forme cautelative sull’attuazione: come dire, se non lo fai in tempi certi mi rimborsi del danno;
5. si è previsto che il privato possa realizzare parte delle volumetrie in altra zona con destinazione d’uso congruente, anche per non sovraccaricare il lotto di Coduro.

Il privato e il pubblico, insomma, hanno condotto per 5 anni una trattativa sul come consentire l’investimento del primo con vantaggi anche per la comunità (vedi terreno della tangenziale a costo zero in quel tratto). Il privato investirà una cifra cospicua, genererà lavoro, si auspica che valorizzerà un’area industriale a ridosso della viabilità tangenziale (non stiamo parlando delle adiacenze della Cappella Sistina, per intenderci).

Il pubblico, senza interferire con l’attività imprenditoriale (non è nei suoi compiti), ha completato le funzioni di un’area. E l’opposizione ha votato contro.

Ulteriore sintesi alla luce dei fatti: i membri dell’opposizione che svolgono attività imprenditoriale dovrebbero essere supportati in tutti i modi possibili per continuare la loro impresa (vedi ultime sortite di Rete Civica in modo particolare); chi invece, con tutte le salvaguardie del caso, vuole investire a Fidenza in un momento in cui, come noto, gli investimenti sono merce rarissima e sarebbero preziosi per il rilancio economico, dovrebbe essere stoppato.

set 162015
 
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“Come consiglieri del partito democratico ci teniamo ad esprimere la nostra solidarietà al collega Franco Amigoni e all’amministrazione per le affermazioni rivolte loro sui social network da un esponente di rete civica.

Veniamo colpiti da forte disappunto nel vedere come, a volte, il dibattito politico scada di livello.

Auspicheremmo che l’etica e il rispetto per le opinioni altrui fossero alla base di qualunque confronto, soprattutto in ambito politico.

Franco ha sempre espresso il suo pensiero in maniera chiara e diretta, non venendo mai meno, tuttavia, a quella correttezza che dovrebbe stare alla base di ogni dialogo.

A lui, dunque, oltre che all’amministrazione, manifestiamo tutto il nostro sostegno.”

I consiglieri del Gruppo del Partito Democratico in Comune di Fidenza

set 112015
 
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[di Franco Amigoni]

“Il Patto dei sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali che si impegnano volontariamente ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020″ (fonte: Wikipedia);

In effetti il Patto dei Sindaci approvato ieri sera in Consiglio Comunale all’unanimità (fatto tutt’altro che scontato in Consiglio a Fidenza) è finalizzato a dare alle amministrazioni locali l’opportunità di impegnarsi concretamente nella lotta al cambiamento climatico attraverso interventi pratici che influiscono direttamente sulla qualità della vita dei cittadini; per le sue singolari caratteristiche – essendo l’unico movimento di questo genere a mobilitare gli attori locali e regionali ai fini del perseguimento degli obiettivi dell’Unione europea- il Patto dei sindaci è considerato dalle istituzioni europee come un eccezionale modello di governance multilivello.

Il PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) è lo strumento operativo del Patto, di pianificazione del territorio di nuova generazione, non solo per l’enfasi sulla sostenibilità: attribuisce la massima rilevanza al confronto tra esempi di eccellenza e al monitoraggio; si tratta di uno strumento flessibile, che tramite il monitoraggio periodico consente di apportare aggiustamenti in corso d’opera, considerato il fatto che tecnologie e strumenti di intervento cambiano rapidamente, e che da qui al 2020 presumibilmente l’innovazione e il confronto potranno consentire molti miglioramenti all’impianto base approvato ieri sera.

Dal 2010 ad oggi già 2562 Comuni italiani, in base al sito del Patto dei Sindaci, hanno sottoposto alla Commissione Europea il proprio Piano e 1151 hanno visto accettato il proprio strumento; la grandissima maggioranza ha proposto una riduzione nel periodo tra il 20 ed il 40% (96% circa dei Comuni), e molti si sono dimostrati prudenti e accorti, come è stato il caso di Fidenza, che si è posta l’obiettivo di una riduzione del 20,9%, circa un quinto delle emissioni di CO2 (Anidride Carbonica).

La prudenza è dettata anche dal fatto che partiamo con 5 anni di ritardo rispetto ai primi comuni italiani che hanno aderito al Patto, e che pertanto abbiamo circa la metà del tempo (5 anni invece di 10) per raggiungere il nostro obiettivo. La precedente Amministrazione poteva partire prima? Senza dubbio, ma non è questo il momento per fare polemiche sterili.

Tuttavia, vedendo le schede e le tematiche proposte, appare evidente che l’obiettivo stesso sia pienamente realistico e raggiungibile nei tempi previsti, e che anzi si possano innestare nel futuro ulteriori progetti in grado di migliorare l’obiettivo stesso; PAES quindi come importante piattaforma di sintesi delle azioni indirizzate alla sostenibilità ambientale, nel pieno rispetto dei vincoli di bilancio; una sorta di bilancio “verde”, che abbiamo tutti il dovere di conoscere e migliorare nel tempo.

set 102015
 
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La Bormioli Rocco è il cuore del tessuto produttivo di Fidenza e del sistema manifatturiero provinciale. Il compito del Sindaco e dell’Amministrazione comunale è quello di promuovere tutte le condizioni migliori non solo per il suo permanere sul territorio ma per una sua crescita. Obiettivo che passa per l’ascolto delle parti e attraverso la promozione di un dialogo sempre aperto e costruttivo tra il mondo del lavoro e quello dell’impresa”.

Il Sindaco Andrea Massari commenta così l’incontro di stamane con i lavoratori dello stabilimento vetrario fidentino, impegnati in uno sciopero di due ore per turno, organizzato per chiedere certezza sul futuro del forno numero 12, sulla definizione di nuove modalità organizzative del lavoro interno e di una razionale applicazione delle norme su mercato del lavoro. Presenti anche Massimo Bussandri (segretario della Cgil di Parma), Vincenzo Vassetta (segretario Camera del Lavoro di Fidenza), Simone Cavalieri (segretario Filctem Cgil) e l’assessore Davide Malvisi.

Ho ascoltato le ragioni dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, così come dai vertici dell’azienda ho piene rassicurazioni di un impegno in corso a favore degli investimenti a supporto della crescita – spiega il Sindaco Massari–. Come Comune siamo impegnati a favorire l’incontro e il dialogo tra le parti e continua la nostra azione per rappresentare ai livelli più alti del Governo la centralità di questa azienda. Nel mese di ottobre, avremo un importante visita del Governo Renzi direttamente nello stabilimento, per incontrare sia il management aziendale che i lavoratori e i loro rappresentanti. Un momento niente affatto retorico, perché è fondamentale che anche a Roma arrivi una fotografia molto precisa delle necessità e degli avanzamenti produttivi di un simbolo del made in Italy”.

set 102015
 
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di Alessandro Fava, da La Traccia

Stimolata probabilmente dalle immagini tremende e allo stesso tempo speranzose dei profughi in Europa, ultimamente la mia immaginazione si è permessa numerosi viaggi spaziotemporali fino ad un posto dal  nome sconosciuto ai più: Gardar.

Per un amante della storia come me, un luogo leggendario che racchiude uno dei misteri più interessanti di tutta la Storia umana. Un mistero difficile da estricare e, cosa più importante, probabilmente una lezione per il futuro da imparare. Il fatto che il nome vi dica poco o niente è la ragione principale della sua importanza.

Ma andiamo con ordine [… continua su La Traccia]

set 042015
 
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Angelo Vassallo (Pollica, 22 settembre 1953 – Pollica, 5 settembre 2010) è stato un politico italiano.

Sindaco del comune di Pollica, è stato ucciso in un attentato la cui sospetta matrice camorristica è tuttora oggetto di indagini da parte della magistratura.

Sindaco di Pollica , ed esponente del PD, in passato aveva ricoperto anche l’incarico di consigliere provinciale a Salerno tra le file della Margherita; oltre alla carica di sindaco, ricopriva anche quella di presidente della Comunità del parco, organo consultivo e propositivo dell’ente Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Soprannominato il “sindaco pescatore”, politicamente Vassallo si distingueva per un marcato ambientalismo.

Vassallo, il cui comune è stato l’epicentro degli studi sui regimi alimentari mediterranei (molti degli studiosi del Seven Countries Study, come Ancel Keys, Jeremiah Stamler, Flaminio Fidanza e Martti Karvonen, avevano stabilito la loro residenza estiva nella frazione comunale di Pioppi), si è fatto promotore nel 2009 della proposta di inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità. La proposta è stata accolta dall’UNESCO il 16 novembre 2010, a Nairobi.

La sera del 5 settembre 2010, intorno alle 22:15, mentre rincasava alla guida della sua automobile, Vassallo è stato ucciso da uno o più attentatori allo stato ignoti; contro di lui sono stati esplosi nove proiettili calibro 9, sette dei quali a segno.