mag 182010
 
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Con grande rammarico siamo oggi costretti a constatare che quanto da noi denunciato nel dicembre scorso in occasione della discussione del primo bilancio licenziato dall’attuale Amministrazione di destra fosse perfettamente corrispondente alla realtà. Dopo aver costruito un bilancio “lungimirante” su entrate fantasmagoriche legate a ipotetiche cessioni di immobili, una delle prime operazioni concrete effettuate dagli attuali amministratori è stata quella di mettere le mani in tasca ai fidentini senza troppi scrupoli, aumentando la tassa rifiuti ed eliminando alcune esenzioni e riduzioni da cui i cittadini avrebbero certamente potuto trarre notevoli benefici.
In particolare, l’aumento della tassa sui rifiuti andrà a colpire tutti i cittadini indistintamente e in modo pesante, attraverso un’operazione disperata allo scopo di fare cassa che non trova alcuna giustificazione o supporto in eventuali benefici reali o miglioramenti del servizio. Tale aumento appare spropositato soprattutto per gli abitanti delle nostre campagne, i quali vedranno salire il loro contributo alla Tarsu anche del 40%. Che dire? Non un bell’aiuto alle famiglie in questo tempo di crisi economica. Il danno per i cittadini delle frazioni sarà molto più alto rispetto a chi abita in città, visto che le famiglie in questione risiedono principalmente in zone naturalmente svantaggiate e meno servite dai servizi comunali. Oltre a ciò esse costituiscono una tipologia di utenza per la quale proprio alcuni rifiuti (ad esempio, l’organico) vengono prodotti in minima parte, alleggerendo notevolmente i costi del relativo smaltimento. Ma nonostante tutto ciò, che il buon senso dovrebbe spingere a considerare buone ragioni per diminuire la Tarsu almeno alle famiglie delle frazioni, la tassa è stata aumentata di punto in bianco per tutti, e non di poco.
Come se non bastasse, questi cittadini già vessati dalla nuova super-Tarsu hanno ricevuto lettere dal Comune con cui, in modo non troppo cortese e con scadenze perentorie, veniva loro intimato di presentarsi presso gli uffici competenti con la planimetria delle loro proprietà affinché fosse effettuata una verifica della superficie da loro dichiarata ai fini della tassa sullo smaltimento dei rifiuti. Ci pare un modo poco corretto di rivolgersi ai cittadini sia nella forma che nella sostanza.
Anni di governo di centrosinistra avevano fatto sì che la tassa rifiuti fosse tra le più basse della provincia di Parma in presenza di uno dei primi servizi di raccolta differenziati della Regione per qualità, sicuramente tra i più innovativi e efficaci. Tanto efficace che spesso l’amministrazione precedente di Fidenza è stata premiata a livello nazionale – anche recentemente – nel più totale silenzio di questa Amministrazione. E’ bene ricordarlo che tali servizi hanno portato nel 2008 addirittura alla riduzione del 3% della tassa rifiuti per tutte le famiglie di Fidenza e nel 2009 tale tassa era rimasta invariata anche in previsione della imminente crisi economica. Poi Fidenza ha voltato pagina.

Davide Malvisi
dmalvisi@pdfidenza.it

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