dic 232014
 
Usb nota su Asp da sociale parma-2

di Davide Rastelli

Ho provato a lasciar trascorrere qualche giorno dal Consiglio Comunale di mercoledì 17 dicembre, per vedere se fossi riuscito a calmare l’indignazione per gli eventi occorsi, durante il suo svolgimento. Niente da fare. Passa il tempo, ma son qui che ancora “sbuffo di rabbia”; tanto vale che ne parli liberamente.

Non ho alcuna intenzione di entrare nel tema ASP, perché l’aspetto centrale della mia riflessione non vuole essere quello, con tutto il rispetto per chi lavora presso le strutture pubbliche e private, che fanno capo all’Agenzia. L’attenzione vuole essere focalizzata sugli eventi occorsi: alcune decine di persone hanno fatto irruzione nell’aula del Consiglio Comunale, bloccandone lo svolgimento fino a costringere il Presidente a decretarne la sospensione.

Hanno preteso di essere ascoltati, dal Sindaco e dall’Assemblea, distribuendo improperi a chiunque provasse a far presente che anche le più legittime rivendicazioni, invocate a quel modo, non potevano essere accolte. Peraltro non vi era nemmeno la possibilità concreta di accoglierle, in quella sede ed in quel momento. Ma questa è l’altra storia della quale, come detto, non voglio riferire.

Fidenza conta circa 20mila elettori; mercoledì scorso una quarantina di persone (certamente non tutte del Borgo) ha scavalcato i diritti di tutti gli altri. Questi lavoratori PUBBLICI, che temono il peggioramento delle loro condizioni contrattuali, ma che allo stesso tempo sono apparsi poco informati (forse malinformati?), hanno agito coordinati dal loro Sindacato di riferimento e dal “Comitato per la difesa dell’ASP di Fidenza e la Gestione Pubblica dei Servizi”. Soggetti che, tra le altre cose, definiscono i tre Sindacati Nazionali: CGL CISL e UIL, ambigui e complici della politica.  Sembra difficile da sostenere di questi tempi, ma accettiamo la loro opinione.

Ma la vera anima politica della difficile serata si è presto rivelata essere il Movimento 5 Stelle locale. Tra gli “occupanti” si distinguevano chiaramente esponenti della “compagine grillina”; speriamo che non fossero i più brillanti!
Erano loro l’anello di congiunzione tra la protesta ed il rappresentante “Pentastellato” in Consiglio Comunale. Più volte il Consigliere Amoruso, vigilata dai “Grillini” di cui sopra, ha cercato di inscenare un comizio, in cui avrebbe certamente edotto il Globo sul fatto che, loro e solo loro sono i paladini delle classi oppresse e che tutte le altre forze politiche godono nel seminare miseria.

Ogni volta qualcuno si è dovuto prendere l’onere di farla tacere, per evitare che i fatti potessero degenerare. Proprio così, perché quando politicanti inconsapevoli della gravità del loro ruolo, sobillano a proprio uso lavoratori preoccupati, basta un’incomprensione per provocare gravi reazioni.  Quantomeno, l’arrivo delle forze dell’ordine ha calmato i più facinorosi tra i manifestanti. Certamente l’atteggiamento irresponsabile tenuto dal Consigliere Amoruso, supera per gravità qualunque fatto occorso durante l’occupazione, visto il ruolo che ricopre. Nella riunione dei Capigruppo, convocata d’urgenza dal Presidente del Consiglio Comunale, sia forze di Destra che di Sinistra hanno provato a mettere l’esponente “pentastellato”, davanti alle sue responsabilità, ma invano.

Consigliere Amoruso & Company, con una supponenza pari al loro cinismo, hanno sfruttato le debolezze di alcuni lavoratori per trarne visibilità politica. Ci consola solo il fatto che cavalcare lo scontento e non porsi mai nella posizione di collaborare con le altre forze politiche li porterà all’estinzione, ma fino ad allora dovremo aspettarci di tutto. Sfortunatamente la narrazione deve riportare anche un altro paio di fatti. Alla ripresa del Consiglio (due ore dopo), il Presidente ha invitato a sottoscrivere un documento in cui si condannavano i fatti occorsi e chiunque li avesse fomentati, giustificati od avallati. Tale documento sarebbe stato consegnato all’indomani al Prefetto di Parma. Ebbene il solo Partito Democratico si è sentito di rimanere DEMOCRATICO, firmandolo all’unanimità.

Ma il degno epilogo della serata ci è stato donato, ancora una volta, dal Consigliere Amoruso: a Consiglio terminato ha deciso di prendere in giro tutta l’aula, dichiarando che il suo movimento non aveva nulla a che fare con i fatti avvenuti e con i partecipanti alla protesta. Leggete cliccando qui cosa intenda la consigliera Amoruso per estraneità!

Questo è lo stile dei grandi moralizzatori, di quelli che cambieranno l’Italia. Piantare un casino dopo l’altro, a tutti i livelli. Senza alcuna consapevolezza, figuriamoci il costrutto. Bravi!

FacebookTwitterGoogle+Condividi

 Leave a Reply

(richiesto)

(richiesta)