ott 262010
 
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Per una volta pensiamo l’impossibile, pensiamo una modalità diversa di essere della città; pensiamo ad una Fidenza possibile, realmente città.
Che significa: “città”?
Alcuni dicono che le città non esistono, eppure la città con le sue piazze, il centro ha caratterizzato il modo d’essere sociale.
Da quando c’è la città, ossia da quando c’è la politica esiste, o meglio esisteva, un centro: la famosa agorà, il forum, la piazza.
Che ne è da noi?
Ufficialmente c’è ancora una piazza quella dell’obelisco, le altre, tutt’attorno,  sono parcheggi, con incastonato nell’ombelico non il municipio ma un complesso variegato ed abbandonato di edifici a funzione pubblica.
La storia di “Fidentia”,  si dice,  giace sotto: il palazzo del fascio, l’ex-macello e il palazzo San Giovanni.
La stratigrafia storica e culturale della nostra città l’abbiamo  davanti agli occhi tutte le volte che andiamo al “punto amico”. Tutte le volte che andiamo in centro possiamo osservare il meraviglioso stato di degrado della nostra cultura urbana. Potremmo tranquillamente affermare che la cura ed attenzione per la vita sociale cittadina sono inversamente proporzionali ai quartieri che si sono costruiti nelle così dette nuove lottizzazioni,  una volta definite periferie.
Questa estraneità dalle proprie radici culturali e sociali, fa diventare il centro storico un qualche cosa di fastidioso, brutto, da razionalizzare: cioè da convertire in “appartamenti” (come si ipotizza nel palazzo del fascio).
Eppure una possibilità ci sarebbe, eccola: «perché non recuperiamo il “cuore del centro storico”, perché il complesso ex-macello, San Giovanni, Ex liceo D’Annunzio non possono diventare essi stessi monumento dell’evoluzione della storia sociale  ed urbana di Fidenza?»
Perché con la Sovrintendenza ai beni culturali, “non si mappa il sottosuolo” e si censisce la zona circostante ai complessi edificati per verificare la possibilità di creare un “centro del centro”,  un’area “protetta” dove si possa vivere e godere dell’umanità e socialità della città?
L’immagine dall’alto di Fidenza ci mostra che ciò sarebbe possibile, potremmo avere una serie di arterie verdi ( così era ai primi del ‘900) diramantesi da un “cuore antico” in cui la storia della città è raccolta e vivibile con intelligenza.
Pensate si potrebbe fare un qualcosa ( vedasi la parte storica di Ulm, Londra ecc..) che partirebbe dalle terremare, per passare al periodo romano e medioevale, tutto in pochi metri, semplicemente togliendo i parcheggi posti a corona degli edifici e riportato a vista ciò che deve.
Il Palazzo San Giovanni e l’ex macello potrebbero riacquistare tutta la loro funzione sociale e valorizzare un centro oramai terzo mondista.
Basterebbe volerlo, basterebbe lanciare una gara d’idee per il recupero e la creazione di un centro museale urbano nel cuore di una città.
Basterebbe vivere la propria città senza pre-giudizi o schemi con la volontà di fare qualcosa di socialmente interessante.

Francesco Ricco
fricco@pdfidenza.it

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 Posted by at 21:14

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