lug 312015
 
giudice di pace fidenza

[di Alessandra Narseti]

Quella in discussione oggi è una delibera davvero molto importante per Fidenza e per tutto il territorio che gravita intorno a noi.

La premessa è d’obbligo: per quanto sia comprensibile la necessità dello Stato di mettere mano ad una razionalizzazione della distribuzione dei servizi pubblici, molto meno lo è accettare la soppressione di una funzione come quella assolta dal Giudice di Pace, con sede a Fidenza, a servizio di tutta la Bassa. Un’impostazione eccessivamente rigorista che, in fin dei conti, si traduce in uno svantaggio effettivo per un vasto comprensorio con decine di migliaia di cittadini, costretti allo spostamento sul Capoluogo e anche per questo alla rinuncia all’esercizio effettivo di un loro diritto.

Certo, il Governo è tornato parzialmente sui suoi passi, aprendo la possibilità di un salvataggio del servizio ma scaricando i suoi costi completamente sulle Comunità locali.

Nonostante la situazione estremamente delicata per i bilanci comunali, bene ha fatto Fidenza con la sua nuova Amministrazione a non fermarsi, a non accettare lo stato di fatto.

Un percorso iniziato subito dopo le elezioni dello scorso anno e che ha potuto trovare una concretizzazione operativa con la nuova finestra aperta dal Governo, attraverso la Circolare del 12 maggio 2015 e le Istruzioni per il ripristino degli Uffici del Giudice di Pace soppressi. Passaggio che ci ha permesso di rientrare in corsa dopo l’occasione non sfruttata nel 2013.

Nell’atto che oggi andiamo ad approvare, i numeri dell’operazione sono descritti chiaramente, anche grazie al lavoro istruttorio meticoloso dei nostri uffici e del funzionario Nino Manno, che desidero ringraziare.

Da questi numeri si evince che l’impegno economico e logistico assunto dal Comune di Fidenza in qualità di capofila è più che significativo, con quasi il 50% della spesa totale per il ritorno del Giudice di Pace. Impegno che trova risposta nel nostro Bilancio e con la disponibilità dei nuovi uffici dislocabili nel Collegio dei Gesuiti. Fatto che ci permetterà  di arricchire – in caso di luce verde dal Governo, non dimentichiamo mai di evidenziarlo – di una nuova e preziosa funzione uno dei contenitori storici della città

Atteggiamento analogo assunto dall’altro Comune più popoloso, Salsomaggiore, che mette a disposizione 42.500 euro. Il segno tangibile di una scommessa nella quale crediamo tutti fortemente, pur sapendo che l’ultima e finale valutazione spetterà al Governo.

Ecco, vorrei evidenziare che sul tavolo del Governo Fidenza mette la disponibilità formale dei Sindaci tradizionalmente afferenti al servizio del Giudice di Pace (Busseto, Polesine, Soragna, Salsomaggiore, Zibello), arrivando ad allargare il suo bacino potenziale con l’ingresso nel Consorzio di Fontanellato, Medesano e, speriamo, anche di Noceto.

Un impegno collettivo e niente affatto scontato per lo sviluppo comune, reso possibile – ne voglio dare pubblicamente atto in questa sede – grazie al lavoro costante di mediazione e di confronto portato avanti dal Sindaco Andrea Massari, nel pieno rispetto di quanto tutti insieme avevamo condiviso all’inizio di questo mandato amministrativo.

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