set 212010
 

Premesso che

Giovedì 29 Aprile si è discusso in CC il Rendiconto dell’esercizio 2009. Durante il mio intervento sono stato interrotto dai consiglieri di maggioranza quando, dopo aver trattato dei rapporti G.C.-minoranza per quanto concerne le commissioni consiliari, ho introdotto il problema della delibera di GC n. 88/2009 relativo alla VDA-Solveko. Lei, signor Presidente, mi ha invitato a concludere poiché a suo dire le mie argomentazioni erano fuori tema, tradendo a parer mio un riflesso autoritario.

Rendiconto 2009  significa discutere e poi approvare i risultati, cioè lo stato al 2009 del Bilancio previsionale annuale e pluriennale 2009-2011, approvato con delibera CC n.61 del 29-12-2008,  gestito dal Sindaco Cerri sino alle sue dimissioni del 17-02-09, dal Commissario Prefettizio (dal 06-04-2009) e dal Sindaco Cantini  (dal 22-06-09).
La Relazione al Rendiconto è il documento con il quale l’organo esecutivo espone all’assemblea consiliare l’attività svolta durante l’esercizio precedente. Non si tratta di un documento puramente contabile ma di un atto dal contenuto politico-finanziario. Il Rendiconto infatti non è un bilancio autorizzativo (o bilancio di previsione) che se approvato autorizza le spese programmate, ma è un bilancio di rendicontazione generale: generali sono quindi gli argomenti che possono essere trattati, non solo quelli squisitamente tecnico-ragionieristici.
L’art. 21 del nostro Statuto prevede che  il Sindaco predisponga un programma contenente le azioni e i progetti da realizzarsi nel corso del mandato; esso è inviato a tutti i consiglieri entro 3 mesi dall’elezione, per la successiva approvazione consiliare. Gli indirizzi politici e le scelte strategiche contenute nei bilanci previsionali fanno riferimento al programma amministrativo del Sindaco e alle linee di mandato comunicate all’organo consiliare. La legge 267/2000 all’art. 42 comma 1 definisce il CC “organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo”; la stessa legge 267/2000 (art. 42 comma 3) prevede che il CC , nei modi disciplinati dallo statuto, partecipi alla verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco e dei singoli assessori. A tal proposito anche il nostro Statuto prevede (art. 21 comma 10) che il Programma di Mandato possa essere sottoposto a verifica nelle sedute di bilancio previsionale, di rendiconto e di assestamento generale.

Durante il Rendiconto 2009 era quindi legittimo discutere dei risultati raggiunti rispetto all’attesa, in funzione delle linee programmatiche sia di Cerri sia di Cantini.

Programma di Mandato di Cerri:
“Città Europea significa anche salvaguardia dell’ambiente che è difesa della salute e attenzione per l’aria, l’acqua, il verde ed i rifiuti. Per questo l’educazione all’ambiente deve diventare una formazione permanente e non solo nell’ambito scolastico. La cultura del rispetto dell’ambiente da noi è cresciuta in questi anni sulla base di tre criteri ispiratori fondamentali: la riduzione del “carico ambientale”, la diminuzione dei rifiuti a monte, l’educazione ambientale, principi che hanno già prodotto risultati importanti. Si sono avviate alcune bonifiche di siti storicamente inquinati, si sono aumentate le dotazioni di verde pubblico, si è meglio mantenuto quello esistente e si sono condotte battaglie amministrative e legali contro chi non voleva rispettare il chiaro indirizzo che questa città ha intrapreso e cioè di difesa della sicurezza ambientale. Occorre continuare in questa direzione”.
“Quindi coinvolgere sempre e comunque i cittadini; infatti Città Europea vuol dire per noi anche apertura, Informazione e Partecipazione dei cittadini.
Per sottolineare quanto questo atteggiamento partecipativo sia per l’Amministrazione un modus operandi concreto, si è introdotta la novità dell’Assessorato alla Partecipazione e all’Informazione che ha l’obiettivo di coinvolgere i cittadini singoli o riuniti in associazione nella costruzione delle decisioni da assumere”.

Programma di Mandato di Cantini:
“I cittadini con il loro voto ci hanno affidato il compito di governare il Comune; non ne siamo diventati i padroni o i proprietari; niente qui è nostro; tutto appartiene alla comunità, nel cui nome dobbiamo amministrare la città”.
“I nostri criteri di previsione e programmazione avranno come obiettivi il perseguimento dell’interesse pubblico, la salvaguardia del territorio.
E’ in previsione l’adozione del bilancio ambientale, quale strumento complementare del bilancio finanziario, per programmare e pianificare lo sviluppo della città”. L’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) definisce il bilancio ambientale come “documento riguardante la sostenibilità ambientale dello sviluppo” che Comuni, Province, Regioni e Stato approvano ogni anno “contestualmente ai documenti di programmazione economico-finanziaria e di bilancio”. Il bilancio ambientale è pertanto quel documento diffuso al pubblico e redatto periodicamente all’interno dell’organizzazione, per mezzo del quale l’impresa/l’ente descrive le sue principali problematiche ambientali, il suo approccio strategico, la sua organizzazione per la gestione ambientale, le azioni messe in atto per la protezione ambientale e documenta, con dati, statistiche e indicatori, il proprio impatto (il bilancio ambientale) ed eventualmente gli aspetti finanziari connessi con l’ambiente (spese correnti e di investimento).
Per le amministrazioni pubbliche rappresenta, dunque, un rendiconto politico-istituzionale in materia ambientale, costruito su una base di indicatori (sistema dei conti ambientali) inerenti lo stato dell’ambiente e le pressioni del sistema antropico sull’ambiente stesso. Come strumento di accountability (rendicontazione), si pone anche l’obiettivo di rendere l’ente che lo realizza socialmente responsabile in prima persona della qualità dell’ambiente attraverso le politiche ambientali e gli esiti dell’attuazione degli impegni e degli obiettivi fissati.
“Da ultimo sarà obiettivo perseguito in ogni specifica azione quello di sostenere, per quanto possibile, le azioni di miglioramento dell’ambiente e le politiche di valorizzazione dello stesso a partire da quelle parti di territorio di estremo interesse anche sotto il profilo paesaggistico e naturalistico”.

Al Rendiconto è allegata una relazione illustrativa della G.C. (art. 151 Tuel) che esprime le valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base  dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi e ai costi sostenuti.
L’art. 147 dello stesso Tuel al comma 1 prescrive che gli enti locali individuino strumenti e metodologie adeguati a garantire la legittimità, regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa  e valutare l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi e altri strumenti di determinazione dell’indirizzo politico in termini di congruenza dei risultati conseguiti e obiettivi predefiniti

chiedo

considerato che l’obiettivo di “tradurre in termini partecipativi la relazione previsionale e programmatica, sia in termini di programmazione che di rendicontazione” della giunta Cerri, col risultato atteso della redazione del documento “Io partecipo” , periodo attuazione dicembre 09, non è stato attuato ed è stato bloccato su indicazione dell’amministrazione attuale (vedi Relazione al Rendiconto 2009, pag.378), sono a chiederle:

- è pertinente chiedere in CC come mai la delibera di G.C. n. 88 (Solveko) di settembre  è stata presa in autonomia dall’amministrazione, convocando un’assemblea a Fornio sull’argomento ben 7 mesi dopo la decisione, anziché prima? E’ pertinente chiedere durante la rendicontazione se il  C.C. di Fidenza, che rappresenta tutti i cittadini, aveva il diritto di essere interpellato al riguardo?
Considerate le linee di mandato di Cerri riguardo “La salvaguardia dell’ambiente”, “La riduzione del carico ambientale” e “La difesa della sicurezza ambientale” nonché le linee di mandato del Sindaco Cantini riguardo “La previsione di adozione di un bilancio ambientale”, sono a chiederle:

- è pertinente sollevare la questione Solveko in CC riguardo l’opportunità della decisione di G.C. di consentire il raddoppio della produzione?
- è stato corretto il decidere per il raddoppio così repentinamente, a pochi mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, prima della approvazione del previsto bilancio ambientale?

Considerato l’obiettivo di G.C. “Controllo di regolarità e correttezza dell’azione amministrativa (art. 147, comma 1, lettera a, del D.Lgs. 267/2000)” coi risultati attesi di “n. 4 relazioni trimestrali…Controllo a campione di deliberazioni e determinazioni”, periodo di attuazione dicembre 2009, stato di attuazione 100%, in linea con la programmazione (vedi Relazione al rendiconto 2009, pag 408), sono a chiederle:

- è pertinente in sede di Rendicontazione chiedere come mai la delibera  Solveko n. 88/2009 è stata presa prevaricando e esautorando il CC che ai sensi dell’art. 42 del TUEL è l’organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo? In altri termini è pertinente chiedere se la delibera era legittima, regolare e corretta?

Non parlo ora delle modifiche alla convenzione dell’ex Forno Comunale senza interpellare il CC poiché l’argomento sarà oggetto di un CC monotematico e di Rendicontazione 2010.
Considerato che con provvedimento n. 20 del 29 giugno 2009 il Sindaco Cantini ha nominato la Giunta per il quinquennio 2009-2014 costituita da 7 assessori e che all’assessore Carduccio Parizzi è stata affidata la delega ai “Rapporti col CC ed esecuzione del Programma di Mandato”, sono a chiederle:

- è pertinente fare presente come questi rapporti siano stati carenti e poco rispettosi della minoranza consiliare?
- è pertinente, sempre alla luce di tale delega, sottolineare come le commissioni non funzionino auspicandone un riassetto?
- è pertinente chiedere per lo stesso assessorato indicatori di risultato, in considerazione che nella “Relazione previsionale e programmatica 2009-2011” della G.C. allegata al Rendiconto 2009,  Carduccio Parizzi non risulta assessore responsabile di alcuna linea programmatica?
- è pertinente interrogarsi, alla luce dell’indennità percepita e dei risultati ottenuti, sull’utilità di un simile assessorato, anche in relazione ai dettami della legge finanziaria vigente che impone la riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori, nonché l’abolizione della figura del direttore generale?

Con cortese richiesta di risposta scritta.

Luigi Toscani
ltoscani@pdfidenza.it

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